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Avanza la progettazione dell’Urbino-pesaro, focus sulle infrastrutture e le sfide demografiche nelle Marche

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Progettazione Urbino-Pesaro, al centro infrastrutture e demografia nelle Marche - Unita.tv
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La regione Marche si appresta a firmare la convenzione per la progettazione dell’autostrada Urbino-Pesaro con Anas, un passo atteso che punta a migliorare la viabilità locale. L’attenzione del presidente Acquaroli si concentra su opere infrastrutturali, temi demografici e politiche per il futuro della regione, con un occhio alle opportunità per giovani e sviluppo tecnologico.

La firma con Anas per l’Autostrada Urbino-Pesaro: tempi e ricadute sul territorio

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha annunciato che la firma per la progettazione dell’autostrada Urbino-Pesaro avverrà entro pochi giorni. Questo progetto viene considerato cruciale per migliorare la mobilità tra due centri importanti della provincia di Pesaro Urbino. Durante un incontro elettorale a Pesaro, che ha visto la partecipazione di circa 2mila persone, Acquaroli ha ripercorso gli investimenti fatti nella zona, citando lavori come la galleria della Guinza e la Fano-Grosseto, oltre al completamento dell’hospice di Fano.

L’opera più rilevante, dal punto di vista economico, risulta essere quella legata al nuovo ospedale di Pesaro. Questo intervento rappresenta il progetto sanitario più rilevante mai realizzato dalla regione Marche, evidenziando la volontà di rafforzare servizi e strutture in un territorio da tempo in sofferenza per le infrastrutture.

Acquaroli ha sottolineato che la progettazione dell’autostrada con Anas sarà il primo passo concreto verso il completamento di un’opera attesa da anni da cittadini e imprese. Si prevedono importanti ricadute dal punto di vista economico e logistico, con il potenziale di collegare meglio la costa adriatica all’entroterra urbano, facilitando traffico e attività produttive.

Strategie regionali su lavoro, competenze, tecnologie e infrastrutture digitali

Nel corso dell’intervento a Pesaro, il presidente Acquaroli ha evidenziato i temi cardine della sua agenda politica per le Marche. Al centro si trovano il lavoro e la formazione, con particolare attenzione allo sviluppo di competenze legate anche alle nuove tecnologie. Le infrastrutture digitali sono viste come elemento imprescindibile per sostenere la ripresa economica e l’attrattività del territorio.

Il completamento delle infrastrutture è un punto sul quale la regione sta investendo risorse e energie, con progetti in corso e in fase di programmazione. La partecipazione attiva dei giovani è indicata come una chiave per il futuro, con programmi che puntano a favorire l’inserimento nel mercato del lavoro e la formazione continua.

Il presidente ha evidenziato come queste scelte mirino a ridurre lo spopolamento e contrastare la denatalità, problematiche che colpiscono non solo Marche, ma l’intera Europa. La Regione vuole evitare politiche di tipo assistenzialistico, preferendo soluzioni competitive capaci di offrire ai giovani opportunità di formazione e lavoro nei propri territori.

Borse di studio e politiche universitarie per fermare lo spopolamento

Un capitolo importante riguarda l’istruzione superiore. Acquaroli ha illustrato l’intenzione di avviare, insieme al governo centrale e al Ministro dell’Istruzione, un programma di nuove borse di studio. L’obiettivo è aumentare gli accessi all’università nella regione, migliorando l’offerta formativa e riducendo la fuga di studenti che spesso si spostano per motivi di studio.

Questa misura cerca di correggere il negativo turnover demografico, offrendo incentivi e opportunità ai giovani marchigiani per completare il proprio percorso formativo dove vivono. La proposta si inserisce in un più ampio sforzo per contrastare la denatalità e lo spopolamento rurale, fenomeni che mettono a rischio l’equilibrio sociale ed economico delle province regionali.

Le borse di studio avrebbero un impatto diretto sulla capacità della regione di trattenere i giovani e di sviluppare un capitale umano in grado di contribuire alla crescita. Dunque, la politica regionale punta su investimenti mirati in formazione e istruzione per costruire un futuro più stabile per la comunità.

Infrastrutture di comunicazione e il progetto dell’alta velocità nelle Marche

Il presidente Acquaroli ha menzionato l’alta velocità ferroviaria come un progetto strategico, definito “epocale” per le Marche e l’intera dorsale adriatica. Sebbene consapevole dei tempi lunghi e dell’impatto economico significativo, ha sottolineato come questa infrastruttura rappresenti un investimento fondamentale per colmare un gap che persiste da decenni.

Il potenziamento della rete ferroviaria includerebbe non solo collegamenti più rapidi, ma anche un rilancio dell’accessibilità regionale verso i grandi centri nazionali. Acquaroli ha segnalato che l’obiettivo va visto nell’ottica di un periodo che supera i trent’anni, mostrando chiari intenti di sviluppo nel lungo termine.

I cittadini e le imprese vengono così posti al centro di un progetto che potrebbe cambiare i flussi di persone e merci, migliorando sensibilmente la posizione delle Marche nel contesto economico del Paese.

Potenziamento dell’aeroporto e risposte alla proposta di sinergia negli aeroporti del centro Italia

Alla domanda sul piano presentato dall’europarlamentare Pd Ricci, che suggerisce una sinergia tra aeroporti dell’Italia centrale, Acquaroli ha difeso l’autonomia e la crescita dell’aeroporto delle Marche. Ha spiegato che si punta a potenziare uno scalo già forte e in espansione, che registra dati di traffico senza precedenti.

L’aumento dei voli giornalieri, previsto da novembre, testimonia un trend positivo che la regione vuole consolidare, senza rinunciare o sacrificare risorse e sviluppo per seguire un modello di sinergia esterno. Convivere con collaborazioni è possibile, ma per ora non prevede rinuncie a vantaggi acquisiti.

Questa posizione contraddistingue l’amministrazione regionale, che punta a mantenere un ruolo centrale nel sistema aeroportuale, sfruttando le potenzialità locali.

Il futuro dell’hub Amazon a Jesi: tempi e responsabilità decisionale

L’ultima questione affrontata riguarda l’ipotesi di apertura di un hub Amazon a Jesi. Acquaroli ha spiegato che la decisione non dipende dalla Regione, ma esclusivamente da Amazon. Ha lasciato intendere che se il progetto si concretizzerà, avverrà entro la fine della legislatura in corso.

Questo nodo commerciale si rivela fondamentale per l’occupazione e l’economia locale, dato il peso della logistica nella capacità di attrarre investimenti nel territorio. Il monitoraggio e il sostegno alle iniziative imprenditoriali restano tra le priorità della politica regionale, senza però interferire nelle scelte aziendali dirette.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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