Un caso di presunti maltrattamenti da parte di alcuni agenti della polizia locale di Genova ha acceso i riflettori su una vicenda giudiziaria complessa. Le denunce iniziali di tre stranieri nei confronti di 15 vigili urbani hanno portato a un incidente probatorio davanti al giudice Giorgio Morando. Dopo le loro dichiarazioni, parte degli indagati ha risposto con una controdenuncia per calunnia. Il procedimento ora si concentra sulla verifica incrociata delle versioni e delle prove raccolte nelle ultime settimane.
La testimonianza delle vittime e le accuse alla polizia locale genovese
Nei primi giorni di luglio, tre stranieri hanno confermato davanti al giudice di aver subito pestaggi, insulti e trattamenti illegittimi da parte di una squadra della sezione Sicurezza Urbana della polizia locale di Genova. Secondo quanto riportato dall’accusa, gli agenti avrebbero usato manganelli telescopici per picchiare soprattutto persone straniere o con problemi legati alla droga. Le vittime hanno anche denunciato di aver subito furti di denaro durante perquisizioni. Questi elementi sono sostenuti dalla Procura di Genova che fa riferimento a messaggi emersi da una chat WhatsApp denominata “Quei bravi ragazzi”, dove alcuni agenti si scambiavano battute a sfondo razziale e si vantavano di provocazioni nei confronti dei fermati. Le parole rese dalle vittime hanno rappresentato la base per l’inchiesta e la chiave per approfondire i fatti contestati.
La controdenuncia degli agenti: contestazioni su veridicità e prove
In risposta alle accuse, alcuni dei 15 vigili urbani indagati hanno presentato una controquerela per calunnia. L’esposto è stato redatto dagli avvocati Maurizio e Andrea Tonnarelli e da Fabrizio Maggiorelli, ed è stato depositato al palazzo di giustizia di Genova alle autorità competenti. Nella denuncia, i difensori sottolineano la presunta falsità di alcune affermazioni contenute nelle deposizioni delle vittime. Vengono segnalate discrepanze importanti, come la mancanza di traccia di un interprete durante l’audizione di uno degli stranieri in Questura, nonostante abbia sostenuto il contrario. Un altro punto riguarda una persona che ha dichiarato di non poter camminare dopo il pestaggio, ma che nello stesso periodo risulterebbe denunciata per furto con fuga. Questi dettagli sono esaminati dalle autorità per valutare la fondatezza delle testimonianze e la veridicità delle accuse.
Fase istruttoria: come procede l’indagine e quali elementi saranno analizzati
Il procedimento istruttorio procede con l’incrocio di quanto emerso dalle vittime, dagli agenti indagati e dalle prove raccolte dagli investigatori della squadra mobile di Genova. L’attività degli inquirenti prevede l’analisi dettagliata dei messaggi contenuti nella chat degli agenti sospettati, che servono a stabilire il contesto e gli atteggiamenti del gruppo. Si esamineranno dichiarazioni, referti medici e documenti relativi agli episodi contestati. La task force investigativa verifica anche le dinamiche delle perquisizioni e la presenza o meno di eventuali danni fisici riportati dalle presunte vittime. Le autorità cercheranno di far luce su situazioni complesse in cui si intrecciano testimonianze contraddittorie e documenti oggettivi. L’obiettivo è chiarire la responsabilità penale degli agenti coinvolti, sulla base di prove precise e riscontri concreti.
Sequenze giudiziarie e impatto pubblico: la vicenda nel contesto genovese
Il processo avviato dalla Procura di Genova ha suscitato attenzione anche al di fuori dell’ambito giudiziario. Le accuse nei confronti della polizia locale concernono episodi che riguardano il rispetto dei diritti umani, la condotta degli agenti in servizio e la tutela delle persone più vulnerabili. Le denunce e la controdenuncia si inseriscono in una cornice di discussione più ampia sulla gestione della sicurezza urbana in città come Genova, con ricadute anche sul piano sociale. Le autorità e il pubblico attendono gli sviluppi del caso, monitorando con attenzione le fasi delle indagini e le decisioni della magistratura. In questa fase, ogni elemento probatorio assume rilievo fondamentale per definire le responsabilità nell’ambito di un procedimento che vede coinvolte figure istituzionali e cittadini stranieri.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Andrea Ricci