Home Cronaca Marche Accordo tra Guardia Di Finanza e Procura Generale Delle Marche per contrastare reati societari e rafforzare sequestri e confische
Marche

Accordo tra Guardia Di Finanza e Procura Generale Delle Marche per contrastare reati societari e rafforzare sequestri e confische

Condividi
Guardia di Finanza e Procura delle Marche insieme contro i reati societari - Unita.tv
Condividi

Un nuovo protocollo d’intesa siglato ad Ancona mira a intensificare la collaborazione tra la Guardia di Finanza delle Marche e la Procura generale della Repubblica. L’obiettivo è aumentare l’efficacia degli accertamenti relativi a illeciti connessi ad assetti societari complessi e reati commessi all’interno di queste organizzazioni. L’intesa riguarda in particolare le disposizioni del decreto legislativo 231 del 2001, che estende la responsabilità amministrativa agli enti giuridici per fatti illeciti dei loro rappresentanti o dipendenti.

L’accordo, firmato il 27 aprile 2025 al Comando Generale delle Fiamme Gialle di Ancona da Nicola Altiero, comandante regionale della Guardia di Finanza, e Roberto Rossi, procuratore generale, rappresenta un passo avanti nella lotta agli illeciti che gravano sulle società. Viene messa in campo una Cabina di regia interistituzionale, insieme a un gruppo di coordinamento permanente, per valorizzare le migliori prassi operative e avere un quadro condiviso e trasparente della situazione nelle Marche. Si potenzia così la capacità investigativa e si uniforma l’applicazione delle norme in ambiti delicati come sequestri e confische.

Il contesto normativo del decreto 231 e le responsabilità amministrative delle società

Il decreto legislativo 231 del 2001 ha introdotto una disciplina inedita per la giustizia italiana. Non riguarda solo le persone fisiche, ma anche le società e gli enti che si avvantaggiano di reati commessi dai loro organi o dipendenti. Questo meccanismo mira a sanzionare le società che hanno beneficiato da condotte illecite, come frodi fiscali, reati societari, o contrabbando, creando una responsabilità amministrativa autonoma rispetto a quella penale degli individui coinvolti.

Le imprese possono tuttavia sottrarsi a questa responsabilità se adottano e applicano modelli organizzativi idonei a prevenire i reati. Questi modelli devono delineare procedure e sistemi di controllo efficaci per impedire che determinati comportamenti illecito si verifichino. L’obbligo di vigilanza su amministratori, dirigenti e dipendenti è al centro di questo sistema. Se il modello viene ritenuto efficace, la società può evitare pesanti sanzioni pecuniarie e provvedimenti come la confisca dei beni.

Questo sistema ha spinto molte società ad adottare codici interni di condotta, sistemi di segnalazione e organi di controllo dedicati. Resta però fondamentale la verifica da parte delle autorità giudiziarie e fiscali. L’accordo fra Guardia di Finanza e Procura generale delle Marche mira proprio a rendere più nitida e stringente proprio questa attività di controllo e valutazione.

La cabina di regia e il gruppo di coordinamento per un’azione integrata nelle Marche

Il protocollo prevede la costituzione di una Cabina di regia interistituzionale che unisce diversi organi coinvolti nella lotta contro i reati societari. Questo organismo ha il compito di condividere dati, metodi investigativi e buone prassi operative per contrastare situazioni di illecito spesso complesse e difficili da delineare. Sarà affiancato da un gruppo di coordinamento permanente incaricato di mantenere i contatti tra Guardia di Finanza e Procura, così da garantire un flusso costante di informazioni e interventi mirati.

L’intento è creare una visione d’insieme trasparente del fenomeno criminale sul territorio marchigiano. Ogni caso potrà essere esaminato con strumenti più completi e una cooperazione effettiva tra le due istituzioni. L’esperienza recente nelle indagini su confische di beni ha portato a risultati importanti. Grazie a questo protocollo si punta ad estenderla a situazioni di reati societari più ampi, con un impatto diretto su imprese e amministratori responsabili.

Secondo il comandante Nicola Altiero, una cabina di regia consente di evitare sovrapposizioni e ritardi. Il gruppo permanente aiuta a ottimizzare le risorse e a creare un approccio omogeneo nel tempo, anche per affrontare casi difficili relativi a strutture organizzative complesse. In questo modo si avrà un fronte unito più efficace contro fenomeni che hanno conseguenze economiche e sociali considerevoli nella regione.

Il ruolo dei modelli organizzativi nella prevenzione degli illeciti societari

Il generale Altiero e il procuratore Roberto Rossi hanno evidenziato il ruolo cruciale che hanno i modelli organizzativi per evitare la responsabilità della società in caso di reato. Questi sistemi di gestione interna devono prevedere controlli e verifiche per bloccare azioni illegali da parte degli amministratori o di persone subordinate a loro.

Le aziende che elaborano un modello conforme alle disposizioni del decreto 231 possono escludere l’applicabilità di sanzioni amministrative in caso di violazioni dei loro vertici. Il modello deve essere strutturato in modo chiaro e coerente, con indicazioni precise sulle deleghe e responsabilità interne. Quando queste procedure vengono disattese o risultano inefficaci, la società rischia di essere coinvolta in prima persona nelle indagini e nei processi.

Nel corso della firma del protocollo è stato sottolineato come la mancata chiarezza nelle deleghe e l’assenza di un modello organizzativo solido possano portare a conseguenze gravi per l’ente. Esempi concreti riguardano società dove i vertici non definiscono ruoli e responsabilità in modo trasparente, causando rischi maggiori di responsabilità amministrativa.

L’obiettivo finale, specificato dal procuratore Rossi, è anche quello di stimolare le realtà imprenditoriali a dotarsi di procedure in grado di scoraggiare comportamenti illeciti come frodi fiscali, reati societari e altre azioni vietate dalla legge. Modelli chiari e sistemi di controllo portano a una gestione più ordinata e meno soggetta a rischi penali e amministrativi.

La sfida dell’intelligenza artificiale nelle verifiche investigative societarie

Il protocollo firmato prende in considerazione anche l’impatto delle nuove tecnologie sulle attività di controllo e indagine. Alcune aziende stanno infatti utilizzando sistemi di intelligenza artificiale per automatizzare funzioni amministrative. Questo porta a interrogativi sulla corretta attribuzione di responsabilità in caso di azioni illecite commesse tramite o attraverso tali strumenti digitali.

Il generale Altiero ha indicato che il nuovo accordo aiuterà a inquadrare meglio queste situazioni. In molti casi, quando si usano intelligenze artificiali per compiti di gestione, può risultare difficile capire chi è responsabile per condotte scorrette o illegali. La collaborazione tra Guardia di Finanza e Procura vuole fornire un supporto concreto per gestire queste zone di incertezza, valorizzando l’esperienza condivisa e nuovi metodi investigativi.

L’attenzione verso queste tematiche dimostra come la lotta ai reati nella sfera societaria debba evolvere al passo con i cambiamenti tecnologici e organizzativi. Resta fondamentale garantire che l’adozione di strumenti digitali non si traduca in un modo per eludere le responsabilità o le verifiche. Perciò, il protocollo rappresenta anche un impegno per affinare le tecniche di indagine nell’era digitale, mantenendo un controllo serrato sulle realtà economiche della regione.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Luca Moretti

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.