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Logistica in martesana, sindaci e associazioni spingono per una cabina di regia condivisa

La zona logistica semplificata “Porto e retroporto di Genova” trasformerà la Martesana, richiedendo un coordinamento tra i sindaci di Melzo, Pioltello, Segrate e Vignate per gestire i cambiamenti.

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L’area della Martesana, al centro della nuova zona logistica semplificata “Porto e retroporto di Genova”, si prepara a importanti cambiamenti infrastrutturali e di traffico, mentre associazioni locali chiedono un coordinamento tra sindaci e istituzioni per gestire al meglio le trasformazioni in arrivo. - Unita.tv

L’area della Martesana si trova al centro di un importante nodo logistico destinato a cambiare il volto del territorio nei prossimi anni. L’istituzione della zona logistica semplificata “Porto e retroporto di Genova”, che interessa Comuni come Melzo, Pioltello, Segrate e Vignate, promette di modificare i flussi di traffico e le attività legate ai trasporti. Di fronte a questo scenario, Acli e Cittadinanza Attiva Melzo rilanciano la richiesta di una cabina di regia tra i sindaci e le istituzioni locali, per cercare di gestire al meglio questa vera e propria ondata di trasformazioni logistiche.

Una richiesta importante per la gestione delle trasformazioni

Da tempo si parla della necessità di un coordinamento più stretto tra i Comuni della Martesana, vista la complessità delle modifiche che la nuova zona logistica semplificata comporterà. Acli e Cittadinanza Attiva Melzo hanno inviato già due appelli in passato, senza però ottenere risposte adeguate dai sindaci e dalle autorità coinvolte. L’ultima iniziativa è una lettera che sollecita la creazione di una tavola rotonda, da organizzar subito, per affrontare in modo condiviso i temi più urgenti. Tra questi, il decreto Genova e le prospettive legate alle Zone retroporto, ma anche i progetti al vaglio attualmente e le ipotesi di sviluppo di infrastrutture esistenti nel settore dei trasporti.

Opinioni degli esponenti locali

Enrico Prina ed Ernesto Sbolli, rappresentanti rispettivamente di Cittadinanza Attiva e Acli Melzo, evidenziano come l’attivazione della zona logistica semplificata avrà ripercussioni significative non solo nei Comuni direttamente interessati, ma su tutta la Martesana e la regione circostante. I flussi di traffico, in particolare, rischiano di aumentare nettamente, modificando dinamiche consolidate, creando problemi ma anche nuove opportunità. “Per questo, i firmatari chiedono una visione più unitaria, in grado di controllare lo sviluppo e di coinvolgere tutti gli attori, dagli enti locali alle categorie produttive.”

Il ruolo dei sindaci nel comitato ministeriale

I sindaci di Melzo, Pioltello, Segrate e Vignate, attualmente seduti al tavolo del Comitato di indirizzo ministeriale, avranno un ruolo cruciale nell’attuazione del decreto Genova e nella definizione dei progetti logistici sulla Martesana. Proprio questo organo, che nei prossimi giorni dovrebbe riunirsi ufficialmente per la seconda volta, rappresenta il centro decisionale da cui dipenderanno molte scelte operative. La prima riunione, tenutasi tre settimane fa, è servita solo a definire la composizione e le procedure interne, mentre ci si attende ora un ingresso più concreto sui temi tecnici e sui progetti.

Interlocuzioni con enti e associazioni

In quest’ottica, gli enti locali possono farsi punto di raccordo tra gli obiettivi nazionali e le esigenze di territorio. Il confronto con gli altri sindaci, estendendo la discussione oltre i quattro Comuni coinvolti direttamente, appare imprescindibile. Il coordinamento su scala più ampia può evitare che ogni Comune agisca in modo isolato, riducendo così il rischio di problemi sul traffico, sull’inquinamento e sull’assetto urbano.

Marco Griguolo, consigliere delegato alla mobilità della Città Metropolitana, e un rappresentante di AssoLogistica sono stati invitati a partecipare a un incontro pubblico promosso dalle associazioni, per affiancare i sindaci in una riflessione che spazia dagli aspetti urbanistici a quelli operativi di gestione del traffico e delle infrastrutture.

Progetto maxi hub di contship italia a vignate

Tra i progetti più discussi nell’ambito della nuova zona logistica spicca l’ipotesi di espansione del maxi hub gestito da Contship Italia, situato a Melzo, con possibile ampliamento sul territorio di Vignate. Attualmente la proposta è ancora ufficiosa, e manca una conferma precisa sui dettagli tecnici e quantitativi. Il sindaco di Vignate, Diego Boscaro, ha spiegato di aver scelto un atteggiamento prudente, preferendo attendere informazioni certe prima di avviare dibattiti pubblici o confronti sul tema.

Prudenza e attesa di chiarimenti

Boscaro sottolinea che finora non ha avuto contatti diretti con l’operatore logistico proprio per evitare speculazioni o polemiche premature. “A breve, però, sono attesi nuovi dettagli, probabilmente nelle prossime settimane, che chiariranno numeri e impatti dell’eventuale ampliamento.”

Questa prudenza si lega anche al bisogno di capire meglio come l’eventuale crescita del maxi hub si incastri con il resto delle iniziative della zona logistica semplificata e quale sarà la risposta complessiva dei territori coinvolti. Il potenziamento di un’infrastruttura del genere influirà sul traffico pesante, sulle emissioni e sulla vita quotidiana dei residenti, perciò occorre una riflessione che coinvolga più livelli decisionali e comunità.

Attese per la seconda riunione del comitato di indirizzo

La seconda convocazione del Comitato di indirizzo, attesa a breve, rappresenta un passaggio delicato nella gestione del nuovo sviluppo logistico in Martesana. Dopo la fase di insediamento, toccherà analizzare nei dettagli i progetti proposti, le modalità di attuazione del decreto Genova e le azioni coordinate tra enti territoriali.

Il dibattito sui limiti e le opportunità della zona retroporto semplificata è in corso da mesi, ma ancora le risposte concrete tardano ad arrivare. Le associazioni sollecitano sempre più un confronto reale, per superare le semplici dichiarazioni d’intenti e arrivare a decisioni stringenti. Nelle prossime settimane si vedrà se i sindaci riusciranno a mettere da parte i propri interessi e a trovare un accordo capace di governare questa fase cruciale.

Il traffico, l’inquinamento, la gestione degli spazi resteranno al centro delle preoccupazioni di chi abita l’area Martesana. Eppure, c’è chi guarda anche a queste trasformazioni come una possibile chance di crescita economica e infrastrutturale, se saranno affrontate con un confronto aperto e strutturato. “Il futuro di questa fetta della Lombardia dipenderà dalla capacità di dialogo e sintesi di tutti i soggetti coinvolti, molti dei quali hanno chiesto di iniziare a farlo subito, con una tavola rotonda aperta.”