Il 24 agosto 2016, un forte terremoto ha devastato diverse zone del Centro Italia, colpendo duramente Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. A nove anni dal sisma, la comunità si stringe nel ricordo delle 52 vittime di quella notte, mantenendo vivo il legame con chi non c’è più. Questa giornata di commemorazione rappresenta anche un momento per riaffermare il desiderio di ricostruzione, nonostante le difficoltà ancora presenti nella ripresa.
Il ricordo vivo a Pescara del Tronto: una notte di memoria e sofferenza
La sera del 24 agosto 2025, nel Parco della Memoria di Pescara del Tronto, si è svolta la commemorazione per il nono anniversario del terremoto. Nonostante il freddo e l’umidità, tanti abitanti del territorio, i familiari delle vittime e il sindaco Michele Franchi si sono riuniti insieme al vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Gianpiero Palmieri.
Il momento centrale è stato alle 3:36, orario della scossa principale nel 2016, quando sono stati letti i nomi delle 52 persone morte ad Arquata del Tronto. Ogni nome è stato accompagnato dal rintocco delle campane, un suono che continua a risuonare nella memoria collettiva. Intorno a un grande cuore rosso, donato da una vedova, sono stati accesi 52 lumini, simboli di ogni vita spezzata da quel terremoto.
Il rito ha richiamato non solo il dolore ma anche la forza di chi è rimasto, il desiderio di tenere vivi i legami strappati. L’aria gelida ha contribuito a rendere ancor più palpabile l’emozione di una comunità che non distoglie lo sguardo dal passato, consapevole però della necessità di guardare avanti.
Le parole del vescovo: tra dolore e rilancio della vita nei territori colpiti
Monsignor Palmieri ha espresso il sentimento che anima ogni anniversario, mescolando la memoria dolorosa con un richiamo alla speranza. Ha parlato di “una spinta molto forte, una spinta pasquale” carica di vita e voglia di futuro. Questa “forza” è rivolta a riappropriarsi di una vita normale, ricostruire abitazioni, ripopolare i paesi e far tornare giovani, famiglie e turisti lungo le vie di Arquata e dei suoi dintorni.
Secondo il vescovo, ogni anno il dolore si fa più profondo, non per aumentare la sofferenza, ma perché cresce la consapevolezza del mistero della vita e della persistenza dei legami con chi non c’è più. Ha ricordato come la presenza delle persone care rimanga viva, nonostante l’assenza fisica, consolidando quel senso di comunità che serve per affrontare ancora le difficoltà.
La celebrazione si è conclusa con l’annuncio della messa dedicata ai defunti, che si terrà nella piccola chiesa dell’area Sae di Pescara del Tronto. Questo ulteriore momento di fede sottolinea il valore della preghiera come sostegno nella ricostruzione morale e materiale.
Ricostruzione e sfide: una comunità ancora segnata dal sisma e dallo spopolamento
Il terremoto del 24 agosto 2016 ha lasciato segnati Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, sia per le perdite umane sia per le ferite sulle strutture e sul tessuto sociale. Le 52 vittime rappresentano solo una parte di un evento che causò quasi 300 morti in tutta l’area del Centro Italia. Dal 2016 la ricostruzione si muove con lentezza, in un contesto dove molte case sono ancora da recuperare e la popolazione fatica a tornare.
Il fenomeno dello spopolamento ha preso slancio dopo il sisma. Molti abitanti, soprattutto giovani, hanno cercato opportunità altrove, e la ripresa demografica appare complicata. La manutenzione degli edifici pubblici, l’apertura di attività e il rilancio del turismo appaiono ancora frammentari. Le istituzioni e le comunità provano a contrastare questa tendenza, consapevoli che senza un ritorno stabile delle persone, le frazioni rischiano di perdere parte della loro identità.
Nonostante questi ostacoli, il ritrovarsi ogni anno nel Parco della Memoria testimonia la volontà di questa popolazione di non arrendersi. Il ricordo è un momento di dolore, ma anche di rilancio.
Gli anniversari del sisma si confermano così appuntamenti importanti per mantenere viva la storia, riflettere sul presente e continuare a costruire un futuro per i territori più colpiti.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Luca Moretti