Lite per 90 euro ad artena, condannato a 8 anni per tentato omicidio
Un diverbio tra due colleghi ad Artena, provincia di Roma, si trasforma in un accoltellamento grave. La vittima sopravvive grazie a interventi chirurgici e l’aggressore è condannato a otto anni.

Una lite tra colleghi ad Artena (Roma) per 90 euro è degenerata in un accoltellamento grave; la vittima è sopravvissuta e l’aggressore è stato condannato a otto anni per tentato omicidio. - Unita.tv
Una discussione apparentemente banale si è trasformata in un episodio violento dal risultato quasi fatale, in un piccolo paese della provincia di Roma. Al centro della vicenda, un diverbio tra due uomini per pochi euro finito con un accoltellamento grave. La vittima è sopravvissuta grazie a un intervento d’urgenza, mentre l’aggressore è stato condannato a otto anni di carcere. Ecco i dettagli di questa cronaca di luglio 2024.
La lite tra colleghi degenerata in violenza a artena
La vicenda è nata ad Artena, paese della provincia romana noto per la sua tranquillità, lo scorso luglio. Due colleghi, amici fino a quel momento, si sono trovati a discutere per una cifra di appena 90 euro. Quel confronto, nato probabilmente in un momento di tensione durante la serata, è precipitato rapidamente in un’aggressione fisica.
La colluttazione e il ferimento grave
La colluttazione si è trasformata in un’aggressione con un coltello, quando uno dei due uomini ha sferrato una coltellata all’addome dell’altro. Il colpo ha trapassato un organo vitale, provocando una situazione di vita o di morte per il ferito. Il dramma si è consumato davanti agli occhi di pochi, visto che nessuna telecamera o testimone diretto ha permesso di chiarire subito la dinamica esatta.
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Il fatto ha scosso la comunità locale, data la conoscenza reciproca tra le persone coinvolte. Da discussione tra colleghi si è giunti a un episodio di tentato omicidio, rischiando di stravolgere due vite e creando un impatto profondo nel tessuto sociale di Artena.
L’intervento medico e la lotta per la vita della vittima
La vittima, un uomo di 41 anni, è stata ricoverata d’urgenza subito dopo l’aggressione. Il primo trasporto è avvenuto verso l’ospedale di Colleferro, dove è stato rapidamente trasferito. Le condizioni erano critiche: la coltellata aveva perforato un organo interno che non ha retto lo sfregio. Vista la gravità della situazione, è stato necessario un ulteriore trasferimento allo Spallanzani di Roma, centro con attrezzature specifiche per casi di grave trauma.
Le operazioni chirurgiche
Qui sono stati effettuati due interventi chirurgici d’urgenza. Il primo mirava a stabilizzare le condizioni vitali, fermando la perdita di sangue e riparando i danni iniziali. Successivamente i medici hanno dovuto procedere alla rimozione completa dell’organo irrimediabilmente compromesso. Operazioni complesse che hanno richiesto competenze specialistiche.
Nonostante la gravità della ferita, l’uomo è riuscito a sopravvivere. È rimasto in osservazione per diverse settimane, con una fase di convalescenza difficile ma sotto controllo medico. Questo ha permesso di proseguire con le indagini e ha trasformato quel caso da omicidio a tentato omicidio, poiché la vita della vittima si è salvata grazie agli interventi effettuati.
Le difficoltà investigative e l’arresto del sospettato
Le indagini si sono aperte su un caso piuttosto complesso. L’aggressore non era stato identificato subito, anche perché la vittima, molto provata dallo shock, ha inizialmente dichiarato di non riconoscere chi l’aveva colpito. Non essendoci telecamere o testimoni diretti, l’inchiesta ha rischiato di arenarsi.
I carabinieri della compagnia di Colleferro e i colleghi di Artena hanno lavorato con attenzione, supportati dalla procura di Velletri e dal pubblico ministero Serena Rossi. Hanno raccolto testimonianze incrociate da persone vicine alla vittima e al sospettato, analizzato vecchi messaggi e ricostruito la rete di relazioni tra i due uomini.
L’arresto a novembre 2024
Dopo diverse settimane di lavoro, il quadro è diventato più chiaro. A novembre 2024, a quattro mesi dall’aggressione, è stato arrestato il 43enne collega della vittima, l’ex amico che quella sera aveva perso il controllo. Un arresto che ha confermato gli elementi raccolti e ha messo fine a un periodo di incertezza per la comunità e le autorità.
Il processo e la sentenza definitiva per tentato omicidio
Il processo si è svolto in tempi brevi. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di nove anni e quattro mesi, tenendo conto della gravità del fatto e delle condizioni della vittima. Il giudice, valutando con attenzione le prove e le dichiarazioni, ha deciso di condannare l’imputato a otto anni di reclusione per tentato omicidio.
La sentenza riflette la serietà dell’aggressione, che avrebbe potuto avere un esito fatale ma per fortuna è rimasta una tentata uccisione. La decisione del tribunale tiene conto dei fatti riscontrati, del profilo del reo e delle circostanze dell’aggressione.
Il caso di Artena resta un monito per gli abitanti del territorio, evidenziando quanto una lite per pochi soldi può sfociare in un atto di violenza grave. Le autorità continuano a vigilare per evitare che episodi del genere si ripetano, mantenendo alta l’attenzione sul tessuto sociale locale.