aumento imu a Genova per case a canone concordato: sindaca salis spiega le ragioni del bilancio in rosso
Il comune di Genova affronta un deficit di bilancio che ha portato all’aumento dell’Imu sulle abitazioni con canone concordato. La sindaca Silvia Salis ha illustrato le difficoltà ereditate e le scelte necessarie per evitare tagli ai servizi pubblici essenziali, rispondendo alle critiche emerse dopo l’annuncio della manovra fiscale.
Tratto da ansa.it.
Al momento dell’insediamento, la giunta guidata da Silvia Salis ha rilevato uno sbilancio di circa 50 milioni di euro. Questa situazione finanziaria critica si è manifestata anche attraverso lo sciopero delle maestre impegnate nei servizi educativi per la fascia 0-6 anni, che lamentavano condizioni lavorative insostenibili. La sindaca ha evidenziato come il personale operi in situazioni considerate inaccettabili, sottolineando la necessità di intervenire sia sul fronte economico sia su quello organizzativo.
Nonostante il ritrovamento di ulteriori risorse pari a 26 milioni, queste non sono bastate a coprire completamente il deficit accumulato negli anni precedenti. La gestione del bilancio si è quindi concentrata sulla tutela dei servizi sociali fondamentali, compresi quelli rivolti all’infanzia e alle persone con disabilità. L’obiettivo principale resta mantenere aperti i presidi scolastici e garantire assistenza senza riduzioni significative.
Confronto dell’ impatto dell’ Imu a Genova con Milano, Napoli e Palermo
La strategia adottata da Genova segue un modello simile a quello già sperimentato da altre metropoli italiane come Milano, Napoli e Palermo. Anche queste città hanno scelto interventi fiscali analoghi per contenere i buchi finanziari causati da gestioni precedenti o dall’aumento delle spese correnti.
La sindaca Salis ha precisato che non si tratta quindi di una misura eccezionale o fuori dal comune nel contesto nazionale; piuttosto un adeguamento necessario alla realtà economica attuale delle amministrazioni locali più grandi. Questo approccio mira ad evitare scelte drastiche quali tagli drastici ai servizi pubblici o aumenti sproporzionati delle tasse su altri segmenti immobiliari.
Impatto della manovra governo su Imu e servizi essenziali a Genova, Milano, Napoli e Palermo secondo Silvia Salis
L’aumento dell’Imu sulle case con canone concordato nasce dalla volontà esplicita della giunta genovese di preservare i livelli dei principali servizi pubblici cittadini: scuole, assistenza sociale e cura degli spazi urbani come strade e infrastrutture scolastiche.
Salis ha messo in guardia rispetto al rischio concreto che senza questa manovra gli enti locali debbano procedere con tagli progressivi ai fondi destinati alla sanità territoriale e ad altri ambiti vitali per la comunità cittadina. Ha spiegato inoltre come tali riduzioni avrebbero effetti meno visibili nell’immediato ma molto pesanti nel medio termine sulla qualità della vita degli abitanti.
Genova e Milano affrontano la sfida politica tra aumento imu o tagli ai servizi pubblici
La decisione presa dall’amministrazione genovese riflette una scelta politica complessa tra due opzioni sgradite ma inevitabili: incrementare le imposte sugli immobili oppure diminuire l’offerta dei servizi pubblici essenziali al cittadino.
Secondo la sindaca Salis questa misura era indispensabile proprio perché consente almeno temporaneamente di mantenere attivi i programmi sociali dedicati all’infanzia, alle persone disabili ed agli interventi nelle scuole comunali oltre alla manutenzione urbana generale. Il peso economico resta comunque elevatissimo visto che bisogna recuperare milioni mancanti accumulatisì negli anni passati senza soluzioni efficaci immediate.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Davide Galli