La procura di Pesaro ha emesso 24 avvisi di garanzia nell’ambito di un’inchiesta su presunti casi di corruzione legati ad affidamenti diretti effettuati dal Comune tra il 2014 e il 2019. Tra gli indagati figura Matteo Ricci, allora sindaco e oggi europarlamentare Pd, candidato a presidente della Regione Marche. Le autorità hanno fatto luce su un presunto sistema di favoritismi e incarichi senza gara a enti associativi, con contestazioni che riguardano procedure amministrative e sponsorizzazioni. Gli sviluppi autorizzano ipotesi di coinvolgimento politico e amministrativo in un contesto di eventi e iniziative culturali locali.
L’inchiesta della procura di Pesaro e la gestione degli affidamenti diretti
Tra il 2014 e il 2019 il Comune di Pesaro avrebbe messo in atto una serie di affidamenti diretti senza gara a favore di alcune associazioni culturali. L’indagine, condotta dalla Procura di Pesaro con il supporto di polizia e guardia di finanza, individua 24 persone coinvolte, tra cui ex funzionari comunali, rappresentanti di partecipate e soggetti privati. Le accuse vertono sull’ipotesi che questi affidamenti abbiano aggirato le normative sugli appalti pubblici.
Secondo i magistrati, le associazioni interessate – in particolare Opera Maestra e Stella Polare – avrebbero ricevuto incarichi per attività molto diversificate. Questi includevano realizzazioni artistiche come murales dedicati a personalità come Liliana Segre, allestimenti come il cascone per l’evento con Valentino Rossi, oltre all’organizzazione di feste ed altri appuntamenti pubblici. Le somme impegnate superano i 500mila euro nel periodo sotto esame.
Il metodo adottato, tramite affidamenti senza bandi di gara, ha insospettito la procura che ha deciso di approfondire il meccanismo di concessione dei lavori e relativi rapporti di natura patrimoniale tra i soggetti coinvolti e l’amministrazione.
Le accuse rivolte a ricci e agli altri indagati: corruzione e favori politici
La posizione di Matteo Ricci emerge come centrale nella vicenda. In qualità di sindaco durante i fatti sotto osservazione, Ricci è accusato di aver favorito un sistema che prevedeva utilità personali e politiche in cambio di vantaggi concessi alle associazioni coinvolte.
I pm ritengono che Ricci avrebbe ottenuto un ritorno d’immagine come amministratore grazie a questi rapporti, al di là di eventuali benefici materiali. Le contestazioni individuali spaziano dalla violazione delle norme sugli appalti pubblici a possibili accordi non trasparenti con soggetti esterni. Ciò implicherebbe un accordo illecito con funzioni di scambio di favori, configurando il reato di corruzione.
Gli altri indagati, tra funzionari e rappresentanti di società partecipate, sono sospettati di aver avuto ruoli di mediazione o supporto nella gestione di questi affidamenti diretti. La Procura ipotizza che le sponsorizzazioni opache e le modalità di attribuzione degli incarichi abbiano danneggiato la regolarità amministrativa e violato norme fondamentali.
Risposte dell’indagato Matteo Ricci e prossimi sviluppi processuali
Il 2025 si apre con questa notizia che ha scosso il panorama politico regionale. Matteo Ricci, raggiunto dalle notifiche degli avvisi di garanzia, ha pubblicato un video in cui si dichiara sereno ma al tempo stesso amareggiato e arrabbiato per la tempistica della comunicazione. Si dichiara completamente estraneo alle accuse rivoltegli.
La Procura di Pesaro ha annunciato la possibile convocazione degli indagati per la fine di luglio, momento in cui potrebbero essere ascoltati in merito alle contestazioni. Gli accertamenti continuano a definire con precisione il ruolo di ciascun soggetto coinvolto e l’entità delle eventuali responsabilità.
La vicenda mette sotto la lente procedure amministrative e rapporti tra politica e associazionismo locale, restituendo un quadro di tensioni sulla trasparenza degli appalti pubblici. La gestione degli eventi culturali e sociali torna al centro del dibattito, con le indagini costantemente aggiornate dalle forze dell’ordine e dalla magistratura.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Rosanna Ricci