Un uomo di 57 anni è stato fermato a Ventimiglia con l’accusa di violenza sessuale su una ragazza di 17 anni e omissione di soccorso. L’episodio è avvenuto di notte in un’area pubblica della città ligure. Le autorità hanno avviato le indagini dopo la segnalazione di un passante che ha visto qualcosa di sospetto e ha chiamato i soccorsi. A incastrare il sospettato sono stati i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
Aggressione a Ventimiglia, la ricostruzione della notte
L’episodio risale a qualche notte fa, nel centro di Ventimiglia. La vittima, una ragazza di 17 anni, è stata trovata priva di sensi su un’aiuola. Secondo le prime ricostruzioni, la giovane potrebbe aver perso conoscenza per un abuso di alcol, ma le indagini sono ancora in corso per chiarire ogni dettaglio.
L’uomo si sarebbe avvicinato alla ragazza mentre era incosciente e avrebbe tentato di approfittarne. Un passante, però, ha notato due persone impegnate in un atto sessuale all’aperto e ha deciso di intervenire, allertando le forze dell’ordine. Questa chiamata ha fatto scattare l’intervento e l’inizio dell’indagine.
Le telecamere installate nella zona hanno ripreso tutta la scena. I video hanno confermato i sospetti degli investigatori e sono diventati una prova fondamentale per l’accusa.
La reazione delle forze dell’ordine e l’arresto
Dopo la segnalazione al 112, la polizia ha subito avviato le indagini. L’uomo non è stato trovato sul fatto, ma è stato arrestato su ordine del giudice per le indagini preliminari, Massimiliano Botti, che ha firmato il provvedimento cautelare.
L’arresto è stato eseguito ieri. L’uomo è indagato per violenza sessuale su minore e omissione di soccorso, questa seconda accusa perché non ha prestato aiuto alla ragazza, nonostante fosse responsabile di quanto accaduto.
Oggi si è svolto l’interrogatorio di garanzia. L’indagato ha deciso di rispondere alle domande del giudice, ma al momento non sono stati resi noti i dettagli delle sue dichiarazioni. L’inchiesta prosegue con la raccolta di nuove prove e testimonianze.
Telecamere Di Sorveglianza, un aiuto decisivo nelle indagini
Nel caso di Ventimiglia, le telecamere pubbliche si sono rivelate uno strumento fondamentale per ricostruire la dinamica dei fatti. Le immagini hanno mostrato chiaramente l’interazione tra l’uomo e la ragazza, aiutando a fare luce su una situazione che all’inizio poteva apparire poco chiara.
Questi dispositivi hanno fornito un supporto concreto agli investigatori, permettendo di agire rapidamente anche senza una denuncia diretta della vittima, che per le sue condizioni poteva non essere in grado di spiegare quanto avvenuto.
L’uso sempre più diffuso della videosorveglianza nelle aree pubbliche punta proprio a prevenire e reprimere crimini come questo, garantendo maggiore sicurezza nei luoghi frequentati dalla gente.
La telefonata al 112 che ha fatto scattare l’allarme
Tutto è partito dalla telefonata di un passante al 112. L’uomo aveva visto due persone impegnate in un atto sessuale all’aperto e, insospettito, ha chiamato le autorità.
Quella segnalazione ha permesso un intervento rapido della polizia, che ha trovato la ragazza in condizioni di incapacità fisica. All’inizio non era chiaro che si trattasse di una violenza sessuale, ma le indagini hanno presto svelato la gravità della situazione.
Quella chiamata è stata decisiva per salvare la vittima e impedire che l’aggressione continuasse senza controllo. Le forze dell’ordine sono così riuscite a intervenire in tempo.
Ventimiglia torna a essere al centro di un grave episodio di violenza. L’indagine è aperta e l’uomo dovrà rispondere davanti alla giustizia per quanto accaduto. Le autorità continuano a seguire il caso con attenzione, impegnandosi per tutelare le vittime e contrastare questi reati.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Giulia Rinaldi
