Nel suo primo libro, Fedez dedica un capitolo al tema del suicidio, condividendo con i lettori una testimonianza diretta e dolorosa. Attraverso estratti pubblicati sulle stories di Instagram, l’artista descrive momenti di grande difficoltà emotiva legati al tentativo di togliersi la vita. Questo passaggio offre uno sguardo crudo su cosa significhi attraversare quel tipo di esperienza.
Il racconto del tentato suicidio e la gestazione dell’atto
Fedez spiega che non è l’atto finale a definire il gesto estremo, ma tutto ciò che lo precede. Parla della “gestazione” come un processo lungo e oscuro che si sviluppa nella mente prima della decisione definitiva. Usa una metafora potente: quell’idea negativa cresce come un feto dentro il cranio, sussurrando ogni giorno “basta”.
Racconta anche della sua esperienza con gli psicofarmaci, abbandonati improvvisamente dopo averli assunti per molto tempo. Descrive le conseguenze fisiche e mentali come una disintossicazione violenta simile a quella dall’eroina: crampi intensi alle gambe, sogni allucinanti che confondono la realtà. La sofferenza mentale si manifesta in modo acuto per dieci giorni consecutivi.
Questa parte del racconto mette in luce quanto sia complesso affrontare certi stati d’animo senza supporto farmacologico adeguato o assistenza medica continua.
Sanremo 2025 tra palco e tormenti personali
Nel capitolo dedicato alla sua partecipazione all’edizione più recente del festival di Sanremo con la canzone Battito, Fedez descrive uno stato mentale frammentato durante l’esibizione sul palco principale italiano della musica popolare.
Pur essendo fisicamente presente sul palco non riusciva a controllare il caos interiore che lo accompagnava da mesi. Si sentiva contemporaneamente in luoghi diversi: nelle case dove aveva vissuto momenti difficili nell’anno precedente; nei letti d’ospedale; sui divani durante litigi; nei locali dove trovava rifugio pur combinando guai.
Questo passaggio mostra come le pressioni professionali possano coesistere con drammi personali profondi senza soluzione immediata.
Le reazioni delle persone vicine allo stress emotivo dell’artista
Fedez racconta anche delle persone intorno a lui segnate dalla sua situazione difficile. Le “facce” lasciate dietro sono quelle degli amici o familiari esausti dal suo dolore prolungato nel tempo.
L’artista sottolinea come molti abbiano raggiunto un punto limite chiedendogli esplicitamente di fermarsi o cambiare strada per salvaguardare sé stessi oltreché lui stesso.
Questi dettagli umani rivelano quanto spesso chi vive crisi profonde coinvolga chi gli sta vicino in modi intensi ma silenziosi fino a quando non emergono segnali evidenti di aiuto necessario.