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manifestazione a milano per il diritto alla casa: 38 realtà unite contro caro affitti e sfratti

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Milano si prepara a una grande mobilitazione per il diritto alla casa, con decine di associazioni, sindacati e comitati che hanno deciso di scendere in piazza insieme. L’evento del 3 luglio in piazza Lodi punta a mettere sotto pressione il Comune su temi come l’aumento degli alloggi popolari, la regolamentazione degli affitti privati e la lotta contro gli sfratti.

Le realtà coinvolte nella mobilitazione per la casa a milano

La manifestazione vede coinvolti diversi soggetti sociali e politici della città. Dal centro di ascolto delle parrocchie San Luigi Gonzaga e Ognissanti ai centri sociali Panetteria Occupata, Lambretta, Sos Fornace. Non mancano i sindacati inquilini come Sunia, Sicet e Unione Inquilini insieme al Cub e Avs. Anche il Movimento 5 stelle ha aderito all’iniziativa così come numerosi comitati di quartiere impegnati sul tema abitativo.

Queste 38 realtà rappresentano un mix variegato di esperienze ma condividono lo stesso obiettivo: tutelare chi vive in condizioni precarie o rischia di perdere la propria casa per colpa degli aumenti continui negli affitti o delle politiche immobiliari aggressive.

I promotori sottolineano che questa manifestazione è solo un primo passo verso una mobilitazione più ampia che vedrà nei prossimi mesi ulteriori iniziative comuni volte ad affrontare le difficoltà abitative milanesi.

Richieste precise rivolte al comune sui temi abitativi

Le istanze portate avanti durante la protesta riguardano principalmente tre punti fondamentali. Il primo è fissare un tetto massimo agli affitti nel mercato privato; una misura ritenuta necessaria per arginare l’aumento dei prezzi che sta mettendo sempre più famiglie in difficoltà economica.

Il secondo punto riguarda l’ampliamento dell’offerta pubblica con un incremento significativo degli alloggi popolari disponibili. Attualmente infatti risultano vuoti circa 15 mila appartamenti gestiti dal Comune o da Aler, uno spreco che i manifestanti vogliono vedere affrontato rapidamente attraverso politiche abitative più efficaci.

Infine viene chiesta una difesa netta della città pubblica contro ogni tentativo speculativo immobiliare volto alla gentrificazione selvaggia dei quartieri popolari. La garanzia del diritto all’abitare deve valere davvero per tutti senza esclusioni dovute al reddito o alla provenienza sociale.

Percorso simbolico del corteo tra luoghi legati alle emergenze abitative

Il corteo previsto parte da piazza Lodi ed effettuerà diverse tappe significative lungo il tragitto cittadino. Si passerà dai cantieri del villaggio olimpico, luogo scelto perché simbolo delle trasformazioni urbane spesso accompagnate da aumento dei prezzi immobiliari, fino alla nuova occupazione abitativa in via Brenta.

Un altro passaggio importante sarà Casa Jannacci, struttura dove sono ospitate famiglie sgomberate o sfrattate costrette a vivere in condizioni considerate insufficienti dagli organizzatori. Questi edifici rappresentano anche uno scenario dove alcune società immobiliari stanno svuotando case tramite sfratti motivati dalla fine della locazione.

La marcia proseguirà quindi verso l’assessorato ai Servizi sociali prima di concludersi nella piazza Gabrio Rosa nel quartiere Corvetto, zona popolare caratterizzata da centinaia di appartamenti Aler sfitti mentre intorno cresce la pressione della gentrificazione.

Questa scelta itinerante vuole evidenziare concretamente le criticità attuali legate al problema abitativo dentro Milano mostrando i luoghi più colpiti dalle dinamiche speculative ma anche quelli dove si cerca resistenza sociale.

Unità nelle lotte abitative: primo passo verso piattaforme comuni future

Nel comunicato diffuso dagli organizzatori si parla chiaramente dell’evento come “primo importante momento” capace finalmente riunire varie battaglie sparse sul territorio cittadino attorno a un fronte unico. Questo segna una svolta nella modalità d’azione rispetto agli anni passati quando molte lotte erano isolate tra loro.

L’obiettivo dichiarato è costruire piattaforme comuni capaci d’incidere concretamente sulle decisioni politiche locali già dalla ripresa autunnale. Le iniziative previste dopo l’estate dovrebbero amplificare ancora questa spinta collettiva mettendo assieme rivendicazioni simili pur mantenendo autonomia nei singoli gruppi partecipanti.

In questo modo Milano potrebbe assistere ad un cambio nelle strategie civiche riguardo alle problematiche legate alle case, dando voce ad esigenze finora trascurate soprattutto nei contesti meno tutelati economicamente. Questa prima grande manifestazione di luglio diventa quindi banco di prova concreto non solo sul piano mediatico ma anche nell’attivismo urbano quotidiano.

Ultimo aggiornamento il 1 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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