La campagna elettorale per la presidenza della regione Marche si accende con un progetto politico che unisce 19 forze diverse del centrosinistra. Matteo Ricci, europarlamentare dem e candidato alla guida della regione, presenta una coalizione ampia che spazia dal Pd al Movimento 5 stelle, passando per Italia Viva, Alleanza Verdi Sinistra, Rifondazione Comunista e Più Europa. Il gruppo si basa su valori chiari come il rispetto della Costituzione e l’impegno antifascista, ma anche sulla volontà di rappresentare gli ultimi nella società.
Un programma condiviso alla base della coalizione
Il punto di partenza è un documento programmatico dettagliato di 56 pagine elaborato in mesi di confronto tra le diverse anime politiche coinvolte. Questo testo ha permesso di superare divergenze su temi delicati trovando punti comuni concreti. Ricci sottolinea il suo ruolo da garante del lavoro svolto fino a ora: “Abbiamo costruito qualcosa di solido basandoci sul dialogo reale”. La coalizione non è quindi solo una somma di sigle ma un progetto politico coeso con obiettivi precisi.
La composizione delle liste e la strategia elettorale
Dalle 19 formazioni usciranno almeno sei liste distinte che copriranno tutto lo spettro politico del centrosinistra regionale. L’obiettivo è intercettare anche voti fuori dalla tradizionale area progressista attraendo moderati o elettori incerti provenienti dal centrodestra attraverso proposte civiche concrete. Tra queste liste ci sarà anche quella direttamente legata a Matteo Ricci con candidati provenienti sia dalla politica sia dalla società civile locale. Questa scelta punta a rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini.
Le priorità indicate nel programma governativo regionale
Il piano d’azione messo sul tavolo affronta temi cruciali come la crisi della sanità pubblica nelle Marche, dove i servizi soffrono sotto vari aspetti; il sostegno alle imprese locali per rilanciare l’economia; iniziative mirate al recupero delle aree interne abbandonate; misure contro lo spopolamento dei piccoli centri abitati; riduzione delle disuguaglianze sociali ed economiche; promozione dell’innovazione tecnologica come leva per modernizzare il territorio. Questi punti riflettono esigenze emerse dai cittadini durante incontri pubblici e confronti interni alla coalizione.
L’appello finale ai marchigiani in vista del voto autunnale
Matteo Ricci esprime fiducia nel riscontro positivo da parte degli elettori marchigiani nei prossimi mesi: “Credo che vogliano restituire protagonismo alla regione stessa”. La sfida contro Francesco Acquaroli si preannuncia serrata ma la proposta presentata intende offrire una visione chiara orientata al cambiamento concreto senza rinunciare ai principi fondamentali indicati all’inizio dell’esperienza politica comune.