Home Cronaca Liguria Genova pronta a introdurre il salario minimo negli appalti comunali per tutelare i lavoratori più fragili
Liguria

Genova pronta a introdurre il salario minimo negli appalti comunali per tutelare i lavoratori più fragili

Condividi
Condividi

Il Comune di Genova sta per adottare una misura importante nel campo del lavoro: l’introduzione del salario minimo nei contratti degli appalti pubblici. Questa decisione, annunciata dall’assessore al Lavoro Emilio Robotti, mira a garantire una retribuzione più equa ai lavoratori coinvolti nelle forniture e servizi comunali. La proposta sarà presentata nella prossima giunta e si inserisce in un contesto già sperimentato da altre grandi città italiane.

La delibera sul salario minimo: cosa prevede e come funzionerà

La prossima giunta comunale di Genova discuterà una delibera che stabilirà l’obbligo di rispettare un salario minimo negli appalti gestiti dal Comune. Si tratta di un provvedimento che non comporterà spese aggiuntive dirette per l’amministrazione, ma fungerà da linea guida per orientare le gare d’appalto verso offerte che garantiscano condizioni salariali dignitose ai lavoratori impiegati.

L’idea nasce dall’esperienza positiva maturata in altre città metropolitane italiane, dove simili misure hanno contribuito a migliorare le condizioni economiche delle fasce più deboli della forza lavoro. Il testo della delibera fungerà da strumento di indirizzo, senza imporre vincoli rigidi ma stimolando comportamenti virtuosi tra le aziende partecipanti agli appalti pubblici.

In pratica, chi vorrà aggiudicarsi commesse con il Comune dovrà assicurare salari almeno pari al livello minimo stabilito dalla nuova norma. Questo dovrebbe ridurre fenomeni di sfruttamento o paghe troppo basse soprattutto nei settori più esposti come pulizie, manutenzioni e servizi sociali.

Obiettivi sociali ed economici dietro la scelta di genova

L’iniziativa punta soprattutto alla tutela dei lavoratori meno protetti economicamente. Queste categorie spesso affrontano difficoltà nel trovare occupazioni stabili con salari adeguati alle esigenze quotidiane. Introdurre un tetto salariale minimo serve quindi a proteggere i diritti fondamentali legati al lavoro dignitoso.

Emilio Robotti ha sottolineato come questa misura possa avere effetti positivi anche oltre gli ambiti strettamente pubblici: “favorire modelli corretti negli appalti comunali può infatti influenzare il mercato privato locale spingendo verso standard retributivi migliori anche fuori dalle commesse pubbliche.”

LEGGI ANCHE
Regione Liguria stanzia 6 milioni per bonus badanti e babysitter nel 2025 con nuove regole di accesso

Il confronto con sindacati e associazioni datoriali sarà fondamentale per definire modalità concrete ed efficaci nell’applicazione della norma. L’obiettivo è costruire uno strumento condiviso capace di creare vantaggi sia per i dipendenti sia per le imprese corrette che operano sul territorio cittadino.

Il contrasto al caporalato e la lotta allo sfruttamento nel lavoro pubblico

L’annuncio dell’introduzione del salario minimo arriva durante la firma di un protocollo contro il caporalato firmato proprio dal Comune di Genova insieme ad altri enti locali e forze dell’ordine. Questo impegno rafforza la volontà dell’amministrazione nel combattere forme illegali o abusive legate all’intermediazione dei lavoratori soprattutto nei settori agricoli ma anche in quelli urbani collegati agli appalti pubblici.

Il protocollo punta a monitorare meglio le situazioni critiche dove si verificano sfruttamento o violazioni delle norme contrattuali attraverso controlli mirati e collaborazioni interistituzionali tra polizia locale, ispettorato del lavoro ed enti territoriali coinvolti nella gestione degli appalti.

Una strategia articolata per migliorare le condizioni lavorative

La combinazione tra questo accordo anti-caporalato e l’introduzione del salario minimo rappresenta una strategia articolata volta a migliorare complessivamente la qualità delle condizioni occupazionali nella città ligure evitando situazioni irregolari o paghe sotto soglia legale nelle attività collegate alla Pubblica amministrazione locale.

Written by
Matteo Bernardi

Matteo Bernardi è un blogger versatile che racconta con passione e precisione temi legati a cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. La sua scrittura unisce rigore informativo e attenzione per i dettagli, con l’obiettivo di offrire ai lettori contenuti aggiornati, accessibili e mai banali. Ogni suo articolo è pensato per informare e stimolare il pensiero critico.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.