La giunta comunale di Genova mette subito in chiaro: per il 2026 la Tari non aumenterà, anche se i costi per lo smaltimento dei rifiuti sono saliti. La questione si inserisce in un clima politico teso, con il centrodestra che accusa la giunta di nascondere rincari tra i bilanci di Amiu.
Comune: nessun aumento Tari in arrivo, ma serve rivedere la tariffa
Il sindaco Silvia Salis, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all’assessora Silvia Pericu, ha diffuso una nota congiunta per fare chiarezza sulla Tari a Genova. Il Comune conferma che, per il momento, non ci sono aumenti in programma per il 2026. Nei prossimi mesi si lavorerà a una revisione della tariffa, cercando di evitare che i cittadini paghino di più nonostante l’impennata dei costi per smaltire i rifiuti, che negli ultimi due anni sono cresciuti in modo significativo.
La linea dell’amministrazione è chiara: riorganizzare la tariffa senza pesare sulle famiglie genovesi. Nel comunicato si spiega che le difficoltà di bilancio sono legate a fattori esterni e all’aumento delle spese sostenute da Amiu nel 2023 e 2024. Questi aspetti sono al centro di un’attenta analisi interna, ma non ci saranno aumenti immediati appena passato l’anno.
Centrodestra attacca: “Aumenti nascosti”, la giunta risponde
I consiglieri di minoranza del centrodestra non ci stanno e hanno acceso la polemica, parlando di un aumento della Tari “nascosto” tra i documenti ufficiali di Amiu, la società che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti in città. Secondo loro, il Comune starebbe mascherando un costo maggiore che, prima o poi, ricadrà sulle famiglie.
La giunta risponde con fermezza, definendo queste accuse “con profondo stupore” infondate. Spiega che i numeri citati dalla minoranza derivano da una previsione tecnica preliminare fatta da Amiu, basata sulle spese storiche del 2023 e 2024. Questi dati sono stati messi insieme seguendo le indicazioni di Arera, l’autorità per energia, reti e ambiente, che chiede di considerare i costi reali per preparare le stime.
In più, il Comune fa notare che quei dati avrebbero dovuto essere approvati già dalla precedente amministrazione di centrodestra nei primi mesi del 2025. Il mancato via libera a quei documenti rende quindi difficile parlare di “scoperta” improvvisa. La giunta attuale interpreta questa omissione come un tentativo di nascondere informazioni diverse da quelle presentate in campagna elettorale.
Amiu alle prese con costi in salita e la sfida di mantenere il servizio
La gestione dei rifiuti a Genova sta affrontando un aumento dei costi, soprattutto per smaltimento e trattamento, che si sono fatti sentire negli ultimi due anni. Le tariffe degli impianti sono cresciute, così come le spese per il personale e il mantenimento dei servizi essenziali. Amiu ha quindi dovuto rivedere i suoi conti.
L’assessorato al Ciclo dei rifiuti punta a contenere l’impatto sui cittadini. Si stanno studiando modifiche alla struttura delle tariffe per fronteggiare i maggiori costi in modo equilibrato. Tra le soluzioni sul tavolo ci sono riorganizzazioni interne e possibili intese con i fornitori per ridurre le spese in futuro.
L’obiettivo è chiaro: evitare aumenti immediati nella bolletta della Tari. Ma è altrettanto evidente che l’azienda deve muoversi in un quadro sempre più complicato, dove garantire un servizio efficiente significa rispondere a problemi concreti, come i costi più alti per raccolta e smaltimento. Mantenere i conti in ordine è fondamentale per non mettere a rischio la regolarità del servizio pubblico.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Davide Galli