Ad Ancona revocato il divieto di balneazione a Passetto e Pietralacroce per l’alga tossica

Ad Ancona tornata balneabile la costa di Passetto e Pietralacroce dopo l’allarme alghe. - Unita.tv

Andrea Ricci

27 Agosto 2025

L’allarme per la presenza dell’alga tossica Ostreopsis ovata lungo alcune spiagge di Ancona, che aveva fatto scattare la chiusura temporanea delle aree di balneazione, sembra rientrato. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale Marche ha raccolto nuovi dati che mostrano una netta riduzione della concentrazione dell’alga in diverse zone del litorale. Così, le spiagge di Passetto ascensore e Pietralacroce La Scalaccia sono tornate aperte ai bagnanti, dopo che il Comune ha revocato i divieti su indicazione delle autorità sanitarie. Restano comunque alti i livelli di attenzione, con monitoraggi costanti per evitare sorprese.

Meno Ostreopsis ovata nelle acque di Ancona, si torna in spiaggia

L’alga Ostreopsis ovata, pericolosa perché produce tossine che possono provocare irritazioni alla pelle e problemi respiratori, ha rappresentato un rischio reale per chi si immergeva in queste settimane. Ma ora i campionamenti effettuati da Arpam mostrano un calo significativo di questa microalga nelle acque di Passetto e Pietralacroce, tra le zone più colpite. Questo ha fatto scattare la fine della “fase di emergenza”, quella situazione in cui i livelli di Ostreopsis superano la soglia di rischio per la salute pubblica.

Le analisi parlano chiaro: si è passati dalla fase di emergenza a una fase di “allerta”. Significa che l’alga è ancora sotto controllo, ma non è più a livelli critici. L’Agenzia ha assicurato che i controlli continueranno con rigore fino a quando il fenomeno non sparirà del tutto, per evitare che possa tornare a crescere improvvisamente e mettere a rischio la sicurezza delle persone.

Divieti Tolti, il Comune riapre Passetto e Pietralacroce

Sulla base dei dati forniti da Arpam, il Comune di Ancona ha subito revocato il divieto temporaneo di balneazione a Passetto ascensore e Pietralacroce La Scalaccia. La decisione è stata ufficializzata con un’ordinanza che entra in vigore grazie al miglioramento dei parametri ambientali. Così, residenti e turisti possono tornare a godersi le spiagge senza restrizioni, lasciandosi alle spalle il disagio dei divieti imposti durante il periodo più critico.

Questo intervento tempestivo dimostra quanto sia importante il lavoro di squadra tra l’agenzia ambientale e le autorità comunali. Grazie a un costante aggiornamento dei dati, si può regolare l’accesso alle acque in modo rapido e mirato. L’ordinanza resta legata all’andamento dei controlli in mare e potrà essere modificata se la situazione dovesse peggiorare. Un sistema flessibile che tutela la salute senza bloccare le spiagge più del necessario.

Arpam, il cuore del monitoraggio della qualità delle acque

La presenza di Ostreopsis ovata nei mari italiani è un problema noto da anni, soprattutto nelle zone costiere dove il clima e il mare favoriscono la sua diffusione. Arpam svolge campionamenti regolari lungo tutta la costa marchigiana per individuare subito eventuali aumenti dell’alga. I rilievi riguardano sia la concentrazione in acqua sia la presenza sulle spiagge e nelle aree più frequentate dai bagnanti.

Questo monitoraggio serve a definire le fasi di rischio, che vanno dalla routine all’allerta e all’emergenza. Ogni fase comporta restrizioni o misure di sicurezza specifiche per la popolazione. Arpam coordina i controlli con i Comuni e le autorità competenti per intervenire rapidamente in caso di ritorno dell’alga, evitando nuovi problemi sanitari o divieti estesi. Fondamentale è anche la trasparenza nella comunicazione e l’aggiornamento continuo ai cittadini, per garantire un accesso sicuro alle spiagge.

La situazione attuale sulle coste di Ancona, con la revoca dei divieti a Passetto e Pietralacroce, conferma quanto sia efficace questo sistema di sorveglianza. La qualità delle acque è tornata a livelli tali da eliminare le restrizioni più pesanti, ma la guardia resta alta fino alla completa scomparsa dell’alga. La collaborazione tra enti locali e agenzie ambientali è un modello che si adatta velocemente ai cambiamenti del mare, proteggendo salute e fruibilità delle nostre coste.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Andrea Ricci