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Il Ministero Della Giustizia investe oltre un milione in Liguria per il reinserimento sociale dei detenuti

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Liguria, oltre un milione per il reinserimento dei detenuti - Unita.tv
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Il ministero della Giustizia ha destinato più di un milione di euro alla Regione Liguria per avviare iniziative di orientamento, formazione e housing sociale rivolte a persone sottoposte a misure penali esterne o in uscita dal carcere. L’obiettivo è creare una rete che faciliti il loro reinserimento sociale e lavorativo, attraverso interventi concreti sul territorio ligure.

Stanziamento e finalità degli interventi per il reinserimento dei detenuti

Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha stanziato una cifra superiore a un milione di euro per potenziare il supporto a chi esce dalle strutture penitenziarie o è soggetto a misure penali esterne, come affidamenti in prova o detenzioni domiciliari. Questo investimento si concentra su percorsi che includono orientamento al lavoro, attività di formazione professionale e l’accesso a soluzioni abitative temporanee assistite. Questi passaggi costituiscono elementi fondamentali per ridurre il rischio di recidiva e favorire una vita di reinserimento dignitosa.

Nello specifico le risorse finanzieranno anche il miglioramento e l’ampliamento degli spazi utilizzati per i corsi formativi e le attività di inclusione socio-lavorativa. Tali ambienti devono risultare adeguati a ospitare le attività rivolte agli utenti, per garantirne la partecipazione attiva e il coinvolgimento concreto nel percorso di recupero. Sarà inoltre creata un’offerta di residenzialità temporanea e assistita, rivolta a chi non dispone di un’abitazione stabile e che quindi rischierebbe di non poter accedere a misure penali alternative o sanzioni diverse dall’incarcerazione.

Collaborazione con la Regione Liguria e coordinamento ministeriale per il progetto

Il progetto si sviluppa in stretta collaborazione con il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che ha avviato questo confronto con il ministero. La gestione tecnica e operativa è affidata a Gabriella De Stradis, direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del ministero della Giustizia. Insieme hanno impostato un sistema integrato che mira a creare sinergie fra istituzioni e realtà locali, coinvolgendo enti pubblici e privati per realizzare un supporto più capillare alle persone coinvolte.

La rete costruita su questo modello punta a mettere in campo interventi coordinati fra servizi sociali, uffici penitenziari e formazione professionale, così da garantire continuità e un’effettiva possibilità di ripartenza dopo l’esperienza carceraria. La collaborazione con la Regione Liguria, luogo scelto per questo progetto pilota, permetterà di sfruttare anche la conoscenza del territorio e delle realtà locali, per sviluppare soluzioni in sintonia con i bisogni concreti della popolazione interessata.

Il piano ‘Una Giustizia più inclusiva’ e il sostegno alle misure alternative

L’iniziativa in Liguria si integra nel progetto nazionale intitolato ‘Una Giustizia più inclusiva: inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a misura penale’. Il piano si propone di potenziare l’accesso a percorsi di recupero che accompagnino l’esecuzione della misura in un contesto diverso dalla prigione, evitando il rischio dell’isolamento sociale e delle difficoltà abitativi che spesso accompagnano chi viene trattenuto in carcere.

Le misure alternative all’incarcerazione sono considerate uno strumento chiave per ridurre i flussi nelle carceri e allo stesso tempo sostenere i singoli a mantenere legami familiari, lavorativi e sociali. Il piano prevede quindi interventi concreti su più fronti: formazione, orientamento, accompagnamento e soluzioni abitative temporanee ma protette. La gestione di queste attività si basa su protocolli condivisi fra organi giudiziari, servizi sociali e enti del territorio.

Questo investimento permette dunque di consolidare strumenti di supporto che diano concrete opzioni a chi rischierebbe di rimanere escluso dalla società, favorendo la costanza nel percorso di inclusione e diminuendo le cause di reiterazione del comportamento illecito. Lo stanziamento del ministero si traduce in un’azione diretta e mirata nella regione Liguria, che potrebbe rappresentare un modello replicabile anche in altre aree del Paese.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Elisa Romano

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Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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