La regione Marche ha definito il profilo professionale del disability manager, una figura dedicata a sostenere l’ingresso e la permanenza delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Questa iniziativa nasce dalla collaborazione tra enti locali e associazioni, con l’obiettivo di rendere più inclusivi i contesti lavorativi pubblici e privati.
Il ruolo e le responsabilità del disability manager nelle pubbliche amministrazioni di Lombardia, Lazio e Marche
Il disability manager si occupa di seguire i percorsi di inserimento lavorativo per chi ha una disabilità, accompagnandolo nella fase iniziale e garantendo il mantenimento del posto. Il suo compito principale è facilitare le condizioni organizzative affinché ogni lavoratore possa svolgere le proprie mansioni senza ostacoli inutili. Per fare questo promuove “accomodamenti ragionevoli”, ovvero modifiche o adattamenti specifici alle postazioni o ai processi che permettono di superare barriere fisiche o burocratiche.
Questa figura segnala eventuali problemi legati all’accesso o alla permanenza sul lavoro e propone interventi mirati per migliorare l’ambiente professionale. Lavora quindi come punto di riferimento sia per i dipendenti con disabilità sia per i datori di lavoro, creando un dialogo costante sulle esigenze da soddisfare.
La nascita dell’ iniziativa nelle Marche: sinergia tra associazione agfi, Federazione Fedman e pubbliche amministrazioni regionali
L’idea del disability manager nasce da una richiesta concreta avanzata dall’associazione Agfi , che ha collaborato strettamente con la regione Marche durante tutto il processo. L’apporto tecnico è arrivato anche dalla federazione Fedman , che ha fornito indicazioni precise utili a definire il profilo definitivo della figura professionale.
Questo percorso condiviso ha permesso di creare un modello adatto al territorio marchigiano ma in linea con esperienze già avviate in altre regioni italiane come Lombardia, Lazio, Sardegna e Valle d’Aosta. La Regione Marche si inserisce così in un filone nazionale ancora privo però di una normativa uniforme su questo tema.
Requisiti formativi e competenze chiave del disability manager nelle pubbliche amministrazioni di regioni italiane
Per diventare disability manager è richiesta almeno una laurea triennale; tuttavia sono riconosciute anche esperienze lavorative pregresse attraverso crediti formativi specifici. È stata inoltre curata la scelta della terminologia adottata: si preferisce utilizzare espressioni rispettose come “lavoratore con disabilità” evitando termini obsoleti o stigmatizzanti.
Il profilo include conoscenze approfondite sugli obblighi normativi relativi alle pubbliche amministrazioni riguardo all’inclusione nel mondo del lavoro. Questo consente al disability manager non solo di agire sul piano pratico ma anche quello legislativo, assicurando conformità alle disposizioni vigenti.
Impatto dell’ iniziativa Fedman sull’ inclusione lavorativa delle persone con disabilità nelle pubbliche amministrazioni della regione marche
L’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi sottolinea che questa nuova figura rappresenta “un passo importante verso ambienti più inclusivi nella regione Marche”. Il disability manager sarà fondamentale nel garantire pari opportunità attraverso supporto diretto ai soggetti interessati ed interlocuzione continua tra parti coinvolte nei processi occupazionali.
La Regione punta a valorizzare le diversità presenti nei luoghi di lavoro pubblici ma guarda anche agli spazi privati dove questa professionalità potrà estendere la propria azione contribuendo a ridurre discriminazioni invisibili spesso difficili da affrontare senza competenze dedicate specifiche.
La posizione della federazione Fedman sulla regolamentazione regionale dei disability manager nelle pubbliche amministrazioni
Fedman evidenzia quanto sia necessario regolamentare a livello regionale questa figura visto che manca ancora una legge nazionale chiara sull’argomento. La federazione apprezza lo sforzo fatto dalle Marche perché segue modelli già sperimentati altrove in Italia, rafforzando così la rete dei servizi rivolti all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Questa approvazione rappresenta uno stimolo per altre regioni prive finora della stessa attenzione verso strumenti concreti capaci di affrontare barriere sociali e culturali legate alla disabilità negli ambienti di lavoro.
Il ruolo delle politiche attive regionali nel promuovere l’ inclusività lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di Marche, Lazio e Lombardia
La Regione Marche conferma il proprio impegno nell’ambito delle politiche attive sul lavoro puntando su formazione qualificata e professionalizzazione mirata. Lo sviluppo dela funzione dei disability manager risponde alla necessità di offrire risposte concrete che superino meri obblighi formali, andando incontro alle esigenze reali di chi vive situazioni di fragilità occupazionale.
In effetti questa scelta riflette una volontà precisa: trasformare l’approccio verso la persona con disabilità dal semplice adempimento normativo ad un vero investimento sociale ed economico capace di migliorare il contesto quotidiano degli uffici pubblici e non solo.
La mia riflessione è che l’introduzione del disability manager nelle Marche rappresenta un passo significativo
Marche rappresenta un passo significativo non solo per la regione, ma per l’intero panorama lavorativo italiano. Credo profondamente che figure professionali come questa siano essenziali per tradurre in pratica i principi di inclusione e pari opportunità, andando oltre la semplice normativa e creando ambienti di lavoro realmente accessibili e accoglienti.
un modello virtuoso di collaborazione
Personalmente, vedo in questa iniziativa un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, associazioni e professionisti, capace di mettere al centro la persona con disabilità, valorizzandone le competenze e sostenendone la crescita.
società più equa e inclusiva
È un esempio di come si possa costruire una società più equa, dove la diversità non è un ostacolo, ma una risorsa preziosa da promuovere con impegno e consapevolezza.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Matteo Bernardi