
L’Ortica è un quartiere periferico di Milano che conserva l'atmosfera di un piccolo borgo grazie a murales artistici e botteghe storiche, mantenendo vive tradizioni e una forte identità comunitaria nonostante le difficoltà recenti. - Unita.tv
L’Ortica rimane uno di quei quartieri di Milano che porta con sé un’identità ben definita, anche se oggi è lontana dai fasti della banda dell’Ortica che Enzo Jannacci cantava. Pur essendo un’area periferica, con qualche difficoltà di accesso, conserva un’atmosfera da paese, fatta di edifici bassi, spazi comuni e attività che parlano di una comunità legata al suo passato. I murales lungo le strade raccontano storie di Milano attraverso la pittura a cielo aperto e le botteghe storiche continuano a svolgere un ruolo centrale nella vita quotidiana.
La dimensione da borgo dell’ortica e il retaggio della comunità
L’Ortica si sviluppa come un piccolo paese all’interno di Milano, ben distinto dal centro città anche per la sua posizione geografica. La fermata della metropolitana blu più vicina, pur offrendo un collegamento, non elimina la necessità di camminare almeno dieci minuti attraversando anche un cavalcavia. Questa barriera fisica ha rafforzato l’identità del quartiere e mantenuto una certa separazione dal resto della città. Case basse, una chiesa e un giardino al centro rappresentano i tratti caratteristici di un luogo che mantiene intatte le sue dimensioni umane.
Il cuore della comunità
Gli abitanti più anziani, spesso seduti sulle panchine, costituiscono il cuore di questa realtà. È un borgo fatto di relazioni personali, con punti di incontro come la pasticceria eoliana o il calzolaio, che offrono non solo servizi ma anche momenti di socialità. Il legame con la tradizione emerge nei ricordi degli abitanti, come Massimo Poggi, che racconta di suo nonno presidente della bocciofila locale. La bocciofila era un tempo centrale nella vita sociale, con i campi sempre pieni e una comunità attiva. Oggi, pur cambiata, l’Ortica conserva una sua vocazione tranquilla, protetta dal caos milanese.
Il ruolo dei murales e la nuova immagine culturale del quartiere
Uno dei segnali più evidenti della trasformazione culturale dell’Ortica sono i murales sparsi sui muri del quartiere. Questa galleria a cielo aperto è nata da iniziative come OrMe Ortica Memoria e Orticanoodles, in collaborazione con il comune di Milano. Le opere raccontano storie di Milano, dai cantautori alle figure femminili, fino ad arrivare al Duomo, simbolo della città. I murales attirano visitatori interessati a scoprire questo aspetto artistico e rappresentano un vero e proprio museo urbano, ricco di riferimenti culturali.
Un museo a cielo aperto
Questa nuova immagine ha favorito un rifiorire di interesse per l’Ortica, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza dei residenti ma anche a far conoscere il quartiere a un pubblico più ampio. Le passeggiate tra i murales sono ormai un’attività consueta, per chi abita qui e per chi viene da fuori. La valorizzazione dei muri dipinti ha modificato il volto del quartiere, rendendolo più attrattivo e vivo, anche se senza perdere la sua anima da piccolo borgo.
Botteghe storiche e attività locali che resistono al tempo
Nel cuore dell’Ortica si trovano ancora attività che raccontano la storia e mantengono vivi legami sociali. La pasticceria eoliana è uno di questi punti fermi. Aperta da vent’anni, è diventata un luogo dove si mescolano sapori tradizionali siciliani e incontri tra residenti e visitatori, compresi personaggi noti. Gianni Albanese, proprietario, sottolinea quanto sia importante per il quartiere avere un posto di riferimento in cui ritrovarsi e scambiare qualche parola nel pomeriggio.
Molto particolare anche il racconto di Rafael Guzman Paz, boliviano e proprietario di un’antica calzoleria che ha rilevato da un amico italiano. Il negozio, attivo dal 2010 sotto la sua gestione, è un esempio di come tradizioni artigianali si siano integrate nella realtà locale mantenendo un rapporto stretto con la comunità. I clienti abituali, molti dei quali conosciuti da anni, confermano il valore sociale di botteghe di questo tipo, che rappresentano un ponte tra passato e presente.
Il presente e futuro dell’ortica dopo il periodo di difficoltà
Negli ultimi anni l’Ortica ha attraversato una fase di crisi, soprattutto nel periodo del Covid, quando molte attività rallentarono e sembrava vicino un declino. Le parole di Soyo Shdir, residente e cameriere, indicano però una situazione diversa oggi. Il quartiere ha ripreso slancio e trova nuova linfa grazie all’arte dei murales e alla crescita di iniziative locali. Questo sviluppo sembra promettere un cammino di crescita, senza rinunciare agli elementi che hanno segnato la sua storia.
L’Ortica resta un angolo di Milano caratterizzato da una dimensione umana e ben definita, dove le storie di chi abita qui si intrecciano alla cultura popolare e all’arte. Con la riscoperta dei suoi murales e la vita dei suoi negozi tradizionali, il quartiere sembra trovare un equilibrio tra memoria e rinnovamento, capace di attrarre interesse e mantenere una comunità stabile.