L’ospedale di melzo compie 255 anni dalla sua fondazione ufficiale nel 1770
L’ospedale di Melzo celebra 255 anni dalla sua trasformazione in struttura sanitaria, evidenziando la sua storia che risale al Medioevo e il contributo della famiglia Trivulzio nel consolidamento dell’assistenza.

L’ospedale di Melzo celebra 255 anni di storia, nata da un antico xenodochio medievale e trasformata nel 1770 in struttura sanitaria ufficiale, con un ruolo centrale nella cura e assistenza della comunità locale. - Unita.tv
L’ospedale di Melzo celebra 255 anni dalla sua trasformazione ufficiale in struttura sanitaria. La sua storia affonda le radici nel Medioevo, quando il borgo ospitava già una primitiva forma di accoglienza per malati e poveri, nota come xenodochio. Questo luogo ha attraversato secoli di cambiamenti, adattandosi alle nuove esigenze della comunità e raccogliendo intorno a sé numerosi episodi che riflettono la storia sociale e sanitaria del territorio. L’evento celebrativo ha visto una messa solenne con autorità e cittadini, sottolineando il valore storico e umano che l’ospedale rappresenta per Melzo.
Dal xenodochio ai carmelitani: le origini antiche del luogo di cura a melzo
Il primo nucleo di assistenza sanitaria nel borgo di Melzo risale a tempi molto antichi, precedenti l’anno Mille. La storica Fiorenza Mauri ha documentato come già allora esistesse un “xenodochio”, un termine antico per indicare un rifugio aperto ai bisognosi e malati. Questa struttura fungeva da punto strategico nelle frequenti guerre fra veneziani e milanesi, ospitando non solo feriti ma anche donne vittime di violenze. Tra il XV e il XVII secolo, la famiglia Trivulzio, signori del borgo dal 1499 al 1688, promosse la costruzione di un monastero carmelitano con annesso un luogo destinato alla cura degli infermi, nei pressi del santuario di Santa Maria delle Stelle. Quel luogo di culto attirava un certo pellegrinaggio, mentre la presenza dei religiosi garantiva assistenza medica di base.
Il ruolo della famiglia trivulzio nel consolidamento dell’assistenza
I Trivulzio realizzarono diverse opere nel territorio, consolidando il ruolo di Melzo come centro di assistenza e spiritualità. Il monastero dei Carmelitani divenne dunque una tappa importante nel percorso del borgo verso un’organizzazione più strutturata della cura degli ammalati. Questa collaborazione tra religione e assistenza sanitaria segnò un primo passo concreto verso l’istituzione di un ospedale, tra le prime realtà del genere nell’area.
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La trasformazione in ospedale santa maria delle stelle: il reale dispaccio del 1770
Il cambiamento decisivo arrivò nel 1770, quando Maria Teresa d’Austria, allora duchessa titolare di Milano e Mantova oltre che imperatrice vedova, firmò un “reale dispaccio” che sanciva la trasformazione del monastero carmelitano in un vero ospedale, denominato Santa Maria delle Stelle. La decisione seguì un lungo procedimento iniziato con una bolla papale firmata da Innocenzo X, che proponeva la soppressione di alcuni conventi esigui e la loro riconversione in strutture di assistenza medica. Il cardinale Giuseppe Pozzobonelli raccolse queste indicazioni e le applicò alla diocesi, indicando il monastero di Melzo tra quelli da riconvertire.
I lavori per l’adeguamento del complesso partirono nel 1773, segnando l’inizio di una lunga serie di modifiche e ampliamenti funzionali alle necessità sanitarie. Nei decenni successivi Melzo divenne uno dei punti di riferimento per la zona, insieme agli ospedali di Vimercate, Desio, Cassano d’Adda, Inzago, Vaprio e Gorgonzola. Queste strutture nacquero grazie all’impegno di varie famiglie benefattrici e alla crescente organizzazione dell’assistenza pubblica, offrendo cure a una popolazione in espansione.
Il ruolo del xx secolo: rinaldo invernizzi e il professor ettore rastelli a melzo
Il ventesimo secolo segnò un’epoca di importanti trasformazioni per l’ospedale di Melzo. Sotto la presidenza di Rinaldo Invernizzi si susseguirono ampliamenti e modernizzazioni chiave. Invernizzi si dedicò soprattutto a portare medici e specialisti di alto livello nella struttura, affinché potesse rispondere alle nuove esigenze della medicina contemporanea. Nel 1938 riuscì a ottenere per l’ospedale un nome di rilievo nel campo chirurgico, il professor Ettore Rastelli, indicato dalla capitale come uno dei migliori chirurghi emergenti.
Ettore rastelli e il suo contributo a melzo
Rastelli rimase a Melzo fino al 1942, quando partì per la campagna di Russia durante la Seconda guerra mondiale. Non fece ritorno. La sua presenza a Melzo, però, lasciò un segno importante, contribuendo a elevare il profilo sanitario dell’ospedale e a migliorare la qualità delle cure offerte. In quel periodo furono avviati nuovi reparti e aggiornate le attrezzature, per restare al passo con i progressi della medicina.
Memoria storica e celebrazione: come l’ospedale di melzo onora il proprio passato
Il rapporto tra Melzo e il suo ospedale si manifesta in diverse forme di ricordo pubblico. All’ingresso della struttura si trovano due targhe in rame che testimoniano la lunga storia del Santa Maria delle Stelle. All’interno, una piccola mostra fotografica permanente ripercorre le tappe più significative della vita dell’ospedale, grazie anche al lavoro dell’Archivio Fotografico Melzo.
Le celebrazioni per i 255 anni hanno visto una messa molto partecipata. Autorità pubbliche e cittadini si sono ritrovati per ricordare un patrimonio che parla di cura e dedicazione della comunità nel corso dei secoli. La storica Fiorenza Mauri rimane una delle voci più attente a custodire le vicende e i personaggi legati all’ospedale, affinché nessuno dimentichi quanto costruito negli anni. L’ospedale, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento sanitario, nato da una lunga storia che attraversa Medioevo, età moderna e contemporanea con continuità.