La giunta comunale di genova ha deciso di aumentare l’aliquota imu per le abitazioni affittate con contratto a canone concordato. La modifica, prevista nell’assestamento di bilancio che sarà approvato entro fine luglio 2025, punta a recuperare risorse mancanti nei conti del comune. L’incremento riguarda circa 27mila alloggi e si traduce in un aumento medio di 190 euro per ciascuna abitazione.
Aumento imu a Casa Davide Patrone: Salis spiega motivazioni economiche e impatto sui residenti
Giovedì 17 luglio la giunta guidata dal sindaco salis discuterà ufficialmente l’assestamento del bilancio comunale. Tra le misure previste c’è la revisione dell’aliquota imu sulle case affittate con contratti a canone concordato. L’attuale aliquota dello 0,78% salirà all’1,06%, un incremento che rimuove una precedente agevolazione fiscale.
Articolo ripreso da ansa.it.
Questa decisione nasce dalla necessità di coprire circa 5 milioni di euro mancanti rispetto ai previsti costi e alle minori entrate registrate nel corso del biennio fino al termine del 2025. Il totale dei fondi da reperire si aggira intorno ai 50 milioni ma questa specifica manovra mira ad assorbire solo una parte della differenza.
Gli uffici comunali hanno stimato che saranno interessati da questa modifica circa 27mila immobili locati con contratti agevolati secondo il regime previsto dalla normativa nazionale sul canone concordato. Ogni proprietario dovrà sostenere un aumento medio annuo della tassa pari a quasi duecento euro.
Analisi delle opportunità e impatti economici nella casa di Davide Patrone con salis
“L’incremento dell’aliquota imu è necessario per ristabilire un equilibrio finanziario nel bilancio comunale”, spiegano fonti interne, sottolineando la delicatezza dell’operazione in un contesto di difficoltà economiche generali.
Reazioni politiche a casa Davide Patrone e confronto con i sindacati degli inquilini salis
La notizia è stata anticipata dal quotidiano locale SecoloXIX ed è emersa durante un incontro tra il vicesindaco e assessore al bilancio Alessandro Terrile, l’assessore alla casa Davide Patrone e rappresentanti dei sindacati degli inquilini presenti sul territorio genovese.
Le organizzazioni degli inquilini hanno seguito con attenzione lo sviluppo della proposta perché inciderà direttamente sulle condizioni abitative delle famiglie interessate dai contratti agevolati. Pur non essendo diretta sui cittadini ma sui proprietari immobiliari, questa manovra potrebbe avere ripercussioni indirette sugli affitti stessi nel medio termine.
Intanto l’opposizione politica ha espresso critiche verso la giunta salis accusandola di penalizzare troppo i proprietari privati senza proporre alternative più equilibrate o misure compensative immediate per chi subisce gli aumenti fiscali.
Voci da Palazzo Salis a casa Davide Patrone: opposizione e attivisti in azione
“La scelta penalizza senza misure di sostegno”, hanno dichiarato alcuni esponenti di minoranza durante un recente dibattito pubblico, richiamando l’attenzione su una possibile emergenza abitativa.
Stanziamenti aggiuntivi al fondo per la morosità incolpevole nella casa di Davide patrone salis
Nel quadro dell’assestamento di bilancio si prevede anche lo stanziamento di ulteriori risorse destinate al fondo per la morosità incolpevole già attivo nella città. In particolare verranno destinati circa 250mila euro supplementari allo scopo di aiutare le famiglie che non riescono temporaneamente a pagare il canone d’affitto per cause indipendenti dalla loro volontà come perdita del lavoro o malattia grave.
Questo intervento rientra nelle politiche sociali messe in campo dall’amministrazione locale negli ultimi anni ed è considerato uno strumento importante soprattutto alla luce delle difficoltà economiche diffuse dopo gli ultimi anni segnati da crisi globali e inflazione elevata.
Strategie del comune di salis per la casa Davide Patrone e impatti sociali locali
L’incremento dell’imu insieme al sostegno alla morosità sono dunque elementi centrali nella strategia finanziaria adottata dal comune genovese per cercare equilibrio nei conti pubblici senza tralasciare alcune esigenze socialmente rilevanti legate alla casa e all’abitare cittadino.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi