La Liguria si è fermata a Fascia per celebrare la lotta partigiana con una cerimonia ufficiale. Questo piccolo centro, teatro dell’eccidio del 1946, ha visto riunirsi autorità regionali e locali per onorare il sacrificio di chi combatté contro il nazifascismo, ma anche per sottolineare il legame stretto con le comunità contadine. Un momento dedicato a non dimenticare, soprattutto per le nuove generazioni.
Fascia, cuore della resistenza in Val Trebbia
Nel mezzo delle montagne della Val Trebbia, Fascia è stato un punto strategico della VI zona operativa durante la Resistenza. Il territorio impervio e l’appoggio della gente del posto hanno permesso ai partigiani di condurre azioni efficaci contro gli occupanti. Qui, in Liguria, si mantiene ancora vivo quel filo diretto con gli eventi di quegli anni, un segno di solidarietà tra chi combatteva e chi offriva aiuto.
Le famiglie contadine di Fascia non si limitarono a guardare: diedero rifugio, cibo e sostegno concreto agli antifascisti. La geografia aspra della zona favoriva le tattiche nascoste dei partigiani, che riuscirono così a resistere fino alla liberazione. Oggi questo territorio è un simbolo, mantenuto vivo attraverso iniziative di recupero storico e commemorazioni come quella di quest’anno.
La cerimonia e le voci di Fascia
Questa mattina, nel Comune di Fascia, la commemorazione ha visto la presenza del presidente della Regione Liguria, Marco Bucci. Al suo fianco il vicesindaco della Città Metropolitana Simone Franceschi e il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa, che hanno dato peso all’evento. Il sindaco Marco Gallizia ha aperto la cerimonia con un discorso in cui ha ricordato quanto sia importante mantenere viva la memoria e promuovere la partecipazione civica.
Il momento più atteso è stato l’intervento dello storico Guido Levi, coordinatore del Comitato Scientifico dell’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Levi ha ripercorso le drammatiche vicende locali legate all’eccidio e ha ricordato l’importanza di raccontare la Resistenza con rigore e precisione. La presenza di rappresentanti istituzionali a tutti i livelli dimostra quanto questo pezzo di storia ligure sia ancora vivo e sentito.
Il ricordo di “Bisagno” e il valore della Resistenza
Nel suo discorso, Marco Bucci ha dedicato parole speciali ad Aldo Gastaldi, il partigiano noto come “Bisagno”. Gastaldi è stato un simbolo di integrità e coraggio nella lotta contro il fascismo. La sua storia rappresenta il sacrificio personale e l’impegno per difendere la libertà e i valori democratici, temi al centro della cerimonia.
Il presidente ha ricordato il coraggio di tutti i partigiani e il profondo legame con le comunità locali, che hanno attraversato insieme momenti difficili. Mantenere viva questa memoria serve a non far svanire il senso di responsabilità civile e storica. La giornata si è svolta in un clima di rispetto e attenzione per le vicende che hanno segnato la Liguria.
La celebrazione di Fascia ha ribadito così l’importanza di conservare queste testimonianze e di valorizzare l’eredità degli antifascisti. Il legame tra luoghi, persone e storia resta un punto fermo per la Liguria e il suo ricordo collettivo.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi