Nel primo giorno di apertura della stagione venatoria nelle Marche, i Carabinieri Forestali hanno intensificato i controlli su cacciatori, con lo scopo di applicare le norme di sicurezza e protezione delle specie animali. Le verifiche hanno riguardato soprattutto il rispetto delle distanze di sparo dalle abitazioni e la regolare registrazione degli abbattimenti. La presenza di cacciatori si è mostrata inferiore rispetto agli anni passati ma non sono mancati i casi di violazioni, che hanno portato a diverse sanzioni amministrative.
Attività di controllo e risultati nei controlli dei carabinieri forestali
I militari del Corpo Forestale hanno monitorato complessivamente 180 cacciatori nel corso della giornata di apertura della caccia rivolta a colombacci e alcune specie di anatre. Durante questi accertamenti sono stati contestati 33 provvedimenti sanzionatori per infrazioni alle norme venatorie. Le motivazioni principali riguardano colpi esplosi troppo vicino alle abitazioni, mancato rispetto degli obblighi imposti dai decreti per la caccia in deroga e omissioni nella registrazione degli esemplari abbattuti. Quest’ultima pratica è obbligatoria per tracciare l’impatto venatorio e prevenire violazioni ambientali.
L’attenzione dei Carabinieri Forestali è stata rivolta anche a bloccare eventuali abbattimenti di specie protette, che vedrebbero compromessa la tenuta dell’equilibrio faunistico regionale. In questo senso, la giornata ha confermato l’importanza di una sorveglianza rigida degli spazi naturali frequentati dai cacciatori per garantire la convivenza tra sicurezza pubblica e tutela ambientale.
Regolamenti sulle distanze di sparo e segnalazioni da parte dei cittadini
Nel quadro normativo vigente, la legge impone distanze minime di 150 metri tra il punto di sparo e strade o abitazioni per evitare rischi per i residenti e gli automobilisti. Per altri luoghi, come aree aperte o zone non urbanizzate, questa distanza scende a 100 metri. Questi parametri sono pensati per ridurre il pericolo di incidenti e garantire il rispetto della quiete pubblica.
Nonostante le regole chiare, la giornata di apertura ha fatto registrare numerose segnalazioni da parte della cittadinanza. Diversi residenti hanno lamentato la presenza di colpi d’arma da fuoco esplosi in prossimità di abitazioni, sollevando preoccupazioni su una possibile inosservanza delle distanze di sicurezza. La risposta immediata dei Carabinieri Forestali ha visto un aumento dei controlli proprio nei punti segnalati, per prevenire ulteriori episodi e sanzionare i responsabili.
Andamento della stagione venatoria e partecipazione dei cacciatori nelle Marche
La stagione di caccia 2025 è stata aperta ufficialmente con il via libera per il prelievo di colombacci e alcune specie di anatre, attenendosi a una regolamentazione che punta a evitare eccessi nell’attività venatoria. Rispetto agli anni scorsi, la presenza di cacciatori è stata limitata. Questo dato potrebbe suggerire un cambiamento nelle abitudini o nelle scelte degli appassionati, anche in relazione al clima normativo e ai controlli più serrati sul territorio.
L’osservanza delle norme nelle giornate di apertura rappresenta un elemento chiave per mantenere l’equilibrio tra la pratica venatoria e la tutela della fauna locale, oltre che la sicurezza dei residenti delle aree limitrofe. Il monitoraggio rigoroso continuerà anche nei prossimi giorni per evitare che reiterazioni di comportamenti non conformi mettano a rischio persone o ambiente.
Le Marche si trovano dunque a dover gestire un delicato equilibrio tra tradizione venatoria e rispetto delle regole, che si prevede di mantenere con una presenza costante dei Carabinieri Forestali sul territorio e un dialogo attento con le comunità interessate.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Rosanna Ricci