Un giovane di origine marocchina è stato fermato dalla polizia a Pesaro dopo una violenta lite avvenuta il 19 luglio nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo è accusato di aver ferito gravemente un’altra persona utilizzando un tubo di ferro, arma poi ritrovata dagli agenti. L’arresto è arrivato dopo accertamenti che hanno confermato il suo coinvolgimento anche in una tentata rapina avvenuta il giorno precedente nella stessa area.
La lite davanti alla Stazione Di Pesaro e il ferito trasportato in ospedale
La vicenda si è svolta nelle ore notturne tra sabato e domenica, nel centro della città marchigiana. Una segnalazione aveva informato la polizia di una rissa in corso vicino alla stazione. Gli agenti si sono subito recati sul posto, dove hanno individuato il giovane, che aveva colpito un altro uomo al volto con un tubo di ferro. La vittima è stata soccorsa e trasferita d’urgenza in ospedale in codice rosso, sebbene al momento non risulti in pericolo di vita. Poco distante, la polizia ha trovato lo strumento usato per l’aggressione, un tubo in metallo che solitamente si monta sulle selle delle biciclette, sporco di sangue.
Le indagini hanno quindi preso il via dalla scena del fatto per raccogliere elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica della lite e il ruolo del sospettato.
Conferma delle accuse attraverso le telecamere di sorveglianza e l’indagine sulla tentata rapina
Le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate nella zona intorno alla stazione sono state fondamentali per collegare il fermato a un episodio precedente. Il pomeriggio prima dell’aggressione, una donna in bicicletta era stata vittima di un tentativo di rapina nel sottopasso adiacente alla ferrovia. Le registrazioni hanno mostrato il giovane mentre agiva in quella circostanza, confermando così il sospetto iniziale della polizia.
Il collegamento tra i due episodi ha permesso di rafforzare le accuse a carico dell’arrestato, che è stato formalmente indagato per lesioni aggravate e tentata rapina. Entrambi gli eventi si sono svolti in un’area molto frequentata di Pesaro, rendendo la risposta delle forze dell’ordine particolarmente rilevante per la sicurezza pubblica locale.
Il trasferimento al centro di permanenza temporanea e la procedura di espulsione
Dopo l’arresto, il giovane è stato portato nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, dove ha trascorso qualche giorno in attesa di disposizioni. Nella giornata successiva al fermo, è stato trasferito al centro di permanenza temporanea di Bari. Questa struttura serve per trattenere persone in attesa di espulsione dal territorio italiano. Le autorità hanno infatti avviato le pratiche per allontanare il giovane dal paese, una procedura assai frequente in casi di reati commessi da cittadini stranieri senza permesso di soggiorno regolare.
Il caso sottolinea l’attenzione messa dalle forze dell’ordine su episodi di violenza urbana e crimini connessi in aree sensibili, come quelle intorno alle stazioni ferroviarie. La collaborazione fra la polizia e i sistemi di videosorveglianza ha permesso di intervenire rapidamente su una situazione potenzialmente molto pericolosa per chi si trovava nei dintorni. La gestione di episodi simili resta una priorità per le autorità locali, con particolare riguardo alla prevenzione di reati a sfondo violento.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti