Fermo ha fatto da cornice alla tradizionale cerimonia “Lauree in piazza“, l’appuntamento organizzato dall’Università Politecnica delle Marche per festeggiare i nuovi laureati in mezzo alla gente, all’aperto e in allegria. Quest’anno sono stati 66 i giovani che hanno ricevuto il loro riconoscimento, provenienti dai corsi di scienze infermieristiche e ingegneria gestionale. Un momento di festa che ha animato il cuore della città e che rinsalda il legame tra ateneo e territorio.
66 neolaureati in Piazza Del Popolo: un rito che unisce università e comunità
Sabato, nella piazza principale di Fermo, si è svolta la cerimonia “Lauree in piazza” con la partecipazione di 66 studenti del Politecnico delle Marche. I neolaureati arrivano soprattutto dai corsi di scienze infermieristiche e ingegneria gestionale, ambiti che rispecchiano le esigenze attuali del territorio, sia in campo sanitario che tecnico. Tra coriandoli, striscioni e brindisi, la piazza ha vissuto momenti di festa e di emozione, segnando la fine di un percorso impegnativo e l’inizio di nuove sfide professionali.
Famiglie, amici e cittadini hanno seguito con attenzione, confermando la voglia di mantenere viva la tradizione di celebrare i traguardi universitari in spazi aperti e accessibili a tutti. La scelta di Fermo come sede di questo evento ha un valore simbolico: la città è un punto di riferimento per le zone interne delle Marche. Festeggiare in piazza aiuta a rafforzare il rapporto tra università e territorio, un elemento chiave per lo sviluppo locale.
Rettore e sindaco puntano su lavoro e crescita del Fermano
Tra gli ospiti, il rettore Gianluca Gregori e il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, hanno preso la parola per rivolgersi ai neolaureati e alla comunità. Il rettore ha ricordato i progressi dell’università nelle classifiche nazionali del Censis, mettendo in evidenza soprattutto l’aumento dell’occupazione e delle opportunità internazionali. Ha sottolineato anche che, per la prima volta, la consegna delle lauree magistrali è avvenuta direttamente a Fermo, un segnale importante per la visibilità dell’ateneo.
Gregori ha poi lanciato un messaggio chiaro: “abbandonare le aree interne sarebbe un errore grave.” Per lui, la missione principale dell’università resta formare persone competenti, pronte a rispondere alle esigenze del territorio. Ha invitato studenti e cittadini a “credere e investire nel Fermano per farlo crescere e aprire nuove strade.”
Anche il sindaco Calcinaro ha espresso la speranza che i giovani laureati possano trovare lavoro vicino a casa. Ha messo in luce l’importanza di trattenere i talenti nella zona del Fermano, un territorio che ha bisogno di risorse qualificate per affrontare le sfide economiche di oggi. Il primo cittadino ha sottolineato come il rapporto tra università e comunità locale sia fondamentale per garantire un futuro sostenibile a Fermo.
Brindisi, coriandoli e speranze: la festa dei neolaureati invade il centro di Fermo
Terminata la proclamazione, i neolaureati hanno dato vita a una vera festa in piazza. Tra coriandoli, brindisi e striscioni colorati, la piazza si è trasformata in un luogo di allegria e condivisione. Un momento per salutare la fine degli studi e l’inizio di una nuova vita da professionisti pronti a entrare nel mondo del lavoro.
Scegliere di celebrare all’aperto ha permesso a tutta la comunità di partecipare e condividere la gioia dei giovani. Festa e città si sono mescolate naturalmente, ribadendo quanto sia importante festeggiare insieme i passi più importanti della vita universitaria.
Questa tradizione, che si rinnova di anno in anno, è anche un modo per rafforzare il legame tra università, studenti e territorio. A fine giornata resta il messaggio di continuità e speranza: non solo un pezzo di carta, ma una reale occasione per i nuovi laureati di crescere e costruire il proprio futuro nel Fermano.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Rosanna Ricci