Il porto di Genova aggiorna la sua governance con la nomina di Maurizio Anselmo come nuovo amministratore delegato di Ente Bacini, la società che gestisce i cinque bacini di carenaggio essenziali per le manutenzioni navali. Il cambio ai vertici arriva dopo l’approvazione del bilancio 2024, che evidenzia un utile vicino al milione di euro. La nuova composizione del consiglio di amministrazione riflette una fase di confronto su assetti societari, in linea con le strategie definite dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
la nomina di Maurizio Anselmo e la sua esperienza nel porto di Genova
Maurizio Anselmo è stato scelto come amministratore delegato di Ente Bacini dall’assemblea della società riunita a Palazzo San Giorgio. Laureato in Economia e Commercio con specializzazione in Economia dei Trasporti, porta con sé oltre 25 anni di attività nel settore della logistica, della portualità e dei trasporti. Tra i suoi ruoli più rilevanti quello di AD del Terminal San Giorgio, posizione che ha occupato fino alla cessione della società nel 2024, dimostrando una profonda conoscenza delle dinamiche portuali genovesi e della gestione di infrastrutture strategiche.
La sua nomina arriva in un momento delicato, con l’obiettivo di guidare Ente Bacini nel prossimo periodo fino all’approvazione del bilancio successivo. Il mandato è quindi provvisorio, ma cruciale per mantenere operativa una delle società chiave per la manutenzione della flotta navale che transita al porto. Tale scelta rappresenta una tappa importante nella gestione degli asset portuali, vista anche la necessità di un percorso di valutazione del futuro assetto societario.
Ente Bacini: ruolo e risultati economici nel Porto Di Genova
Ente Bacini detiene la gestione dei cinque bacini di carenaggio nel porto di Genova, strutture fondamentali per le attività di manutenzione e riparazione navale. Il controllo azionario spetta soprattutto all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, che detiene il 96,739% del capitale sociale. La quota rimanente è divisa tra i Riparatori navali genovesi, con il 2,174%, e la società Gin con l’1,087%.
Il bilancio 2024 si è chiuso con un utile di 960 mila euro, confermando un andamento economico positivo per la società. Questo dato è significativo considerando l’importanza della cantieristica navale e del refitting nel sistema portuale locale. La capacità di mantenere e aggiornare le infrastrutture di carenaggio garantisce continuità operativa alle navi che attraccano nello scalo genovese, elemento decisivo per il suo ruolo nel traffico marittimo nazionale e internazionale.
Il profilo economico di Ente Bacini si presenta solido, in linea con il mantenimento degli investimenti necessari alla gestione tecnica dei bacini e ai servizi ad essi collegati. La posizione di maggioranza dell’Authority spinge inoltre verso una visione coordinata degli asset strategici del porto.
Nuovo consiglio di amministrazione e le motivazioni della durata del mandato
L’assemblea ha scelto anche il nuovo presidente e i membri del consiglio di amministrazione. Alessandro Arvigo, avvocato, assume la presidenza della società. Il consiglio include Daniela Boccadoro Ameri, presidente uscente, Lorenza Rosso, ex assessore comunale della giunta Bucci, e Silvano Ciuffardi, noto operatore nel settore portuale genovese che aveva partecipato alle ultime elezioni dei portuali con una lista alternativa all’attuale console Antonio Benvenuti.
Questa nuova governance ha un mandato limitato, che terminerà con l’approvazione del prossimo bilancio. L’Autorità di sistema portuale ha considerato questa scelta utile per poter valutare in modo approfondito il futuro assetto societario, avendo cura di rispettare la normativa che regola la partecipazione pubblica nelle società. Il percorso prevede anche un confronto con amministrazioni pubbliche interessate e stakeholder del settore, in vista di una possibile ridefinizione degli equilibri gestionali.
Il presidente dell’Adsp Matteo Paroli ha sottolineato le competenze eterogenee nel nuovo CDA, valorizzandole come risorsa per affrontare le esigenze di un segmento strategico come quello della cantieristica navale. Il consiglio dovrà quindi lavorare in un contesto di transizione, assicurando continuità e attenzione alle dinamiche da presidiare nel porto ligure.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi