La mattinata di oggi a Genova ha visto una delegazione di avvocati e magistrati visitare la casa circondariale di Marassi. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’evento nazionale “Ristretti in agosto”, promosso dalle Camere penali italiane per portare attenzione sulle condizioni delle carceri in estate. Durante la visita, sono emerse diverse problematiche legate alla gestione del carcere e alla qualità della vita dei detenuti.
La presenza degli operatori legali e giudiziari al Carcere Di Marassi
La delegazione, composta da rappresentanti della Camera penale Ligure, è stata guidata dalla presidente Fabiana Cilio e dal segretario Nicola Scodnik. A loro si sono unite due figure importanti del tribunale di Genova: la presidente della sezione gip Nicoletta Guerrero e la sostituta procuratrice Francesca Rombolà. La loro partecipazione dimostra un coinvolgimento diretto degli uffici giudiziari rispetto alle condizioni della struttura penitenziaria.
Durante la visita, i partecipanti hanno voluto mostrare vicinanza ai detenuti e agli agenti di polizia penitenziaria, riconoscendo le difficoltà quotidiane che accompagnano la vita all’interno del carcere. L’incontro con i vertici dell’istituto ha rappresentato un momento per evidenziare quelle che sono le criticità principali. Secondo gli avvocati Cilio e Scodnik, questa presenza serve a creare un collegamento concreto tra il carcere e il mondo esterno, con la Camera penale Ligure pronta a collaborare per affrontare le problematiche degli ospiti e di chi lavora all’interno.
Il disagio dovuto al caldo e le iniziative di supporto ai detenuti
Una questione urgente emersa durante il sopralluogo riguarda il caldo intenso che colpisce il carcere in queste settimane. Le condizioni climatiche diventano insopportabili per chi è ristretto tra le mura, aggravando ulteriormente una situazione già precaria. Lo scorso anno la Camera penale Ligure aveva donato ventilatori ai detenuti più bisognosi per alleviare l’afa nei loro spazi. Nei prossimi giorni tale iniziativa verrà ripetuta per fornire un minimo di sollievo durante la stagione estiva.
Il problema del clima non è l’unico a preoccupare. La gestione delle strutture penitenziarie a Marassi si confronta con limiti logistici e strutturali che rendono difficile garantire condizioni dignitose ai detenuti. La mancanza di risorse adeguate e di mezzi sufficienti contribuisce a far crescere la tensione interna e a scatenare momenti di conflitto sociale, come dimostrano recenti episodi di disordini registrati nella città.
Criticità strutturali e situazioni di disagio nella casa circondariale
Il carcere di Marassi ospita attualmente 675 detenuti, oltre la metà dei quali stranieri. Secondo le segnalazioni raccolte durante la visita, la struttura risulta inadeguata a sostenere un numero di persone così elevato, soprattutto sotto il profilo del rispetto dei diritti fondamentali. Le condizioni igienico-sanitarie e quella generale degli alloggi sono spesso deficitarie e non rispondono agli standard minimi che garantiscono una vita dignitosa.
Le difficoltà presenti contribuiscono a creare un clima teso tra i detenuti, con il rischio concreto di episodi di violenza o altre forme di manifestazioni di disagio sociale. Al tempo stesso, gli agenti di polizia penitenziaria e il personale amministrativo faticano a mantenere l’ordine e a offrire un servizio che possa assicurare sicurezza e attenzione. Questi operatori lavorano con risorse e finanziamenti limitati, che impediscono di migliorare notevolmente la situazione e di affrontare efficacemente le esigenze quotidiane della popolazione carceraria.
La visita di avvocati e magistrati conferma la necessità di un intervento sia sul piano strutturale che su quello umano. Garantire condizioni più dignitose, offrire tutele efficaci e dare risposte concrete alle emergenze sono passi indispensabili per evitare che in futuro si ripetano situazioni di disagio e conflitto. Il carcere di Marassi, al centro di questi problemi, rimane sotto osservazione sia da parte degli operatori legali che delle istituzioni interessate.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Serena Fontana