La mareggiata che ha colpito la costa di Scossicci, località nel Comune di Porto Recanati, ha lasciato gravi segni su strutture pubbliche e private, ma anche sull’ambiente e sull’economia locale. Il comitato “Viva Scossicci” ha inviato una lettera alle autorità regionali e comunali per evidenziare la situazione critica e sollecitare interventi immediati. La vicenda richiama l’urgenza di affrontare problemi vecchi e accumulati nel tempo, con l’obiettivo di tutelare la località e il suo futuro.
La mareggiata e l’impatto su strutture e attività economiche
La forte mareggiata che ha investito la costa di Scossicci ha generato danni rilevanti sulle infrastrutture che si affacciano sul mare. Le onde hanno messo a dura prova stabilimenti balneari, passeggiate e strutture turistiche, molte delle quali risultano danneggiate o parzialmente compromesse. Questi episodi si traducono in gravi ripercussioni sul tessuto economico locale, basato prevalentemente sul turismo stagionale.
Le attività commerciali, tra cui bar, ristoranti e stabilimenti, hanno subito danni sia materiali sia economici in seguito alla perdita di clienti e alla necessità di chiudere temporaneamente per lavori o messa in sicurezza. Il declino delle condizioni della costa fa temere un ridimensionamento delle presenze turistiche in futuro, con conseguente rischio per i posti di lavoro legati al settore.
Inoltre, l’aspetto ambientale risulta particolarmente compromesso dagli eventi climatici. La progressiva erosione della costa mette in pericolo habitat naturali presenti nella zona, che potrebbero subire alterazioni difficili da risanare. La perdita di spiagge e il degrado delle scogliere rappresentano un danno che pesa anche sull’immagine stessa del territorio, tradizionalmente attrattivo per la sua bellezza e storia.
La lettera del comitato Viva Scossicci: le richieste alle istituzioni
Il comitato “Viva Scossicci” ha formalizzato un documento indirizzato al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, all’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, e al sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini. La missiva denuncia un quadro critico che definisce “drammatico”, con i danni recenti visti come l’ultimo episodio di una serie di disattenzioni.
Il comitato sottolinea come l’erosione della costa non sia causata solo da eventi climatici eccezionali, ma piuttosto da anni di immobilismo nella prevenzione e nella manutenzione. Anni durante i quali, secondo il documento, i fondi destinati alla difesa costiera sono rimasti inutilizzati e i lavori di sistemazione sono stati continuamente rinviati, lasciando la scogliera priva di protezione efficace.
Nella lettera si evidenzia un quadro di responsabilità diffusa e si richiama la necessità di uno “scatto di responsabilità”, cioè di decisioni rapide e azioni concrete. Il comitato chiede tempi certi per l’attuazione di progetti validi e la costruzione di soluzioni condivise con la cittadinanza, mirando a fermare il deterioramento in corso.
Il ruolo degli enti locali e regionali nell’emergenza costiera
Il coinvolgimento della Regione Marche e del Comune di Porto Recanati è centrale per un intervento coordinato sulla costa di Scossicci. Il presidente regionale e l’assessore all’Ambiente sono stati direttamente chiamati a rispondere a una situazione che richiede risorse, pianificazione e collaborazione istituzionale.
Il Comune, guidato dal sindaco Andrea Michelini, secondo il comitato, deve giocare un ruolo guida nella mobilitazione delle risorse e nel dialogo con la comunità. La presenza di un progetto strategico di tutela e recupero della costa dipenderà in larga misura dalla sinergia tra enti regionali e amministrazione locale.
Parallelamente, il comitato ha informato la senatrice locale Elena Leonardi, rappresentante politica di Fratelli d’Italia, con l’intenzione di coinvolgere figure istituzionali di diversa responsabilità per favorire una risposta rapida e inclusiva.
Il quadro della situazione a Scossicci si presenta come un problema concreto di interesse pubblico, che si riflette non solo sulla conservazione ambientale ma anche sulla tenuta economica e sociale del territorio. Gli appelli del comitato cercano, quindi, di spezzare anni di attesa e rinvii, spingendo per un impegno diretto e misurabile da parte delle istituzioni.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Matteo Bernardi