Un’intesa tra club liguri e rappresentanti dei giornalisti definisce le modalità di ingresso negli impianti sportivi e stabilisce regole precise per l’accredito e il comportamento in tribuna stampa. L’accordo coinvolge Genoa, Sampdoria, Spezia ed Entella insieme all’Ordine Ligure dei Giornalisti, Associazione Ligure dei Giornalisti e Ussi Liguria.
Accesso controllato e criteri rigorosi per gli accrediti stampa negli stadi liguri
Le società calcistiche liguri hanno deciso di regolamentare l’ingresso degli operatori dell’informazione durante le partite di campionato e competizioni ufficiali. Gli accrediti saranno concessi soltanto su richiesta del direttore responsabile della testata giornalistica, garantendo così un controllo puntuale e professionale su chi entra nelle tribune dedicate.
Potranno ottenere l’accredito esclusivamente i giornalisti iscritti all’albo professionale, pubblicisti o praticanti che risultino in regola con il pagamento delle quote annuali e impegnati in testate registrate ufficialmente presso tribunali competenti. Anche i tecnici addetti alle riprese audiovisive potranno accedere, purché rispettino le restrizioni fissate dal regolamento per il diritto di cronaca audiovisiva.
Un aspetto rilevante riguarda inoltre la possibilità di usare la tessera stampa rilasciata dal Coni, riconosciuta dai club liguri per confermare l’idoneità del giornalista o fotografo. Per i fotografi, poi, resta valida l’autorizzazione e accreditamento forniti direttamente dalla Lega Calcio secondo il suo regolamento.
Regole speciali per aspiranti giornalisti e garanzie di collaborazione fra testate e club
In casi eccezionali, il protocollo prevede la concessione temporanea di accrediti a chi si sta avviando alla professione giornalistica. Tali richieste devono comunque essere accompagnate da una dichiarazione ufficiale del direttore responsabile della testata, che attesti l’inizio del percorso per diventare pubblicista.
Questo punto sottolinea come l’accordo non escluda i giovani in formazione, ma mantenga un controllo stretto per tutelare la serietà dell’attività professionale negli spazi riservati al lavoro sulla cronaca sportiva. Inoltre, questa modalità supporta una transizione regolamentata per chi è alle prime armi, evitando accessi non autorizzati.
La collaborazione continua tra squadre e rappresentanti dei giornalisti emerge così come un elemento chiave per gestire in modo equilibrato sia l’accesso fisico agli impianti che la qualità e l’onestà del lavoro editoriale all’interno degli stadi.
Codice deontologico e comportamenti richiesti nelle tribune stampa durante le partite
Un’attenzione particolare trova spazio nel pattuito al rispetto delle norme comportamentali per chi opera nelle tribune stampa. L’accordo ricorda che i giornalisti devono mantenere un atteggiamento consono e professionale durante tutte le fasi dell’attività di cronaca.
Tra i comportamenti da evitare viene citato in modo esplicito l’uso di simboli o capi di abbigliamento che esprimano tifo, come sciarpe o maglie delle squadre di calcio presenti in campo. Questo per garantire la neutralità che l’informazione sportiva richiede e preservare il decoro del ruolo.
I club si impegnano a segnalare al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria eventuali violazioni da parte di colleghi accreditati che non rispettino tali criteri di discrezione e dignità professionale. La scelta riflette la volontà comune di mantenere un ambiente sereno e rispettoso, indispensabile per la regolare attività giornalistica e per un’informazione non condizionata.
Con questo accordo, la regione ligure assume un ruolo di riferimento nella gestione dell’accesso e delle modalità di lavoro della stampa nello sport, portando chiarezza e ordine anche in una materia delicata come l’accesso agli stadi e il rispetto delle regole professionali.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Serena Fontana