Il ritorno dei linkin park sul palco dopo anni di assenza ha richiamato una folla imponente all’ippodromo la maura di milano. Il gruppo, noto per aver segnato un’epoca nel rock alternativo e nu metal, presenta il nuovo album from zero accompagnato da un tour mondiale che segna l’ingresso ufficiale della nuova cantante emily armstrong. Nonostante l’assenza del compianto chester bennington, la band mantiene intatto il suo suono riconoscibile e conquista ancora una volta i fan.
Un pubblico numeroso accoglie i linkin park a milano
Sono circa 78 mila le persone arrivate a milano per assistere al concerto degli linkin park durante gli i-days, uno degli eventi musicali più importanti dell’anno in italia. L’atmosfera si carica di emozione già prima dell’inizio dello spettacolo: sui maxischermi parte la solitudine di laura pausini, scelta insolita come colonna sonora d’attesa ma che contribuisce a creare un momento surreale prima del conto alla rovescia verso l’ingresso della band.
L’entusiasmo cresce quando finalmente sul palco appare emily armstrong insieme agli altri membri storici della band. La presenza della nuova voce non è stata semplice da metabolizzare dai fan più affezionati, ma l’accoglienza calorosa dimostra quanto ci fosse voglia di rivedere i linkin park dal vivo. La combinazione tra vecchie hit e brani inediti ha mantenuto viva l’attenzione per tutta la durata del concerto.
Il setlist tra passato e presente: dalla nostalgia ai nuovi orizzonti
Il concerto si apre con somewhere i belong tratto dall’album meteora del 2003, pezzo emblematico che sembra voler sottolineare proprio questo senso di appartenenza ritrovata con emily armstrong alla guida vocale. Subito dopo arriva out of the bridge dal nuovo disco from zero: una traccia che mostra chiaramente come il gruppo stia cercando nuove strade senza rinnegare le proprie radici.
mike shinoda ringrazia pubblicamente il pubblico per il supporto ricevuto nei confronti della nuova formazione invitando tutti ad abbracciare questa fase fresca dei linkin park. Le atmosfere cambiano continuamente grazie all’alternanza fra rock duro, elementi metal ed inserti hip hop tipici dello stile unico della band.
Brani come burn it down vedono mike ed emily dividersi le parti vocali mentre up from the bottom conferma lo spirito combattivo delle nuove composizioni; non mancano richiami diretti ai fan con cori entusiasti dedicati proprio a emily che viene ormai accettata come membro effettivo.
Momenti iconici e interazioni col pubblico durante lo show
Tra i momenti più intensi spicca where you’d go, ballad malinconica dove emergono temi universali legati alla perdita e al ricordo; parole semplici ma cariche di sentimento risuonano nella platea visibilmente commossa. Waiting for the end celebra invece un quarto di secolo dalla sua uscita diventando simbolo tangibile del percorso artistico dei linkin park nel tempo.
La performance include anche sequenze elettroniche affidate al dj mr hahn accompagnate dalle rime fluide e coinvolgenti di mike shinoda, capace pure lui di stabilire un contatto diretto col pubblico fino al gesto spontaneo in cui regala a una ragazza uno dei suoi cappellini sul palco.
emily prende confidenza progressivamente cantando two faced, mostrando sicurezza nelle sue capacità vocali mentre one step closer riporta tutti alle origini ricordando quel primo successo mondiale datato 2000 che fece conoscere la band oltre oceano.
Chiusura scoppiettante tra laser show ed emozioni forti
La seconda parte dello spettacolo alterna brani storici come what i’ve done, numb , in the end, fain t fino ai bis finalissimi composti da papercut, a place for my heart, heavy in the crown e bleed it out. Ogni pezzo è scandito dall’entusiasmo crescente degli spettatori impegnati a cantare insieme alla band sotto giochi luminosissimi creati da laser coloratissimi capaci di illuminare tutto il cielo sopra milano quella sera speciale.
emily riceve applausi e complimenti ma anche qualche urlo spontaneo “sei bellissima” forse non sempre capita appieno dalle parole inglese ma comunque accolti sorridendo. Il clima generale resta quello tipico delle grandi occasioni di musica live: intensa partecipazione emotiva mista ad energia pura sprigionata dal palco.
Questo evento rappresenta quindi non solo una ripartenza musicale per i linkin park dopo anni difficili senza chester bennington ma anche un momento collettivo vissuto intensamente dai fan italiani pronti a sostenere questa nuova fase creativa.