L’incertezza sulle future decisioni riguardo ai dazi imposti dagli Stati Uniti preoccupa diverse aziende italiane, soprattutto quelle che puntano sull’export di prodotti artigianali e di alta qualità. La situazione rischia di influire pesantemente su realtà produttive piccole e medie, particolarmente diffuse nel nostro territorio. Le dichiarazioni del presidente e amministratore delegato di Tod’s, Diego Della Valle, offrono un quadro chiaro delle difficoltà in atto.
L’ impatto dei dazi Usa sulle esportazioni italiane di Tod ‘s e altre imprese da Ancona alla mole vanvitelliana
Le tensioni commerciali tra Italia e Stati Uniti si riflettono direttamente sul tessuto produttivo locale. Molte aziende italiane specializzate nell’artigianato di lusso esportano una parte significativa della loro produzione verso il mercato americano. Questi prodotti sono spesso realizzati a mano con tecniche tradizionali che non trovano equivalenti nella produzione statunitense.
L’ impatto dei dazi Usa sulle piccole e medie imprese italiane di Ancona, secondo Diego Della Valle di Tod ’s
Della Valle ha sottolineato come l’introduzione o il mantenimento dei dazi rappresenterebbe un ostacolo concreto per queste realtà industriali, molte delle quali hanno dimensioni ridotte rispetto ai grandi gruppi internazionali. Il costo aggiuntivo imposto dai dazi finirebbe per incidere sui prezzi finali dei prodotti Made in Italy negli Usa.
Questa situazione può tradursi in una diminuzione delle vendite oltre oceano con conseguenze dirette sull’attività produttiva interna: meno ordini significano meno lavoro per gli operai e possibili riduzioni nella capacità produttiva complessiva dell’azienda.
L’ impatto economico dell’ export di Tod ’s dagli stabilimenti di Ancona verso gli Stati Uniti
I territori italiani più coinvolti nell’esportazione verso gli Stati Uniti vedono nelle misure protezionistiche americane un serio problema economico. In molte aree la presenza di piccole industrie manifatturiere rappresenta una fonte importante d’impiego locale ed è alla base della tenuta sociale ed economica del territorio stesso.
Diego della valle esprime preoccupazioni sulle quote di mercato di Tod ‘s in Italia e negli Stati Uniti
Il timore espresso dal presidente Tod’s riguarda proprio la possibile perdita di quote importanti nel mercato americano dovuta all’aumento artificiale dei costi causati dai dazi doganali. Un incremento nei prezzi finali potrebbe scoraggiare i consumatori statunitensi dall’acquisto dei beni italiani artigianali considerati troppo cari rispetto alle alternative locali o provenienti da altri paesi senza barriere tariffarie simili.
Questa dinamica avrebbe effetti a cascata sul lavoro nelle fabbriche italiane: meno commesse porterebbero inevitabilmente a una contrazione dell’attività produttiva con ricadute occupazionali negative per i lavoratori del settore manifatturiero artigianale.
Diego della valle critica la politica commerciale americana durante l’ incontro alla mole vanvitelliana di Ancona
Diego Della Valle ha espresso critiche precise sulla politica commerciale degli Stati Uniti riguardo ai prodotti Made in Italy fatti a mano. Secondo lui infatti l’imposizione dei dazi appare ingiustificata perché colpisce beni che non hanno equivalenti americani né possono essere sostituiti facilmente dalla produzione locale statunitense.
Analisi delle motivazioni economiche e politiche dei dazi Usa discussa da Diego Della Valle ad Ancona
La sua osservazione punta al fatto che questi oneri doganali finiscono per gravare solo sui consumatori americani senza apportare benefici concreti all’economia interna degli Usa sotto forma ad esempio di nuove produzioni o posti lavoro aggiuntivi nel settore manifatturiero nazionale americano.
In questa prospettiva i dazi sembrano più uno strumento punitivo fine a se stesso piuttosto che una misura mirata alla tutela reale dell’industria americana contro concorrenza sleale o pratiche scorrette straniere.
