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Adottato il nuovo atto aziendale dell’Azienda Sanitaria Territoriale Di Ancona con focus su territori e servizi

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Nuovo atto aziendale per la Sanità di Ancona, attenzione a territori e servizi. - Unita.tv
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La riorganizzazione dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona ha compiuto un passo decisivo con l’adozione dell’atto aziendale. Questo documento definisce assetti organizzativi e funzioni operative per ottimizzare l’assistenza sanitaria sul territorio. L’obiettivo principale è rafforzare le strutture rivolte alla comunità, migliorare l’accesso ai servizi e valorizzare le risorse specialistiche presenti nella provincia. L’azione punta a un dialogo più diretto con i cittadini grazie a nuove piattaforme digitali e a una maggiore integrazione tra i diversi livelli di cura.

Organizzazione in 15 aree funzionali con medici di assistenza primaria e pediatri di libera scelta

L’atto aziendale ha strutturato l’Ast in quindici Aree Funzionali, ciascuna focalizzata su specifiche tematiche sanitarie. La presenza stabile dei Medici del ruolo unico di assistenza primaria garantisce la continuità nella gestione della salute dei cittadini. Accanto a loro operano i Pediatri di Libera Scelta, indispensabili per la cura dei più giovani. Questa configurazione permette di orientare e coordinare interventi mirati in base ai bisogni di ogni zona del territorio, con un’attenzione precisa alle peculiarità locali.

La suddivisione in aree consente di distribuire le risorse umane e strumentali in modo equilibrato, mantenendo il contatto diretto con la popolazione. Si favorisce così una risposta più rapida ed efficace, senza concentrare tutte le attività in pochi centri. Le Aree Funzionali diventano quindi poli di riferimento per le specifiche necessità mediche e preventive, collaborando con altri servizi come le Case della Comunità o le Centrali Territoriali.

Rafforzamento delle strutture territoriali con case della comunità e ospedali di comunità

L’Azienda ha puntato molto sul rafforzamento dell’assistenza in prossimità dei cittadini attraverso la creazione di Case della Comunità e Ospedali di Comunità. Queste strutture svolgono un ruolo chiave per offrire cure di primo livello, prevenzione e supporto sociale in un’unica sede. Le Case della Comunità integrano medici, infermieri e altri professionisti, valorizzando inoltre la figura degli Infermieri di Famiglia e Comunità . Quest’ultimi si occupano soprattutto dell’assistenza domiciliare e dell’aiuto ai caregiver, colmando così un importante gap assistenziale.

Gli Ospedali di Comunità assicurano ricoveri brevi e cure intermedie, liberando le strutture ospedaliere complesse da prestazioni meno critiche. Parallelamente a questi presidi, le Centrali Operative Territoriali , una delle quali ha valenza regionale, coordinano l’intervento delle diverse risorse disponibili nel territorio. I Punti Salute e i Punti Unici di Accesso completano l’offerta di servizi, con l’obiettivo di rendere più semplice l’orientamento e la presa in carico dei pazienti.

Nuove aggregazioni funzionali e unità specializzate per cure palliative e medicina digitale

Per raffinare ulteriormente i servizi sanitari sul territorio, l’Ast ha introdotto le Aggregazioni Funzionali Territoriali e le Unità Complesse di Cure Primarie . Queste aggregazioni collegano professionisti diversi, migliorando la collaborazione e la continuità assistenziale nei casi di patologie croniche e complesse. La creazione della Unità Operativa Complessa di Cure Palliative assicura un’assistenza dedicata a pazienti con bisogni particolari, sia in ospedale che a domicilio.

Altra novità di rilievo è l’istituzione della Uoc “Governo Clinico, Ricerca e Medicina Digitale”. Questa struttura ha il compito di monitorare la qualità delle prestazioni e guidare l’introduzione di tecnologie innovative. Sarà centrale nel promuovere l’utilizzo di strumenti digitali per la gestione clinica e la ricerca, migliorando così la capacità diagnostica e terapeutica dell’Azienda. La sinergia tra nuove unità funzionali e l’attenzione alla tecnologia guiderà l’ottimizzazione dell’assistenza.

Valorizzazione dei servizi specialistici e della rete regionale tra occhio, medicina prenatale e odontoiatria

Tra i servizi strategici per il territorio, l’Ast ha investito nella crescita di strutture specialistiche di rilievo regionale. A Fabriano, la “Banca degli Occhi” continua a rappresentare un importante polo per la raccolta e distribuzione di tessuti oculari. Mentre a Loreto la Medicina Prenatale si conferma un centro di riferimento per le gravidanze a rischio e per le diagnosi precoci.

La rete Odontostomatologica regionale riceve un’attenzione particolare per assicurare cure dentali più coordinate e accessibili. Questi servizi non solo rispondono a esigenze specifiche, ma rafforzano anche la capacità complessiva dell’Azienda di fornire prestazioni specialistiche con standard elevati. Integrandosi con i servizi territoriali, creano un sistema sanitario più articolato e capillare, capace di rispondere a diversi tipi di richiesta clinica.

Implementazione di magazzini unici e piattaforme digitali per semplificare l’accesso ai servizi

Tra gli interventi organizzativi, l’Ast ha progettato un Magazzino Unico Farmaceutico e dispositivi medici, oltre a un magazzino specifico per la Protesica. Questo accentramento permette una gestione più efficiente delle scorte e una distribuzione più tempestiva dei materiali necessari alle strutture. La razionalizzazione tocca tutti i livelli, dall’ospedale al territorio, per evitare sprechi e garantire disponibilità costante.

Le piattaforme digitali rappresentano un’altra svolta significativa. Sono state predisposte applicazioni che favoriscono l’interazione tra cittadini e Azienda senza necessità di recarsi agli sportelli. Il sistema consente di prenotare visite, scaricare documenti e accedere a informazioni in modo diretto e immediato. Un successo tangibile è arrivato dalla piattaforma per le prenotazioni legate al rinnovo delle patenti, che ha raccolto oltre 14mila adesioni in pochi mesi. Questi strumenti digitali facilitano l’organizzazione e migliorano il rapporto tra utenti e servizi.

Il ruolo centrale dell’atto aziendale per la riorganizzazione e l’adattamento alle esigenze dei cittadini

Secondo il Direttore Generale dell’Ast Ancona, Giovanni Stroppa, l’atto aziendale ha un ruolo fondamentale nella riorganizzazione della sanità territoriale. “Esso nasce da un confronto condiviso con i professionisti e mira a mantenere un’impostazione dinamica”. Questo permette di modificare e adattare strategie e servizi in base ai mutamenti normativi e alle necessità emergenti della popolazione.

La flessibilità resta un elemento chiave per rispondere alle richieste di una comunità in evoluzione. L’atto aziendale imposta quindi una struttura organizzativa capace di affrontare le sfide della sanità territoriale, attraverso l’integrazione tra medicina, assistenza sociale e innovazione digitale. Il percorso appena avviato diventa la base su cui costruire una sanità più vicina e attenta ai cittadini della provincia di Ancona.

Ultimo aggiornamento il 6 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

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