L’economia delle Marche mostra segnali di stasi. A lanciare l’allarme è stata Confindustria pochi giorni fa, evidenziando come l’impatto dei dazi in arrivo possa pesare gravemente su imprese e occupazione locali. Matteo Ricci, europarlamentare del Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra, ha rilanciato la questione durante il tour “Ricci on the beach”, che l’ha portato nelle località della riviera del Conero, tra Portonovo, Numana, Marcelli e Sirolo, nel territorio di Ancona.
Le difficoltà attuali dell’economia marchigiana e la minaccia dei dazi internazionali
La situazione economica delle Marche si presenta in questo momento bloccata. Secondo Confindustria, il rischio maggiore arriva dai nuovi dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti di Donald Trump e dai suoi alleati, una misura che potrebbe provocare conseguenze serie sulle aziende regionali. Questi dazi rappresentano un ostacolo per le esportazioni, settore fondamentale per molte attività locali. Confindustria ha sottolineato come questa fase difficile possa compromettere la stabilità occupazionale, vista la stretta relazione tra aziende e lavoro nel territorio.
Matteo Ricci ha evidenziato come la prestazione di questi dazi rappresenti un “colpo micidiale” soprattutto per le realtà imprenditoriali già coinvolte da altre criticità economiche globali. L’intervento internazionale si fa sentire, ma la risposta deve essere immediata per evitare che queste restrizioni commerciali si traducano in una perdita di competitività e in un peggioramento del mercato del lavoro marchigiano. Ricci punta inclusivamente a nuovi sbocchi per le imprese, mirando in particolare all’internazionalizzazione come strategia per affrontare il protezionismo crescente.
La proposta di ricci: fondo da 10 milioni per l’internazionalizzazione delle imprese marchigiane
Per far fronte alla situazione, Ricci ha avanzato una proposta concreta: la creazione di un fondo da 10 milioni di euro da destinare alle imprese regionali. Lo scopo di questo fondo sarebbe aiutare le aziende a esplorare nuovi mercati esteri e a superare le barriere imposte dai dazi. La misura punta a sostenere concretamente chi opera nel settore dell’export, fornendo risorse economiche per le attività di ricerca commerciale oltre a strumenti per affrontare le nuove sfide del mercato globale, in particolare quella legata al protezionismo.
Il finanziamento dovrebbe permettere alle imprese marchigiane di cercare nuovi clienti fuori dai confini tradizionali, riducendo così la dipendenza dai mercati ostacolati dalle restrizioni commerciali. Ricci ritiene che senza un intervento pubblico mirato, diverse realtà produttive rischierebbero di soffrire gravi ripercussioni. La proposta rappresenta un tentativo di mitigare l’impatto negativo sui tessuti produttivi, e mettere in salvo posti di lavoro.
Investimenti pubblici nelle Marche: tra risorse per il terremoto, pnrr e scontro politico
Nel suo discorso, Matteo Ricci ha ricordato gli ingenti investimenti stanziati per la regione, in particolare quelli legati alla ricostruzione dopo il terremoto. La somma complessiva a disposizione supera i 14 miliardi di euro. A questo si aggiungono i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che ammontano a diverse decine di miliardi per l’intera area.
Nonostante queste disponibilità, Ricci segnala una situazione di immobilismo economico, motivato dalla mancanza di un utilizzo efficace di queste risorse. Secondo l’ex sindaco di Pesaro, la giunta regionale di centrodestra, con a capo Francesco Acquaroli, ha votato contro l’impiego di alcune di queste risorse. Questo voto negativo ha scandito un punto di contesa politica che Ricci porta all’attenzione pubblica, promettendo un confronto diretto con Acquaroli sulle scelte di amministrazione.
L’obiettivo di Ricci è mettere in evidenza la necessità di un’azione politica condivisa, vista la mole importante di capitali già stanziati per supportare la crescita e il rilancio del territorio marchigiano. L’investimento pubblico, specie in situazioni di difficoltà, rappresenta un elemento cardine su cui basare nuove strategie di sviluppo, ma deve essere guidato da scelte chiare e coraggiose.
Ricci Sfida acquaroli a un confronto sul futuro economico della regione
La campagna elettorale si tinge di toni decisi sul tema economico. Matteo Ricci ha lanciato una sfida diretta al presidente uscente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, invitandolo a un confronto aperto sui temi degli investimenti e dello sviluppo. L’ex sindaco di Pesaro sottolinea che la destra avrebbe “evitato la discussione politica essenziale sulle scelte economiche, ritirandosi dagli spazi di dialogo.”
La sfida mette al centro le priorità del territorio, chiamato ad affrontare un momento delicato sotto diversi aspetti. Ricci rivendica un confronto serrato sulle politiche attuate finora, che per lui non hanno garantito la ripresa attesa. Dalla gestione degli investimenti pubblici al sostegno all’export, il dialogo politico dovrebbe aiutare a disegnare soluzioni più efficaci. La proposta del fondo da 10 milioni di euro si inserisce in questa fase come una delle tante vie possibili per superare l’impasse.
Il tour nelle località della riviera del Conero che Ricci sta compiendo in questi giorni ricorda i legami con il territorio, ispirando anche una riflessione sulle potenzialità economiche di questa parte della regione. Il laboratorio elettorale porta con sé la volontà di mettere in luce le difficoltà ma anche le risorse a disposizione per superarle, chiamando tutti gli attori a un ruolo più attivo sul piano della governance regionale.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Luca Moretti