La storia recente italiana torna protagonista in uno spettacolo dedicato al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro, figura chiave della Democrazia cristiana. Il professor Pino Gargiulo, che insegna al liceo scientifico, porta sul palco un percorso che unisce teatro e approfondimento storico, offrendo una doppia rappresentazione: una mattutina dedicata agli studenti e una serale aperta a tutti. L’evento si svolgerà nell’ex centrale termica di via Donizetti, un luogo che coniuga memoria e cultura.
Il contesto storico dietro il rapimento di aldò moro
Il rapimento di Aldo Moro, avvenuto nel 1978, rappresenta uno dei capitoli più dolorosi e controversi della storia italiana del dopoguerra. Il presidente della Dc venne sequestrato dalle Brigate Rosse, un gruppo terroristico che agitò profondamente la vita politica e sociale dell’Italia. Moro rimase prigioniero per 55 giorni, durante i quali il Paese visse momenti di sospensione e terrore, fino al tragico epilogo del suo assassinato.
La vicenda ha dato il via a processi, inchieste e dibattiti che ancora oggi alimentano interrogativi. Cinque processi si sono svolti nel giro di vent’anni per ricostruire quanto accaduto e identificare tutte le responsabilità, con numerosi documenti secretati e circostanze mai del tutto chiarite. La ricostruzione del professor Gargiulo si basa su questa realtà intrecciata di dati ufficiali e aspetti oscuri, per dare forma a uno spettacolo che vuole raccontare senza nascondere nulla.
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L’ispirazione dietro lo spettacolo e il ruolo della giustizia riparativa
L’idea dello spettacolo nasce proprio dal lavoro didattico del professor Pino Gargiulo nelle classi del liceo scientifico e dagli incontri con alcune figure coinvolte nella vicenda del caso Moro. Tra questi, la testimonianza di Agnese Moro, figlia del presidente Dc, e quella di Franco Bonizzoli, un ex brigatista che prese parte al rapimento.
Questi confronti hanno permesso di affrontare il tema dal punto di vista della giustizia riparativa, un approccio che cerca di costruire una forma di riconciliazione tra vittime e carnefici, un aspetto poco esplorato nella narrazione ufficiale del rapimento. Attraverso questi spunti è nato un lavoro che si muove tra realtà processuali e riflessioni personali, capace di restituire un ritratto intenso e complesso degli eventi.
Dettagli sugli appuntamenti e sulla location che ospiterà lo spettacolo
Gli spettacoli sono programmati per il giorno seguente a due orari distinti, pensati per pubblici diversi. La prima rappresentazione è prevista alle 9.30 del mattino per accogliere le scuole e offrire agli studenti un’occasione di approfondimento diretto sulla storia italiana recente. Il secondo appuntamento si svolgerà alle 21, rivolto a un pubblico più ampio, con ingresso libero per chiunque voglia assistere.
L’ex centrale termica di via Donizetti, sede dell’evento, è uno spazio che ha ospitato diverse iniziative culturali. La sua riconversione in luogo di memoria contribuisce a inserire lo spettacolo in un contesto che richiama riflessione e partecipazione civile. Mas.Sag. è la sigla che firma l’organizzazione, un richiamo locale che si lega all’evento e ai valori condivisi dalla comunità.