Una notte di tensione si è conclusa con un salvataggio riuscito lungo la costa ligure. Un uomo di 51 anni è stato recuperato dalle acque e portato in salvo dopo essere rimasto bloccato su una scogliera tra Bonassola e Framura. L’intervento ha coinvolto il Soccorso alpino ligure e i Vigili del Fuoco via mare, evidenziando la complessità e i rischi delle attività in zone rocciose a contatto con il mare.
Le dinamiche dell’incidente e la chiamata dei soccorsi
Il 51enne si era tuffato nel pomeriggio insieme al suo cane per una nuotata lungo la costa ligure, nota per la sua conformazione frastagliata e le insidie rappresentate da scogli e correnti marine. Durante il percorso in acqua, l’uomo ha perso la possibilità di proseguire, costretto a cercare rifugio su uno scoglio isolato. Non avendo con sé il cellulare, non ha potuto avvisare nessuno o chiedere aiuto. La sua assenza a casa ha allarmato la compagna, che ha contattato i soccorsi dopo aver capito che non sarebbe più tornato autonomamente. L’allarme è partito in piena notte, complicando ulteriormente ogni tentativo di intervento.
Il ruolo decisivo del soccorso alpino ligure e l’uso dei droni
Il Soccorso alpino ligure, organismo con esperienza nelle ricerche in ambienti montuosi e lungo tratti costieri impervi, ha attivato rapidamente le operazioni di ricerca impiegando i propri droni. Questi dispositivi hanno permesso di sorvolare la zona della scogliera tra Bonassola e Framura con precisione, individuando la posizione dell’uomo e mantenendo una luce di riferimento per facilitare il soccorso notturno. L’utilizzo dei droni è diventato prassi nei casi in cui la geografia rende difficoltoso il recupero via terra e nelle condizioni di scarsa visibilità. Il tempestivo intervento tecnologico ha dunque garantito un contatto visivo continuo fino all’arrivo della squadra di soccorso via mare.
Intervento dei vigili del fuoco con le unità nautiche e condizioni dell’uomo
I Vigili del Fuoco, dotati di mezzi nautici specializzati per operazioni in mare, hanno raggiunto l’uomo dopo l’indicazione precisa fornita dai droni del Soccorso alpino. La nave ha potuto avvicinarsi alla scogliera e recuperare il 51enne senza rischi aggiuntivi. Durante il soccorso, l’uomo mostrava condizioni generali buone, senza ferite o sintomi di ipotermia, segno di una gestione accorta della situazione durante le ore di isolamento. La collaborazione tra i corpi di soccorso ha contribuito a evitare conseguenze gravi, garantendo un ritorno sicuro a terra.
I rischi delle attività in acque agitate e raccomandazioni per la sicurezza
Questo incidente richiama l’attenzione sui pericoli legati alle nuotate in aree rocciose o scogliere, soprattutto in assenza di dispositivi di comunicazione o di un sostegno esterno. Le correnti marine e la conformazione delle coste liguri possono creare situazioni di pericolo improvvise, bloccando o isolando persone che operano in solitudine. Autorità locali e associazioni di sicurezza invitano a evitare di nuotare senza testimoni o senza strumenti per richiedere aiuto. Per chi frequenta zone impervie è consigliato portare con sé un telefono protetto dall’acqua o utilizzare dispositivi di segnalazione personale per intervenire tempestivamente in caso di difficoltà.
L’intervento di Bonassola conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione in queste situazioni e l’importanza di un sistema di soccorso efficiente e integrato, capace di intervenire anche nelle condizioni più complesse.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Serena Fontana