La gestione dell’aeroporto di Genova si trova in una fase decisiva e cruciale. La discussione sulla sua proprietà e sul piano industriale è tornata al centro delle attenzioni, dopo un recente confronto tra la Fit Cisl Liguria e la direzione generale dello scalo. L’obiettivo è definire una strategia solida per garantire al nodo aeroportuale uno sviluppo stabile e duraturo, tutelando al contempo i posti di lavoro.
La posizione della Fit Cisl Liguria sul futuro dello scalo genovese
Durante un incontro con la direzione generale dell’aeroporto, la Fit Cisl Liguria ha sottolineato la delicatezza del momento. Il segretario regionale Raffaele Lupia ha riconosciuto l’impegno attuale della gestione ma ha evidenziato l’esigenza di guardare oltre le soluzioni a breve termine. Il sindacato ritiene indispensabile che la compagine azionaria si stabilizzi attraverso un intervento pubblico significativo, indicato soprattutto nella Regione Liguria.
Lupia propone un acquisto rilevante di quote azionarie da parte della Regione per garantire solidità alla proprietà. Secondo lui, “questa mossa non solo dovrebbe mascherare eventuali criticità immediate ma anche fornire credibilità agli investitori potenziali, favorendo il dialogo con partner industriali qualificati.” Il focus dello scambio ha riguardato soprattutto l’occupazione e l’importanza di mantenere tutele e garanzie per il personale aeroportuale.
La necessità di un piano industriale concreto e condiviso
La ricerca di un partner esperto passa attraverso l’elaborazione di un progetto industriale chiaro e definito. La Fit Cisl ha posto l’accento su questo aspetto, invitando a una pianificazione strategica che abbia basi solide e condivise da tutti i soggetti coinvolti. L’esperienza ha dimostrato che scenari poco strutturati o improvvisati hanno spesso indebolito gli scali minori, esponendoli a rischi di carattere economico e occupazionale.
Il documento sindacale avanza alcune piste operative. Prima di tutto, bisogna identificare un soggetto con capacità gestionali e risorse adeguate a sostenere e rilanciare l’aeroporto. In secondo luogo, la collaborazione fra pubblico e privato dovrebbe concretizzarsi in un piano che contempli investimenti, miglioramenti infrastrutturali e strategie di attrazione traffico passeggeri e merci. L’obiettivo è mettere Genova in condizione di competere con altri aeroporti nazionali e regionali.
Garanzie occupazionali come requisito imprescindibile per ogni accordo
Un punto cardine nelle discussioni tra Fit Cisl e la direzione è la difesa dei lavoratori dello scalo genovese. La trasformazione della compagine azionaria e la scelta del partner industriale devono avere come condizione irrinunciabile la tutela dell’occupazione. In un contesto di crisi e ristrutturazioni che hanno coinvolto diversi aeroporti italiani, preservare i posti di lavoro è diventato uno dei fattori prioritari per le organizzazioni sindacali.
Raffaele Lupia ha più volte ribadito la necessità di ottenere chiari e precisi impegni da parte di chi investirà nel futuro dell’aeroporto. Le garanzie devono riguardare sia la stabilità dell’impiego sia condizioni contrattuali adeguate. Le trattative in corso sono sotto osservazione diretta dei lavoratori e della società civile, interessata a salvaguardare la funzione strategica del nodo aeroportuale.
Il ruolo atteso della Regione Liguria e le sfide per la governance aeroportuale
L’intervento della Regione Liguria come partner azionario è considerato un elemento chiave per la tenuta dello scalo. La presenza istituzionale nel capitale sociale dovrebbe facilitare la definizione di un percorso condiviso e favorire la definizione di accordi con soggetti industriali capaci. Inoltre, la Regione potrebbe giocare un ruolo attivo nel supportare le infrastrutture e le politiche di marketing territoriale per stimolare traffico e investimenti.
La stabilizzazione della governance aeroportuale rappresenta una questione non solo finanziaria ma anche strategica. Senza una guida chiara e con partecipazioni azionarie frammentate, l’aeroporto rischia di perdere competitività e attrattività. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere quale sarà l’assetto proprietario e quali saranno le azioni pratiche messe in campo per dare slancio allo scalo genovese.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Serena Fontana