Genova mobilita oltre 16 tonnellate di aiuti alimentari per Gaza in due giorni

Genova spedisce oltre 16 tonnellate di aiuti alimentari per Gaza in 48 ore. - Unita.tv

Luca Moretti

26 Agosto 2025

L’iniziativa partita a Genova per raccogliere aiuti destinati alla popolazione della Striscia di Gaza ha già superato 16 tonnellate di alimenti raccolti in poco più di 48 ore. L’azione, promossa dall’associazione “Music for Peace” insieme al Coordinamento autonomo lavoratori portuali , si inserisce nel quadro della campagna internazionale Global Sumud Flotilla, che punta a far partire una flotta di imbarcazioni cariche di aiuti indispensabili per i civili palestinesi. Il porto di Genova diventerà punto di partenza di uno dei convogli navali previsti nelle prossime settimane.

La raccolta di aiuti a Genova ha già superato le 16 tonnellate

L’impegno dei volontari e delle realtà coinvolte ha portato a raccogliere oltre 16 tonnellate di cibo in appena due giorni dalla partenza della campagna. L’obiettivo fissato si attesta sulle 40 tonnellate di generi alimentari, una quantità ritenuta cruciale per riuscire a fornire un primo sostegno concreto alla popolazione della Striscia di Gaza. L’associazione “Music for Peace” ha rivolto un appello a non aprire nuovi punti di raccolta, perché quelli già istituiti stanno garantendo una buona copertura del territorio e una raccolta efficace degli alimenti da spedire.

La collaborazione con il Calp, che raggruppa lavoratori portuali, ha creato un canale operativo rapido e diretto per il trasporto e l’imbarco degli aiuti. Si prevede che le merci raccolte verranno preparate, imballate e caricate in porto per la partenza verso la zona colpita dalla crisi, in condizioni molto difficili.

Appuntamento il 30 agosto per presidio e fiaccolata verso il porto

Il prossimo evento importante si svolgerà sabato 30 agosto nella città di Genova. A partire da mezzogiorno, volontari e cittadini sono invitati a partecipare a un presidio che durerà tutta la giornata, con momenti di confronto aperti e interventi di associazioni e rappresentanti coinvolti nel progetto. La giornata troverà il suo culmine in una fiaccolata serale, prevista per le 21, che partirà dal luogo del presidio e attraverserà la città portando la solidarietà fino alle barche cariche di aiuti pronte per salpare.

Fra le realtà che hanno aderito alla raccolta ci sono la Caritas di Genova e alcune importanti organizzazioni giornalistiche locali, come la Fnsi, l’Associazione Ligure dei Giornalisti e l’Ordine Ligure dei Giornalisti. La partecipazione di questi enti testimonia l’ampio coinvolgimento della società civile genovese e l’impegno comune per un’azione umanitaria di ampio respiro.

Global sumud flotilla: la campagna internazionale per rompere il blocco navale di gaza

L’iniziativa genovese fa parte della Global Sumud Flotilla, movimento internazionale nato per rompere il blocco navale che da tempo limita fortemente l’ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza. La flotta è composta da imbarcazioni provenienti da oltre 40 paesi, che partiranno da porti diversi, tra cui Spagna e Tunisia, oltre a Genova. La missione ha come scopo quello di fornire aiuti alimentari e materiali di prima necessità direttamente ai civili palestinesi e di denunciare pubblicamente le conseguenze del blocco israeliano.

Le imbarcazioni previste partiranno tra fine agosto e settembre, in quella che è la più grande operazione marittima civile mai organizzata per Gaza. Fra i partecipanti vi sono gruppi provenienti da Asia, Europa e Africa che intendono portare avanti un’azione di pressione diplomatica attraverso la solidarietà e la visibilità mediatica. La flotta vuole evidenziare le difficoltà della popolazione palestinese, esposta da anni a limitazioni nell’accesso ai beni essenziali.

Gli effetti del blocco israeliano e la crisi umanitaria a Gaza

La Striscia di Gaza, sottoposta a un blocco rigoroso da parte di Israele, affronta una grave emergenza umanitaria. Il blocco limita l’accesso a cibo, medicine e altri materiali fondamentali, aggravando le condizioni di vita di milioni di persone. Organizzazioni umanitarie e attivisti internazionali denunciano da tempo che questo stato di assedio ha conseguenze drammatiche, alimentando sofferenze diffuse e problemi sanitari crescenti.

Diversi osservatori descrivono la situazione come una forma di pressione sistematica che trascende il conflitto militare, configurandosi come un ostacolo continuo alla sopravvivenza stessa della popolazione civile. Il termine genocidio è stato utilizzato per sottolineare la gravità delle restrizioni e i loro effetti devastanti. In effetti, senza un’apertura efficace alla consegna di beni essenziali, le condizioni a Gaza rischiano di peggiorare ulteriormente.

La mobilitazione di Genova, inserita nella rete globale della Global Sumud Flotilla, rappresenta un tentativo concreto di rispondere a questa crisi. La spedizione via mare vuole oltrepassare barriere logistiche e politiche, offrendo un segnale tangibile di solidarietà e assistenza a chi è più esposto. In questo contesto, il contributo raccolto e l’attenzione pubblica generata sono elementi chiave per mantenere viva l’attenzione su una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2025 da Luca Moretti