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Campagne elettorali nelle Marche, Ricci e Acquaroli scelgono sedi opposte ad Ancona per prepararsi al voto regionale

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Ricci e Acquaroli si preparano al voto regionale da sedi diverse ad Ancona. - Unita.tv
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Due strategie diverse segnano l’avvio delle campagne elettorali nelle Marche per i principali candidati alla presidenza della regione. Matteo Ricci, esponente del centrosinistra, ha aperto il 12 giugno una sede nel cuore di Ancona, presso la Galleria Dorica. Francesco Acquaroli, presidente uscente e candidato del centrodestra, inaugurerà il 26 luglio una nuova sede nella periferia sud di Ancona, nella zona Baraccola, proprio nell’area dove vinse nel 2020. Le mosse di entrambi disegnano approcci differenti per coinvolgere elettori e sostenitori in vista delle elezioni fissate per il 28 e 29 settembre 2025.

Ricci: una sede centrale e simbolo di visibilità nel centro di Ancona

Matteo Ricci ha scelto di collocare il proprio comitato elettorale nel centro cittadino di Ancona, puntando a una visibilità immediata e un accesso semplice per i cittadini, simpatizzanti e stampa. L’inaugurazione risale al 12 giugno, posizionandosi con largo anticipo rispetto alla competizione elettorale. L’ubicazione, nella Galleria Dorica, uno dei punti più frequentati della città, mira a segnalare un’apertura verso il dialogo diretto con i cittadini. Qui si tengono incontri, presentazioni e si raccolgono opinioni, con l’intento di sviluppare una rete di partecipazione attiva e di consolidare il consenso tra i diversi elettori di centrosinistra e alleati.

La scelta di una sede nel centro urbano appare anche una strategia per differenziarsi dalla proposta avversaria, raggiungendo un pubblico più ampio e offrendo spazi di incontro flessibili. Ricci intende così radicare la sua candidatura in un contesto dinamico, aperto e accessibile, dove emergano il confronto e la partecipazione attiva in vista della complessa tornata elettorale. La struttura ospita eventi di coordinamento con i volontari e momenti di confronto su temi di politica regionale, così da definire con chiarezza le priorità programmatiche.

Acquaroli riparte dalla Baraccola per riaffermare il legame con la comunità locale

Francesco Acquaroli ha fissato per il pomeriggio del 26 luglio l’apertura della sua sede elettorale in via Strada Vecchia del Pinocchio 31, nel quartiere Baraccola, zona periferica a sud di Ancona. Non è un caso che il presidente uscente torni a collocare la base della sua campagna nello stesso territorio dove, cinque anni fa, conquistò il successo. La scelta riflette la volontà di mantenere un rapporto diretto e saldo con questo specifico bacino elettorale, consolidando così la base di consenso che ha sostenuto il suo mandato.

La sede alla Baraccola sarà, nelle parole di Acquaroli, «il cuore pulsante della campagna elettorale». Si vuole creare uno spazio di incontro aperto ai cittadini, in cui confrontarsi sui risultati raggiunti e sulle sfide future. Il candidato punta a favorire un dibattito concreto e pragmatico, illustrando i progetti per i prossimi cinque anni nel governo regionale. In questo luogo si concentreranno idee, energie e voci diverse, per mettere a punto un nuovo programma di sviluppo per le Marche.

Già in fase di lancio, la sede fungerà da centro operativo per coordinare attività sul territorio e coinvolgere simpatizzanti e volontari. L’ubicazione periferica indica inoltre una volontà di portare la campagna nel tessuto urbano meno centrale, spesso percepito come distante dalle decisioni politiche. Acquaroli intende riaffermare così la sua attenzione verso tutte le aree della regione, andando oltre le zone tradizionalmente più visibili o simboliche.

Il confronto tra le due strategie: centro storico contro periferia, anticipazione contro tempismo

La differenza principale tra i due candidati emerge anche dal modo con cui si è sviluppata la campagna elettorale sul versante organizzativo. Ricci ha scelto una proposta anticipata e visibile, aprendo una sede centrale oltre un mese prima di Acquaroli, e puntando a un coinvolgimento immediato. Acquaroli ha invece preferito un’attesa maggiore, concentrandosi sulla stessa area periferica che lo aveva portato alla vittoria nel 2020, ricercando così continuità e radicamento.

La combinazione delle due scelte mette in luce approcci diversi verso il pubblico. Il centro cittadino, con la nuova sede del centrosinistra, facilita l’accesso e richiama un target più ampio e urbano. La periferia sud, con la sede di Acquaroli, propone una campagna radicata nel territorio, che punta a intercettare le esigenze degli abitanti e a mantenere un contatto stretto con le realtà locali. Entrambi puntano a coinvolgere cittadini e militanti, ma con spazi e tempi ben distinti.

Anche il posizionamento geografico della sede prescelta riflette diverse priorità: Ricci mira a una base più ampia e diversificata, mentre Acquaroli intende mantenere stretto il legame con la comunità che lo ha sostenuto cinque anni fa. Queste scelte rappresentano in anticipo il tipo di messaggio e di azione politica che ciascun candidato porterà in vista delle elezioni del 28 e 29 settembre.

Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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