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Finto carabiniere a Genova: arrestate due donne per truffe ai danni di anziani nel 2024

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Truffe agli anziani a Genova, arrestate due donne per finti carabinieri. - Unita.tv
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Un nuovo caso di truffa ai danni di anziani ha colpito Genova nei primi mesi del 2024. I carabinieri hanno fermato due donne, tra i 25 e 26 anni, sospettate di essersi spacciate per militari per estorcere denaro e gioielli. Le vittime sono state ingannate con la minaccia di pene legate a incidenti stradali causati da familiari, una tecnica ormai diffusa ma che ancora riesce a ingannare persone anziane e sole.

Le indagini partite dall’episodio ad aprile 2024 a Genova

Le forze di polizia hanno iniziato l’inchiesta dopo una denuncia presentata da un’anziana signora nel capoluogo ligure, vittima di una truffa avvenuta nel mese di aprile. La donna aveva ricevuto una chiamata telefonica da una persona che si era identificata come maresciallo dei carabinieri. Questa figura fittizia la avvertiva di una presunta multa da pagare per evitare conseguenze peggiori alla figlia, che secondo la versione fornita, avrebbe causato un grave incidente stradale.

L’obiettivo della chiamata era chiaramente quello di seminare paura e confusione, inducendo la vittima a versare una somma di denaro. Successivamente, due giovani donne si sono presentate a casa dell’anziana per ritirare quanto richiesto. Non appena entrate, hanno convinto la donna a consegnare contanti e gioielli, sfruttando la paura e il rispetto per la forza pubblica che la vittima mostrava.

L’attività investigativa ha permesso di ricostruire il modus operandi delle due, rivelando che, in quella zona, almeno altri due colpi simili erano stati messi a segno, con un ulteriore tentativo fallito grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri. Gli agenti hanno utilizzato intercettazioni telefoniche e testimonianze dirette per identificare le due donne e procedere all’arresto.

I dettagli delle truffe con la falsa identità di carabiniere

La tecnica utilizzata per queste truffe è ben conosciuta negli ambienti delle forze dell’ordine, ma le vittime, spesso persone anziane, continuano a cadere nel tranello. Il truffatore telefona fingendosi un maresciallo o un ufficiale dei carabinieri, riferendo di un problema grave legato a familiari della vittima che rischiano di finire in guai seri se non si corrisponde una somma di denaro.

In questo caso specifico, la scusa era una multa da pagare per evitare l’arresto della figlia, coinvolta in un incidente stradale grave. Questa scusa rappresenta un espediente emotivo molto potente, che mira a sfruttare la paura dei parenti per minimizzare ogni possibile sospetto delle vittime.

Le due donne arrestate hanno poi sfruttato la fiducia ingenerata da tale messaggio per recarsi direttamente nell’abitazione della vittima e ottenere con la forza della persuasione da quest’ultima contanti e gioielli. Questo passaggio è particolarmente delicato perché dimostra come la truffa si avvalga di una recita diretta ben preparata e della complicità dei due ruoli: uno al telefono e l’altro sul posto.

Dalle ricostruzioni emerge che in almeno tre casi le vittime hanno consegnato denaro o oggetti preziosi, mentre un quarto episodio è stato impedito grazie a un intervento tempestivo. La strategia di operare in coppia aggiunge pressione e aumenta la credibilità del gioco di ruoli, una tecnica che risulta efficace soprattutto contro anziani che vivono soli e hanno una limitata abilità nell’uso di strumenti digitali che potrebbero aiutarli a verificare la veridicità delle minacce.

I carabinieri ricordano le regole ufficiali per evitare truffe in casa

I carabinieri di Genova hanno voluto ribadire un punto fondamentale per evitare di cadere vittima di simili raggiri. Nel sistema giudiziario italiano non esiste alcuna forma di cauzione da pagare sul posto per evitare l’arresto di un familiare. Inoltre, nessun militare o rappresentante delle forze dell’ordine si presenta mai a casa dei cittadini per chiedere soldi o gioielli.

L’arma ribadisce che richieste di questo tipo devono essere immediatamente segnalate alla polizia o direttamente ai carabinieri. La prevenzione passa anche attraverso la diffusione di queste informazioni, soprattutto tra le persone anziane che più spesso sono bersaglio di truffe organizzate e coordinate.

Gli agenti consigliano di non aprire la porta a sconosciuti che dicono di essere carabinieri o appartenenti ad altri corpi, ma richiedere sempre un tesserino identificativo e possibilmente contattare subito il comando locale per verificare la veridicità della visita. Questi accorgimenti possono bloccare sul nascere tentativi di raggiro.

L’attenzione deve rimanere alta anche nel momento in cui si riceve una chiamata da numeri sconosciuti con richieste di denaro o avvertimenti su presunti problemi legali di familiari. Prima di compiere qualsiasi azione, è consigliabile consultare un parente o un avvocato di fiducia.

La repressione delle truffe agli anziani continua tra nuove strategie di controllo

Dopo gli arresti delle due donne a Genova, i carabinieri continuano a monitorare la città per individuare eventuali complici o ulteriori episodi analoghi. Le truffe agli anziani rappresentano una delle priorità per le forze dell’ordine, sia per la frequenza con cui si verificano sia per l’impatto psicologico e economico sulle vittime.

Il lavoro degli investigatori prevede un impegno diretto sul territorio, insieme a campagne di sensibilizzazione rivolte alle persone più vulnerabili. L’obiettivo è quello di spezzare la catena dei raggiri, diffondendo la conoscenza dei metodi più comuni usati dai truffatori e indicando chiaramente quali comportamenti adottare in caso di sospetto.

Iniziative che prevedono incontri aperti, distribuzione di volantini e servizi dedicati nelle televisioni locali aiutano in questa battaglia, accompagnando l’azione repressiva con uno sforzo educativo. Al tempo stesso, la tecnologia è impiegata per risalire rapidamente ai responsabili di telefonate fraudolente e verificare movimenti sospetti.

L’arresto delle due giovani dimostra che le forze dell’ordine non abbassano la guardia e sono pronte ad agire anche su casi che coinvolgono fasce deboli della popolazione. Le truffe continuano a rappresentare una piaga, ma affrontarle con costanza e attenzione può limitare i danni e garantire una maggiore sicurezza per gli anziani che abitano nei centri urbani come Genova.

Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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