Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2025, diverse zone di milano sono state interessate dall’affissione di manifesti recanti la scritta “Israeli not welcome”. La polizia di stato ha subito avviato le indagini per chiarire dinamiche e responsabilità dell’episodio. Sei giovani sono stati fermati durante i controlli intensificati su obiettivi sensibili cittadini. Le autorità stanno raccogliendo prove per definire i dettagli del caso.
L’intervento della polizia e il ritrovamento dei manifesti
La polizia di stato ha aumentato la vigilanza nelle aree ritenute più vulnerabili o simboliche della città dopo la segnalazione dei manifesti comparsi nella notte. Durante questi controlli, agenti hanno individuato sei giovani – tre ragazzi e tre ragazze – trovati in possesso dei volantini incriminati. Questi soggetti sono stati portati in questura per essere interrogati mentre prosegue l’attività investigativa.
Le forze dell’ordine hanno spiegato che si tratta solo del primo passo volto a ricostruire quanto accaduto con precisione. L’obiettivo è stabilire chi abbia materialmente affisso i cartelli ma anche se ci siano altre persone coinvolte nell’organizzazione o nella diffusione del messaggio.
Le modalità delle verifiche e l’utilizzo delle telecamere
Per approfondire gli accertamenti, gli investigatori stanno esaminando tutte le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza installate nei luoghi dove i manifesti sono stati trovati appesi. Questi filmati potrebbero fornire elementi utili a identificare movimenti sospetti o confermare la presenza degli indagati nei punti indicati.
L’analisi delle registrazioni video è fondamentale per ricostruire una sequenza temporale precisa degli eventi durante quella notte milanese, soprattutto considerando che diverse zone sono state interessate dalle affissioni simultanee.
Coinvolgimento della procura e sviluppo delle indagini legali
I fatti emersi finora dalla prima fase d’indagine sono stati trasmessi alla procura della repubblica di milano. L’autorità giudiziaria ha preso in carico il caso per valutare eventuali profili penali legati all’affissione non autorizzata dei messaggi considerata potenzialmente offensiva o provocatoria sul piano sociale.
Il coordinamento tra forze dell’ordine e procura mira a garantire un iter investigativo rigoroso che possa portare all’identificazione certa dei responsabili ed eventualmente ad azioni giudiziarie mirate contro chi ha promosso questa iniziativa nel capoluogo lombardo. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire ogni aspetto collegato al gesto compiuto durante le ore notturne a milano.
