La situazione negli ospedali delle Marche registra una crescente pressione, dovuta alla mancanza di medici e infermieri, con effetti diretti sui servizi d’emergenza. In particolare, il pronto soccorso di Urbino è al centro dell’attenzione per le lunghe attese causate dall’afflusso di pazienti senza alternative immediate. Le note critiche e le proposte politiche prendono corpo nel dibattito pubblico a pochi mesi dalle elezioni regionali.
Carenza di personale sanitario e aumento delle attese negli ospedali marchigiani
La carenza di guardie mediche funge da fattore scatenante per l’intasamento dei pronto soccorso in diverse strutture ospedaliere della regione Marche. Ogni giorno, molti cittadini decidono di recarsi direttamente in pronto soccorso per problematiche che sarebbero gestibili a livello territoriale, trovandosi invece costretti ad affrontare attese prolungate. Il presidio di Urbino ha visto un aumento significativo dei tempi di attesa, una situazione che si rispecchia anche negli ospedali vicini.
A peggiorare la situazione, è la riduzione di medici e infermieri disponibili nel servizio di emergenza-urgenza. Questa mancanza si traduce in un carico di lavoro elevato e uno stress continuo per il personale rimasto. Spesso, soprattutto nei reparti con maggiore afflusso, la gestione degli interventi diventa complicata e rischia di compromettere la qualità delle cure erogate. Il fenomeno non è circoscritto a Urbino ma interessa tutta la regione.
Proposte di Matteo Ricci per rafforzare il sistema sanitario regionale
Matteo Ricci, eurodeputato e candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra, ha indicato l’investimento di almeno il 7% del PIL regionale nella sanità pubblica come priorità assoluta. Il progetto di Ricci punta all’assunzione di nuovo personale sanitario, specialmente infermieri e medici per il pronto soccorso, reparto maggiormente sotto pressione.
Oltre a incrementare le risorse umane in corsia, Ricci ha evidenziato la necessità di un rilancio della sanità territoriale e di una maggiore attenzione alla salute mentale. Nel contesto dell’ospedale di Urbino, ha segnalato recenti dimissioni di medici, un segnale di difficoltà interna che mette a rischio la stabilità del servizio. Le proposte intendono fornire risposte concrete e migliorare l’accesso alle cure, riducendo le attese e alleggerendo la pressione sulle strutture ospedaliere.
Il confronto politico e la sfida sulla gestione della sanità nelle Marche
Con le elezioni regionali a poche settimane dalla chiamata alle urne, Matteo Ricci ha sollecitato un confronto pubblico con il presidente uscente delle Marche, Francesco Acquaroli, esponente del centrodestra. Ricci ha sottolineato come in questi anni si siano allungate le liste d’attesa e sia aumentata la mobilità passiva, con molti pazienti che scelgono di curarsi fuori regione.
Il candidato del centrosinistra ha proposto di discutere non solo la sanità ma anche altri temi cruciali per i marchigiani, come l’economia e i dazi, lanciando un appello diretto a Acquaroli su tempi e modalità del confronto. Finora, l’assenza di momenti pubblici di dibattito ha suscitato critiche, in particolare su un tema considerato centrale per la qualità della vita nella regione.
Nei prossimi giorni, il tema della sanità pubblica sarà ancora sotto i riflettori, in vista delle scelte elettorali. Le tensioni legate a personale e servizi continuano a essere al centro del dibattito, con l’impegno di candidati e istituzioni a definire soluzioni credibili per i cittadini marchigiani.
Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2025 da Elisa Romano