L’istituto europeo di design ha ricevuto una lettera di intenti dal ministero dell’istruzione indiano che autorizza l’erogazione di corsi accademici di primo livello accreditati in Italia, direttamente sul territorio indiano. Questo riconoscimento, il primo a livello italiano, apre nuove strade per la formazione superiore nel settore creativo, favorendo la presenza di un’istituzione italiana in un mercato educativo in rapida crescita come quello indiano.
La lettera di intenti consegnata a mumbai: un segnale chiaro del governo di maharashtra
Il documento ufficiale è stato consegnato allo ied durante una cerimonia tenutasi a Mumbai, nel Maharashtra. Oltre all’istituto europeo di design, anche altre quattro università internazionali hanno ricevuto lettere simili, in un gesto che rappresenta la volontà del governo indiano di aprire le porte alle istituzioni straniere per sviluppare l’istruzione nel Paese. Il Maharashtra, stato simbolo per l’educazione e l’innovazione nel subcontinente, ha voluto mettere in evidenza questo passo con una cerimonia istituzionale, sottolineando l’importanza di questo avvicinamento.
Superare il flusso tradizionale degli studenti
Questa iniziativa supera il tradizionale flusso migratorio degli studenti indiani verso l’estero, puntando a radicare le sedi formative straniere direttamente in India. La decisione ufficiale risale a dicembre 2023 e rientra in un piano più ampio del governo indiano per limitare la fuga di giovani talenti e sviluppare un’offerta formativa di qualità all’interno del Paese.
La crisi degli studenti indiani all’estero e la sfida del ritorno in patria
Nel corso dell’ultimo decennio il numero di studenti indiani che si trasferiscono all’estero per proseguire gli studi è aumentato, superando il milione di persone. La maggioranza di loro non ritorna poi in India dopo aver completato il percorso accademico, un dato che ha spinto le autorità a cambiare strategia.
Appena un terzo degli studenti torna infatti nel proprio Paese, lasciando un’enorme quantità di cervelli stranieri in diverse nazioni del mondo. Questo ha generato preoccupazione tra i responsabili politici indiani, che hanno compreso l’urgenza di riavvicinare i giovani talenti al sistema nazionale, stimolando investimenti e nuove opportunità di carriera.
Francesco Gori, amministratore delegato del gruppo ied, ha spiegato che l’India rappresenta oggi un paese di grande interesse per i progetti futuri, vista la sua espansione demografica e culturale.
Una svolta strategica per lo ied
Lo ied ha colto questa svolta come occasione strategica per inserire l’India nel proprio piano di crescita internazionale.
Il gruppo ied: rete globale e focus sul design come linguaggio comune
Il gruppo ied vanta 11 sedi in tre Paesi: Italia, Spagna e Brasile. Nato nel 1966, l’istituto ha sviluppato un modello formativo fondato sul design come mezzo d’espressione, crescita e trasformazione sociale. In quest’ottica ha costruito una comunità vibrante che conta oltre 10.000 studenti all’anno provenienti da cento nazionalità, supportati da un corpo docente di più di 3.000 insegnanti.
Una rete globale di studenti ed ex studenti
La rete degli ex studenti supera le 100.000 unità, confermando l’influenza dell’istituto in tutto il mondo. Questo legame con culture diverse rende lo ied un attore perfetto per affermarsi anche in mercati complessi come quello indiano, dove il design e la creatività diventano una risposta concreta alle nuove sfide dell’economia globale.
Portare un’offerta accademica accreditata dal Mur in India significa dunque aprire la strada a scambi culturali e professionali che potrebbero arricchire sia gli studenti indiani sia i giovani europei, grazie a programmi condivisi e sedi dislocate in più continenti.
Gli sviluppi di questa iniziativa saranno determinanti per il mondo accademico e professionale nel campo della creatività nel corso dei prossimi anni. Le modalità con cui si svolgerà l’attività didattica sul suolo indiano saranno seguite dalla stampa e dagli addetti ai lavori con grande interesse.