La proposta di costruire quattro forni elettrici a Cornigliano, nell’ex area Ilva, ha riacceso il dibattito politico a Genova. Al centro della scena c’è il tema delicato della decarbonizzazione industriale, che ha scatenato scontri tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale. Le preoccupazioni riguardano l’ambiente, il lavoro e il tessuto sociale della città.
Consiglio comunale, il nodo dell’ex Ilva torna al centro
Il consiglio comunale ha riaperto il confronto sul piano di decarbonizzazione con un nuovo “articolo 55” presentato dalla maggioranza, seguito da un ordine del giorno dell’opposizione. La discussione arriva dopo una settimana di dibattito acceso, con posizioni contrastanti tra chi spinge per la trasformazione industriale e chi invece chiede prudenza. Tutto questo mentre si avvicina l’incontro pubblico del 4 settembre con il ministro Adolfo Urso.
Il progetto prevede l’installazione di quattro forni elettrici nello stabilimento di Cornigliano, con la promessa di tagliare le emissioni di CO2. Ma non mancano i timori: associazioni locali e rappresentanti dei lavoratori temono l’impatto sull’ambiente e sulla comunità.
In aula, sono arrivate richieste di maggiori dettagli su occupazione, investimenti e garanzie per il territorio. Un tema caldo, visto il peso storico e industriale della città e il suo legame con il porto.
Sindaca Salis: “Aspettiamo dati chiari prima di decidere”
Silvia Salis, sindaca di Genova, è intervenuta con un discorso definito “pragmatico” e “di buon senso” da molti, dentro e fuori il consiglio. Ha sottolineato l’importanza di avere risposte precise e documentate sugli aspetti tecnici, scientifici e occupazionali del piano prima di prendere una posizione definitiva.
Ha confermato la sua partecipazione all’incontro del 4 settembre, promettendo di chiedere chiarimenti e dati concreti. La sua linea è di equilibrio: niente appoggi incondizionati all’industria, ma neppure rifiuti a priori, pensando al futuro della città e dei suoi abitanti.
Questa posizione si distingue dalle prese di posizione più nette di altri esponenti politici, soprattutto del centrosinistra, che ha bocciato l’ordine del giorno presentato dall’opposizione. La sindaca punta a un approccio più misurato, riflettendo sulla complessità del tema.
Politica divisa, proteste e tensioni in città
Al centro del confronto anche l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, che chiedeva al sindaco e alla giunta di tutelare le istanze di categorie economiche, rappresentanti locali e delle “Donne di Cornigliano”, da sempre contrarie ai nuovi forni elettrici.
La mozione, presentata dalla capogruppo Alessandra Bianchi, ha raccolto il sostegno di una parte dell’opposizione ma è stata respinta dal consiglio. Il voto ha messo in luce una spaccatura netta sulla questione. Pietro Piciocchi di Vince Genova e Sergio Gambino del gruppo Misto hanno riconosciuto l’approccio più bilanciato della sindaca rispetto ad altri esponenti del centrosinistra.
Le tensioni parlano chiaro: serve un confronto approfondito che tenga conto delle preoccupazioni di chi vive nei quartieri intorno allo stabilimento, della salute e del lavoro. Il ruolo delle “Donne di Cornigliano” è simbolo della sensibilità della comunità verso ogni passo che riguarda l’area industriale.
Il 4 settembre, la data decisiva per l’ex Ilva
L’appuntamento con il ministro Urso, fissato per il 4 settembre a Genova, è considerato un momento chiave per il futuro dell’ex Ilva e dell’area di Cornigliano. Sarà un confronto tra istituzioni e parti sociali per discutere investimenti, piano industriale e impatto ambientale.
La sindaca Salis si prepara a sollevare le questioni più tecniche e a chiedere chiarimenti per guidare l’amministrazione verso una decisione consapevole. La sfida sarà trovare un equilibrio tra sviluppo industriale e tutela del territorio.
I nuovi forni elettrici diventano così un simbolo di come Genova intende affrontare la riconversione produttiva, cercando di mettere insieme lavoro, innovazione e rispetto per l’ambiente. L’attesa per l’incontro è grande, a immagine delle speranze e delle preoccupazioni che attraversano la città.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Luca Moretti