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Gala Mario Porcile chiude il Festival Del Balletto Di Nervi con stelle della danza internazionale

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Gala Mario Porcile chiude il Festival del Balletto di Nervi con grandi stelle internazionali. - Unita.tv
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Il Festival del Balletto di Nervi si prepara a chiudere domenica prossima alle 21.15 con il tradizionale Gala Mario Porcile. L’evento, ospitato ai Parchi di Nervi a Genova, celebra la storia e la tradizione della rassegna dedicata alla danza, ripercorrendo l’eredità di uno dei suoi fondatori più importanti. Una serata attesa, con la presenza di artisti di primo piano provenienti da compagnie di rilievo nel mondo della danza.

La nascita e la storia del festival dedicato alla danza ai parchi di nervi

Il Festival del Balletto di Nervi nasce nel 1955 per volontà di Mario Porcile e del ballerino Ugo Dell’Ara. Quell’anno decisero di trasformare i Parchi di Nervi in una cornice prestigiosa per eventi di danza, dando vita a una manifestazione insolita non solo in Italia, ma anche in Europa. L’idea coraggiosa si rivelò subito vincente: il pubblico e la critica accolsero con entusiasmo un evento capace di portare in Liguria compagnie e artisti internazionali. Nel corso delle prime edizioni si alternarono sul palco talenti e coreografi di grande rilievo, favorendo incontri fertili sulla scena della danza classica e contemporanea. Questa formazione anni Settanta segnò l’ascesa del Festival come uno degli appuntamenti più eleganti e articolati del calendario estivo italiano, grazie anche alla visione e al lavoro instancabile di Porcile.

Il gran gala delle stelle: il primo evento speciale del 1972

Nel 1972 Mario Porcile ideò una serata dedicata a celebrare i più grandi interpreti del Festival: il “Gran Gala delle Stelle”. Per quella occasione arrivarono artisti come Maina Gielgud, oggi collaboratrice nella direzione artistica del Festival, e Daniel Lommel. Alla serata parteciparono anche Liliana Cosi, Paolo Bortoluzzi, Ekaterina Maximova, Vladimir Vassiliev, Claire Motte e Cyril Atanassof. L’evento riscosse grande successo e segnò la nascita di una formula che sarebbe stata ripetuta con continuità negli anni successivi. Questo gala rappresentò una vetrina prestigiosa in cui le più grandi stelle della danza si esibivano in un clima di festa e virtuosismo, dando lustro al Festival e accrescendo il suo fascino internazionale.

Protagonisti del festival negli anni settanta: giovani talenti e leggende della danza

Negli anni Settanta il Festival ospitò ballerini e coreografi che avrebbero segnato la storia della danza. Nel 1974 tornarono Maximova e Vassiliev, che già avevano incantato il pubblico nel Gran Gala precedente. La formazione comprendeva anche Liliana Cosi, Elisabetta Terabust e Gabriella Cohen, tutte figure di spicco nel panorama europeo. Nel 1979, la serata intitolata “Il gioco delle coppie” presentò due giovani talenti emergenti, Maurizio Bellezza e Renata Calderini, che l’anno successivo tornarono nel balletto “Nervi mia cara”. In quella stessa occasione, Luciana Savignano si esibì nel “Bolero” di Maurice Béjart, mostrando un’interpretazione intensa e originale. Questi appuntamenti consolidarono la vocazione del Festival a mettere a confronto stili e generazioni, mantenendo alto il livello artistico.

Il gala Mario Porcile 2025: stelle da compagnie internazionali di rilievo

Il Gala Mario Porcile del 2025 si presenta come un omaggio alla tradizione, con interpreti provenienti da alcune tra le compagnie di balletto più importanti al mondo. Parteciperanno Matthew Ball del Royal Ballet, Jacopo Bellussi e Ida Praetorius dell’Hamburg Ballet, Ksenia Ovsyanuck dello Staatsballett Berlin, Aliya Tanikpaeva e Dmitry Timofev dell’Hungarian National Ballet, e Cassandra Trenary dell’American Ballet Theatre. Il programma includerà il “Pas de quatre”, celebre coreografia che segnò la carriera di Carla Fracci al Festival nel 1957. Questi artisti, con la loro presenza, richiamano l’identità originale del Festival, fondata sulla qualità e sull’incontro tra stili diversi, nonché sul valore di una danza di alto profilo.

L’appuntamento nei Parchi di Nervi chiude un capitolo significativo della storia della danza italiana e internazionale, richiamando al presente l’eredità di Mario Porcile e la sua intuizione di mezzo secolo fa. Un evento che continua a celebrare la danza come arte capace di unire mondi diversi attraverso performance ricche di energia e tecnica raffinata.

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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