Home Cronaca Liguria Nuove piste sul cold case di Luigia Borrelli: 52 tamponi per cercare il Dna sull’arma del delitto
Liguria

Nuove piste sul cold case di Luigia Borrelli: 52 tamponi per cercare il Dna sull’arma del delitto

Condividi
Cold case di Luigia Borrelli, 52 tamponi per trovare tracce di Dna sull’arma del del - Unita.tv
Condividi

Gli investigatori hanno riaperto il caso di Luigia Borrelli, assassinata a Genova nel 1995, puntando su tracce biologiche trovate sul trapano elettrico usato per ucciderla. L’obiettivo è estrarre un profilo genetico da confrontare con quello di Fortunato Verduci, unico sospettato ancora in corsa. Un passo avanti importante, dopo anni di indagini e nuove tecnologie.

Trapano sotto la lente: 52 tamponi per catturare il Dna

Il trapano che ha tolto la vita a Luigia Borrelli, ancora infilato nel collo della vittima, è il cuore delle nuove verifiche. Sulla sua superficie e sul filo elettrico gli investigatori hanno raccolto 52 tamponi, sperando di isolare un Dna utile a inchiodare l’aggressore. Si tratta di tecniche che negli anni Novanta non erano a disposizione.

A maggio il pubblico ministero Patrizia Petruzziello ha chiesto un incidente probatorio per riesaminare le prove con metodi moderni. Fino a oggi, le tracce sul trapano non avevano dato risultati decisivi. Ora, grazie al supporto del generale Luciano Garofalo, ex comandante dei Ris di Parma, la procura punta a confrontare i profili genetici con quello di Verduci.

Fortunato Verduci: sospettato ma ancora a piede libero

Verduci, 65 anni, è il principale sospettato. Un campione di sangue trovato sulla scena del crimine ha un Dna compatibile con un suo familiare, detenuto a Brescia. Secondo l’accusa, Verduci, alle prese con problemi di gioco e debiti, avrebbe ucciso Luigia per rapinarla, dopo una violenta aggressione.

Nonostante gli elementi a suo carico, Verduci non è stato mai arrestato. Il gip, il tribunale del riesame e la Cassazione hanno respinto le richieste di custodia cautelare della procura. Il motivo? “Sono passati più di trent’anni dal delitto, e questo rende difficile valutare il pericolo di fuga o di inquinamento delle prove.”

Esperti e indagini parallele: il generale Garofalo e il caso Poggi

Il generale Garofalo non è nuovo a casi di alto profilo. Ha lavorato anche sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, redigendo una consulenza sulle impronte trovate vicino al corpo della vittima.

Nel caso Borrelli, al lavoro con lui ci sono anche Nicola Caprioli, dattiloscopista e perito della difesa della figlia di Luigia, e il genetista Paolo Fattorini dell’Università di Trieste, che assiste Verduci. Questi esperti stanno mettendo insieme nuovi elementi biomolecolari, incrociando metodi diversi per far luce su dettagli finora sfuggiti.

Verso la chiusura delle indagini: ottobre 2025 la data da segnare

La procura conta di chiudere le indagini entro ottobre 2025. Le analisi sui tamponi e i riscontri del Dna saranno decisivi per capire se Verduci sia davvero l’autore dell’omicidio.

Dopo più di trent’anni, l’attesa è grande. Il trapano, finora poco indagato, potrebbe finalmente raccontare una verità nascosta da troppo tempo.

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Andrea Ricci

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.