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Cultura digitale e prevenzione del bullismo nelle scuole marche: il progetto corecom coinvolge 600 studenti

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600 studenti marchigiani uniti contro il bullismo digitale grazie al progetto Corecom - Unita.tv
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Il Comitato regionale per le comunicazioni Marche ha promosso un’iniziativa dedicata a diffondere una cultura digitale consapevole nelle scuole della regione. Il progetto, sviluppato dall’associazione Help, ha impegnato 9 istituti scolastici con circa 600 studenti in un percorso formativo durato da febbraio a maggio del 2025. L’obiettivo è contrastare bullismo e cyberbullismo, rafforzando le competenze emotive e relazionali tra i giovani.

L’organizzazione e la squadra multidisciplinare dietro il progetto

Il programma ha preso forma grazie a un gruppo di lavoro coordinato da Daniela Zepponi, che riunisce educatori, psicologi e specialisti della comunicazione digitale. Questo team multidisciplinare ha progettato e realizzato attività specifiche rivolte agli studenti coinvolti nei vari istituti. La collaborazione tra professionalità diverse ha permesso un approccio completo, affrontando il bullismo sia in termini psicologici che comunicativi.

Le scuole partecipanti sono dislocate in tutta la regione Marche, unendo diversi territori e situazioni scolastiche. Il coinvolgimento di esperti ha consentito di fornire a ragazzi e ragazze gli strumenti per riconoscere e prevenire comportamenti dannosi, rispondendo in modo adeguato ai problemi legati alla tecnologia e alle dinamiche sociali odierne.

Iniziative specifiche nelle scuole coinvolte e attività promosse

Tra gli istituti più attivi c’è l’Istituto comprensivo Andrea Bucci di Sant’Elpidio a Mare, dove si sono svolti laboratori di storytelling finalizzati a prevenire il cyberbullismo. Qui, alle attività pratiche si è affiancato un supporto psicologico continuo per accompagnare i ragazzi nelle difficoltà legate al web e alle relazioni online.

L’IIS Fazzini-Mercantini di Grottammare e Ripatransone ha invece previsto percorsi formativi alternati a sessioni di dialogo con psicologi e laboratori di scrittura digitale. A Fano, presso l’IC Nuti, e al Liceo Mamiani di Pesaro, il progetto ha messo in risalto il valore delle storie personali come metodo per contrastare bullismo e discriminazione, puntando sul racconto come forma di educazione e inclusione.

Approcci innovativi e strumenti educativi alternativi

Il percorso ha preso strade meno convenzionali in alcune scuole, come l’Ipsia di Camerino che ha scelto il rap come veicolo di riflessione su identità, rispetto e comunicazione non violenta. Questo metodo ha coinvolto i ragazzi creando un contesto creativo per discutere tematiche importanti in modo immediato e coinvolgente.

Ai Licei Varano di Camerino si è invece svolto il percorso “Ambasciatori contro il cyberbullismo”, con studenti formati per diventare punti di riferimento nel loro ambiente scolastico, pronti a intervenire e a sensibilizzare i compagni sulle dinamiche del bullismo digitale. A Fabriano, presso l’IIS Morea-Vivarelli, si sono sviluppati laboratori dedicati alla cittadinanza digitale con lezioni teoriche e momenti pratici, affiancati da interventi psicologici rivolti sia agli studenti che agli insegnanti.

Coinvolgimento di studenti e famiglie attraverso incontri e laboratori

L’Istituto comprensivo Carlo Urbani di Moie ha avviato incontri dedicati non solo ai ragazzi ma anche ai genitori, interessando tutta la comunità scolastica. Qui la prevenzione si è basata su attività di riflessione collettiva e scrittura creativa che hanno cercato di dare voce alle esperienze dei giovani, aiutandoli a gestire emozioni e rapporti con i coetanei.

Un percorso simile ha interessato l’IC Pieve Torina, dove il focus è stato sulla ricostruzione di relazioni sane mediante narrazione digitale e incontri motivazionali. Questi momenti hanno stimolato la partecipazione attiva dei ragazzi, con l’obiettivo di prevenire situazioni di marginalizzazione e isolamento originati da comportamenti aggressivi.

Le finalità dichiarate e la visione del corecom marche sul progetto

Cinzia Grucci, presidente del Co.re.com. Marche, ha evidenziato che il progetto vuole affrontare non solo bullismo e cyberbullismo, ma anche truffe e disinformazione in rete. L’iniziativa aspira a fornire strumenti concreti a studenti e famiglie per capire e fronteggiare i rischi del mondo digitale.

Le attività puntano a educare alla ricerca della verità e al rispetto reciproco, fondamenti per una convivenza civile e democratica. Il progetto rappresenta un impegno a lungo termine per la regione nella direzione di una formazione che considera le nuove sfide legate alla tecnologia e alle relazioni sociali attuali.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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