Le prospettive delle trattative commerciali italo – americane tra Diego della valle e partner negli Stati Uniti
Al momento rimane molta confusione circa l’esito finale delle negoziazioni tra Italia e Stati Uniti sui temi tariffari; nessuno può prevedere quale sarà la decisione definitiva né quando verrà presa. Questa imprevedibilità alimenta ansie fra le aziende esportatrici già impegnate quotidianamente nella gestione complessa del commercio internazionale sotto pressione continua dalle variabili politiche ed economiche globali.
Della Valle invita dunque alla cautela auspicando scenari favorevoli come la riduzione oppure l’eliminazione totale dei nuovi oneri doganali verso i prodotti italiani destinati al mercato americano. Una soluzione simile alleggerirebbe notevolmente le tensioni attuali consentendo alle imprese coinvolte – specie quelle più piccole –di mantenere volumi d’affari stabili senza subire contraccolpi negativi importanti sulle attività operative quotidiane.
Tratto da ansa.it.
Chi è Diego Della Valle? imprenditore italiano classe 1953, presidente di Tod ‘s e Hogan e azionista di Nuovo Trasporto Viaggiatori
Diego Della Valle è una figura di spicco nell’imprenditoria italiana, noto per il suo ruolo di leader nel settore della moda e dei trasporti. Nato a Sant’Elpidio a Mare il 30 dicembre 1953, ha costruito nel corso degli anni un percorso professionale caratterizzato da una forte visione imprenditoriale e da una capacità gestionale che lo hanno portato a ricoprire posizioni di rilievo in diverse aziende.
La sua carriera si distingue principalmente per la direzione delle celebri maison italiane Hogan e Tod’s, realtà simbolo del lusso e dell’artigianalità made in Italy. In queste aziende, Diego Della Valle detiene non solo la carica di presidente ma anche quella di direttore generale e amministratore delegato, mostrando un controllo completo sulle strategie aziendali. È inoltre azionista di maggioranza con una quota del 56%, che sottolinea il suo ruolo determinante nelle decisioni societarie e nella crescita internazionale dei brand.
Oltre al settore della moda, Della Valle ha ampliato i suoi interessi imprenditoriali investendo nel campo dei trasporti attraverso la partecipazione significativa al capitale sociale della Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), con una quota pari al 18%. Questa società è nota per aver introdotto innovazioni nel sistema ferroviario italiano grazie all’offerta di servizi ad alta velocità privati, contribuendo così alla modernizzazione del panorama dei trasporti nazionali.
L’esperienza manageriale e l’impegno imprenditoriale di Diego Della Valle rappresentano un esempio emblematico dell’eccellenza italiana nei settori chiave dell’economia nazionale: dal fashion luxury all’innovazione nei trasporti pubblici. La sua capacità di combinare tradizione artigianale con strategie moderne ha permesso alle sue aziende non solo di consolidarsi sul mercato interno ma anche di espandersi su scala globale. Di conseguenza, la figura di Della Valle si configura come un punto di riferimento sia per l’industria culturale legata alla moda sia per le dinamiche economiche legate allo sviluppo infrastrutturale italiano.
Personalmente, ritengo che la situazione attuale evidenzi quanto sia fondamentale sostenere e valorizzare le eccellenze artigianali italiane nel contesto globale, riconoscendo il loro ruolo cruciale non solo in termini economici ma anche culturali e sociali. La mia riflessione è che una collaborazione più aperta e costruttiva tra i paesi possa creare un terreno di scambio equo, capace di preservare le peculiarità produttive italiane senza penalizzarle tramite misure protezionistiche che rischiano di compromettere interi territori e comunità. In questo senso, auspico che le trattative future si orientino verso soluzioni condivise che mettano al centro la qualità e l’autenticità del Made in Italy, tutelando così sia il lavoro delle piccole e medie imprese sia la ricchezza culturale che esse rappresentano.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Elisa Romano