A Rapallo, nella baia di San Michele di Pagana, è scattato un nuovo divieto di balneazione. Il Comune ha dovuto mettere i cartelli in fretta e furia per impedire a chiunque di tuffarsi, dopo alcune segnalazioni di inquinamento marino. A far scattare l’allarme è stato un forte odore di fogna, che lascia pensare a uno sversamento fognario. Una situazione insolita, visto che finora quell’area era nota per le sue acque limpide e pulite.
Divieto di balneazione: cosa è successo e come hanno reagito i bagnanti
Il blocco è arrivato dopo l’ennesima contaminazione delle acque nella baia. Ieri, alcune persone hanno raccontato che, a prima vista, l’acqua sembrava pulita e invitante. Ma appena entrati, si sono accorti dell’odore sgradevole, tipico di fogna. Questo ha spinto l’amministrazione a intervenire subito, per evitare rischi alla salute pubblica. Così sono comparsi i cartelli che vietano la balneazione, anche se i risultati ufficiali delle analisi non sono ancora arrivati.
Non è la prima volta in poche settimane. Solo pochi giorni fa era già stato vietato fare il bagno per la presenza di coliformi fecali nelle acque. Residenti e turisti sono preoccupati: una zona che fino a poco tempo fa era considerata tra le più sicure e pulite della Riviera ora si ritrova con due divieti in così poco tempo. Si aspetta ora un comunicato con i dati precisi delle verifiche effettuate dall’Arpal.
San Michele Di Pagana: dall’acqua cristallina all’allarme ambientale
San Michele di Pagana era un piccolo gioiello. Le sue acque trasparenti e le sue spiagge hanno sempre attirato rapallesi e turisti. In passato l’Arpal la indicava spesso come uno dei tratti di mare più puliti della provincia di Genova.
Ma quest’estate qualcosa è cambiato. In poco tempo, un’area solitamente esente da problemi si è trovata a fare i conti con episodi di inquinamento che hanno compromesso la sicurezza e la vivibilità del luogo. Due divieti in così breve periodo fanno pensare a problemi più seri, forse legati a guasti o malfunzionamenti delle infrastrutture.
La baia è molto frequentata, non solo dai locali ma anche da chi sceglie gli stabilimenti balneari o le spiagge libere. Molti, davanti al rischio, hanno preferito rinunciare al bagno o spostarsi altrove.
Il sospetto sul sistema fognario della Baia Di Trelo: possibile causa dello sversamento
Tra le ipotesi più accreditate c’è quella che punta al sistema fognario della vicina baia di Trelo. Questa zona era stata oggetto di lavori di riparazione in primavera, dopo i danni causati dalle mareggiate invernali a una condotta vicino alla scogliera.
Quel guasto potrebbe aver provocato lo sversamento di liquami in mare, peggiorando la qualità dell’acqua a San Michele. Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma le indagini si concentrano proprio su quell’impianto, per capire cosa è successo e evitare altri danni.
Questi problemi fanno riflettere sulla necessità di interventi urgenti per migliorare e mantenere in efficienza gli impianti di raccolta e smaltimento delle acque reflue, fondamentali per proteggere le coste liguri.
Rapallo e la qualità del mare: tra preoccupazioni e attesa per i risultati
L’Arpal e gli altri enti competenti hanno già avviato i controlli sulle acque di San Michele. La situazione è seria, come confermano anche le ordinanze comunali e la presenza dei cartelli di divieto. Per ora, fare il bagno è vietato fino a nuove verifiche.
Rapallo vive di mare e turismo, con stabilimenti balneari e spiagge pubbliche molto frequentate. Ogni sospensione di questi servizi si fa sentire subito, sia per chi abita in zona sia per i visitatori.
Ora si attendono risposte chiare: non solo sui risultati delle analisi, ma anche sulle misure che si prenderanno per evitare che il mare torni a essere off limits. La tutela delle acque resta una priorità assoluta, per la salute di tutti e per mantenere viva l’attrattiva turistica della zona.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi