L’indice di vecchiaia misura il rapporto tra anziani sopra i 65 anni e giovani sotto i 15 anni, e in Liguria ha raggiunto nel 2024 il valore più alto degli ultimi vent’anni. Secondo i dati Istat raccolti nel rapporto 2025 ‘Noi Italia‘, la regione si conferma la più anziana del paese, superando sia la Sardegna sia il Molise. Questo dato riflette una tendenza demografica che interessa anche altre regioni italiane, ma che in Liguria appare particolarmente marcata.
Liguria al vertice per popolazione anziana rispetto ai giovani
A gennaio 2024, in Liguria si contano 276,6 persone oltre i 65 anni ogni 100 al di sotto dei 15 anni. Questo rappresenta un aumento rispetto all’anno precedente, quando l’indice era 270,9, e una crescita consistente dal 2004, anno in cui si attestava a 241,6. Questi numeri indicano un progressivo invecchiamento della popolazione ligure che supera nettamente la media nazionale, fissata a 199,8.
Confronto con altre regioni italiane
Anche nel confronto con altre regioni italiane, la Liguria mantiene una posizione di rilievo. La Sardegna si trova al secondo posto con 266,6 anziani ogni 100 giovani, seguita dal Molise con 253,3. Questi dati dimostrano come il fenomeno dell’invecchiamento sia concentrato soprattutto in alcune aree, con la Liguria che ne risulta la più esposta.
Il quadro nazionale e il confronto europeo
L’Istat segnala che l’indice di vecchiaia è cresciuto in tutta Italia nel 2024, con un incremento di quasi 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tra le regioni, dopo la Liguria e la Sardegna, le situazioni meno critiche si rilevano in Trentino-Alto Adige, Campania e Provincia autonoma di Bolzano/Bozen, dove l’indice è sotto i 160 anziani ogni 100 giovani.
Inoltre, rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, l’Italia detiene il più alto indice di vecchiaia, evidenziando un profilo demografico in cui l’espansione della popolazione anziana è più intensa. Tale dato contribuisce a delimitare scenari di sfida per il sistema sociale ed economico nazionale, specie nelle regioni con percentuali di vecchiaia particolarmente elevate.
Differenze regionali nel nord-ovest
Nel nord-ovest d’Italia, la Liguria si distingue per un indice molto superiore rispetto alle altre regioni dell’area. Lombardia, con 188,1 anziani ogni 100 giovani, e Valle d’Aosta con 215,1, mostrano valori inferiori, ma non trascurabili. Il Piemonte, invece, presenta un indice di 232,3, quindi più vicino alla Liguria rispetto alle altre due regioni.
Distribuzione non uniforme dell’invecchiamento
Questa differenza evidenzia come il fenomeno dell’invecchiamento non sia uniforme nemmeno a livello geografico ristretto, ma si distribuisca in modo diverso anche tra regioni vicine. La Liguria, a causa di fattori demografici e sociali come il calo delle nascite e la longevità della popolazione, accumula un carico più pesante in termini di sostenibilità futura.
Spiegazione dell’indice di vecchiaia e rilevanza demografica
L’indice di vecchiaia rappresenta il rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e quella sotto i 15 anni, calcolato ogni anno al primo gennaio. Questo indicatore serve a quantificare in modo chiaro il grado di invecchiamento di un territorio. La sua evoluzione consente di monitorare i cambiamenti nelle strutture demografiche e di prevedere le esigenze future in ambito sociale, assistenziale e sanitario.
Nel caso italiano, e in particolare della Liguria, questo numero assume un ruolo cruciale per pianificare le politiche pubbliche. Un alto indice di vecchiaia segnala comunità con un numero elevato di anziani e una base giovane ridotta, condizione che comporta carichi maggiori per i servizi di assistenza e la pressione sul mercato del lavoro. Le dinamiche demografiche evidenziate dall’ISTAT sottolineano le sfide che alcune regioni dovranno affrontare nei prossimi anni.
