L’università sapienza condanna l’escalation militare a gaza e si impegna per la pace e aiuti umanitari
L’università Sapienza di Roma condanna l’escalation militare a Gaza, approvando una mozione per la pace e il rispetto dei diritti umani, sostenendo aiuti umanitari e negoziati per liberare gli ostaggi.

L’Università Sapienza di Roma condanna l’escalation di violenza a Gaza, esprimendo solidarietà alle vittime, sostenendo la pace e l’aiuto umanitario, e chiedendo negoziati per la liberazione degli ostaggi. - Unita.tv
L’università Sapienza di Roma ha espresso una netta condanna rispetto all’aumento delle tensioni e alla crisi umanitaria che coinvolge la Striscia di Gaza. In un momento segnato da conflitti e sofferenze, l’ateneo si è schierato al fianco delle persone colpite, sottolineando la necessità di interventi concreti per aiutare la popolazione e promuovere una politica di pace.
La mozione di sdegno e preoccupazione per la crisi a gaza
Il senato accademico dell’università Sapienza ha approvato una mozione con un voto unanime, esprimendo “sdegno per l’escalation militare e la crisi umanitaria a Gaza”. Il documento sottolinea il grave impatto degli scontri in corso sulla vita dei civili, richiamando l’attenzione sulla necessità di superare le violenze senza distinzione di parte. L’ateneo si identifica dunque in un sentimento condiviso di dolore e orrore per quanto sta accadendo, con un richiamo alla responsabilità collettiva e al rispetto dei diritti umani universali.
Impegno chiaro a favore della pace
La mozione non si limita a un generico richiamo alla pace, ma ribadisce il “fermo impegno a favore della pace”, indicando una presa di posizione chiara che non concede spazio a giustificazioni o parzialità. Questa presa di posizione è significativa soprattutto in un contesto accademico come quello della Sapienza, che ospita studenti e docenti provenienti da diverse culture e realtà.
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Appoggio alle risoluzioni onu e richiesta di aiuti umanitari
Nel testo approvato dal senato accademico, viene confermato l’appoggio alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedono di garantire l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Questi aiuti includono beni di prima necessità come alimenti, medicinali e acqua potabile. L’università riconosce la necessità urgente di alleviare le condizioni di vita di chi si trova intrappolato in una situazione di emergenza senza precedenti.
Urgente negoziato per liberare gli ostaggi
In parallelo, la mozione richiama l’importanza di intensificare i negoziati destinati alla liberazione degli ostaggi, una questione che aggiunge ulteriori strati di dolore e complessità al conflitto in corso. L’appello a un intervento diplomatico più deciso emerge come uno strumento indispensabile per evitare che la tensione si trasformi in un conflitto più ampio e duraturo.
Il ruolo degli atenei e la posizione della sapienza nei tempi di conflitto
Il pronunciamento della Sapienza si inserisce in un contesto in cui molte istituzioni culturali e universitarie hanno deciso di esporsi sulla crisi mediorientale. Scuole e università sono luoghi di formazione ma anche spazi in cui si confrontano idee, valori e sensibilità diverse. La dichiarazione del senato accademico indica una presa di posizione pubblica e marcata, necessaria in momenti in cui la società, e soprattutto i più giovani, guardano con attenzione alle questioni internazionali.
Sapienza come esempio di responsabilità educativa
L’impegno di un ateneo di questo peso, che spazia dall’insegnamento alla ricerca, ha anche una valenza educativa. Richiamare al rispetto della pace e dei principi umanitari costituisce, in questo quadro, un gesto di responsabilità che va oltre i confini accademici e si rivolge a tutta la comunità italiana e internazionale.
In questo scenario, Sapienza lavora per mantenere vivo il dibattito sui diritti umani e per contribuire a creare consapevolezza sulle conseguenze del conflitto. Non solo parole, dunque, ma un segnale concreto di solidarietà verso chi in questi giorni vive una realtà di violenza e privazione.