Il presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato del dibattito sul terzo mandato, sottolineando l’importanza di una regola chiara e uguale per tutti i governatori e sindaci eletti direttamente dal popolo.
Il tema del terzo mandato per governatori e sindaci è tornato al centro del dibattito politico italiano. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha spiegato perché secondo lui è importante affrontare questa questione con buon senso.
Zaia ha detto che oggi in Italia esiste una situazione confusa: alcuni governatori e sindaci hanno il blocco dei mandati, altri no. Questo crea un’Italia “a macchia di leopardo”, cioè con regole diverse a seconda delle regioni o dei comuni.
Il problema riguarda soprattutto le due figure che vengono elette direttamente dai cittadini: i governatori regionali e i sindaci. Per Zaia, questo rende ancora più urgente trovare una soluzione uniforme.
La disparità nelle regole: l’analisi di luca zaia
Zaia ha elencato tutte le altre figure istituzionali che non sono soggette al blocco dei mandati: il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, ministri, deputati, senatori, consiglieri regionali e comunali, assessori regionali e sindaci nei comuni sotto i 15mila abitanti.
Secondo lui è ridicolo giustificare il blocco dei mandati solo per evitare “centri di potere”. Anzi, l’Italia dovrebbe puntare a una maggiore uniformità nelle regole elettorali.
Tra regole incoerenti e esigenze di riforma
L’obiettivo? Mettere il cittadino al centro delle riforme politiche. Zaia si chiede se vogliamo che la gente sia protagonista nella scelta della classe dirigente o solo spettatrice passiva nel “film” della politica.
Zaia ha chiarito anche un punto importante sul terzo mandato: non significa avere carta bianca o “Bolla Papale” per governare senza tenere conto dell’opinione dei cittadini.
“Il terzo mandato non ti dà la Bolla Papale consentendoti di governare a prescindere da quello che pensano i cittadini”, ha detto durante l’incontro con Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia.
In pratica, anche chi si ricandida deve sempre passare dal giudizio degli elettori alle urne.
Gli scenari per l’autunno: la parola ai cittadini
Zaia ha ricordato che in autunno ci saranno nuove elezioni regionali. Se sarà possibile candidarsi per un terzo mandato lui lo farà; se invece la legge lo impedirà si farà da parte lasciando spazio ad altri candidati.
“Siamo programmati per andare al voto – ha concluso – se c’è il terzo mandato mi ricandido; se non c’è si candiderà qualcun altro. Cosa accadrà non lo so”.
Con queste parole Zaia lascia aperto ogni scenario ma conferma la sua disponibilità a rispettare le regole democratiche vigenti.
Confronto tra due regioni chiave
Luca Zaia ha parlato insieme a Massimiliano Fedriga in un incontro pubblico tenutosi nella serata del 26 giugno 2024 , dove entrambi hanno condiviso riflessioni sulla governance regionale e sulle sfide future legate alle riforme istituzionali.
Questo confronto mette in luce come la questione del terzo mandato sia sentita in varie parti d’Italia ed è destinata a influenzare la politica locale nei prossimi mesi.