
La madre di una bambina sottratta al padre milanese è stata arrestata a Valencia dopo oltre dieci anni di latitanza, grazie alla cooperazione tra autorità italiane e spagnole. - Unita.tv
Una vicenda durata oltre un decennio si è conclusa con l’arresto a Valencia della madre di una bambina sottratta al padre milanese. La donna, che aveva nascosto l’esistenza del padre alla figlia, ha violato ordinanze del tribunale milanese e ha vissuto nascosta all’estero. Le autorità italiane e spagnole hanno coordinato le operazioni per riportare la minore in Italia e notificare le misure cautelari ai coinvolti.
I fatti e il contesto della sottrazione
La piccola, oggi tredicenne, è stata portata in Spagna dalla madre quando aveva meno di tre anni. Secondo i provvedimenti del tribunale, dal 2013 la bambina avrebbe dovuto vivere con entrambi i genitori in affidamento congiunto, poi affidata al Comune di Milano con collocamento presso la madre. La donna, però, ha ignorato tali disposizioni ed è sparita con la figlia, usando un nome falso per entrambe.
Privazione del rapporto padre-figlia
Per undici anni il padre è stato privato di qualsiasi contatto con la figlia, la quale non ha mai saputo dell’esistenza del genitore. Le autorità hanno ricostruito che la madre ha ostacolato sistematicamente le esigenze processuali e ha violato le sentenze, causando un sequestro di persona aggravato e una sottrazione internazionale del minore.
Intervento delle forze dell’ordine e arresti
Il 4 giugno 2025, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Milano, la polizia locale di Milano ha individuato e fermato la madre a Valencia. L’Unità tutela donne e minori, diretta da Gianluca Mirabelli, ha eseguito l’arresto su mandato europeo, supportata dai carabinieri della Catturandi del Nucleo investigativo di Milano e dalle autorità spagnole.
Oltre alla donna di 39 anni e al suo compagno 49enne arrestati in Spagna, sono finiti agli arresti domiciliari anche la nonna materna e il suo compagno, rispettivamente di 65 e 80 anni, che vivevano in un condominio vicino alla stazione Milano Centrale. Le accuse contestate a vario titolo riguardano sequestro di persona e sottrazione internazionale di minore.
Sviluppi giudiziari precedenti e condanne
Tra il 2013 e il 2014, il tribunale di Milano ha emesso ordinanze a tutela della minore, assegnandola in affidamento al Comune. Poco dopo, all’unico incontro organizzato con il padre, la madre è scomparsa con la figlia. Nel 2019, un procedimento separato ha portato alla condanna definitiva della donna per mancata esecuzione dolosa del provvedimento giudiziario e sottrazione di minore.
Le indagini successive hanno rivelato la partecipazione attiva del compagno della madre nella permanenza della minore in Spagna. Le attività investigative hanno riguardato anche altri membri della famiglia coinvolti in Italia, tutti sottoposti a misure cautelari. La Procura ha evidenziato la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione dei reati, motivando così il ricorso alla custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari.
Il ruolo delle misure cautelari
“La gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione dei reati” ha sottolineato la Procura, giustificando la scelta di misure restrittive per i responsabili.
Coordinamento tra italia e spagna nelle indagini internazionali
Le operazioni sono state possibili grazie alla stretta collaborazione tra forze dell’ordine italiane e spagnole. Il Nucleo investigativo di Milano ha lavorato fianco a fianco con gli ufficiali di collegamento nella penisola iberica, facilitando la localizzazione e la cattura della madre. Questi scambi hanno permesso di superare i confini nazionali in una vicenda che riguarda una minorenne.
Il mandato di arresto europeo è stato fondamentale per accelerare l’intervento e garantire il rispetto delle normative internazionali sulla tutela dei minori. Anche grazie al coordinamento tra le procure e alle segnalazioni sul territorio, le autorità hanno potuto arrestare non solo la donna ma anche i suoi complici, restituendo almeno una parte di giustizia dopo anni di assenza di rapporti familiari.